Worth
Oh Mio Dio!
Ebbene il gregge degli uomini è totalmente smarrito ora come allora, quando scese sulla Terra per salvarlo.
Gesù torna tra gli uomini con il volto e la bella voce di Carlo Caprioli il quale indossa una tunica rossa e con uno sguardo mite e speranzoso va alla ricerca di discepoli per portare la Parola del Signore tra le persone accecate da falsi miti di ricchezza e successo e rivolgendosi a coloro che hanno smarrito la fede.
La storia dunque si ripete, ma questa volta va documentata per cui la sua discesa sulla Terra deve essere ripresa con la telecamera, per lasciare ai posteri una testimonianza filmata d’evento.
Un film che sorprende, sconvolge, commuove e scuote fino al magnifico inno d’amore in sardo, da me amatissimo, sul finale.
Cast eccezionale e una regia attenta, impeccabile, intensa.
Grazie a Prime video ho scoperto un’opera di cui l’umanità ha davvero bisogno soprattutto in questo momento di sconvolgimento totale.
Ne consiglio la visione con tutto il cuore
L’ultimo Vermeer
I miei voli pindarici (da Pindaro, il poeta che ci conduce in un viaggio quasi onirico, dove le scene si susseguono secondo un ordine apparentemente irrazionale e la suggestione vale più di una costruzione logica dei contenuti), mi hanno portato nel mondo dell’arte condannata all’oblio e non all’eternità come accade ai cosiddetti falsari.
Sto parlando di Han Van Meegeren, il pittore olandese considerato il falsario d’arte più famoso di tutti i tempi a cui Ridley Scott dedica il biopic visto questa sera in prima visione su Sky Cinema Due.
Per emulare il suo amato Vermeer, un ispirato pittore come Han Van Meegeren, dotato di un innato talento, dipinge dei quadri scegliendo scrupolosamente le tele e facendo in modo che le pennellate diano gli stessi effetti di colore e luce di quelle barocche di Vermeer anche se i suoi sono dipinti nel XX secolo e l’uso di formaldeide e bachelite renderanno il quadro falso un autentico Vermeer. Un ex ufficiale ebreo indaga su di lui, scoprendo un pittore raffinato, tanto folle quanto geniale come Van Meegreen, accusato di aver collaborato con i nazisti, vendendo loro a cifre esorbitanti, falsi d’autore da lui stesso realizzati.
Il film attraversa diverse fasi, dalla prigionia del pittore, fino alla condanna in tribunale per Il Cristo e l’adultera. Dopo un processo a dir poco spettacolare, il falsario è riconosciuto come il vero autore di quelli attribuiti a Jan Vermeer così è finalmente libero.
Straordinario Guy Pearce che in questo film diretto da Dan Friedkin, è Meegeren, un pittore che non ha mai tentato di avere l’approvazione dei critici, con le sue movenze aggraziate e la sua irresistibile ironia, falsario perché l’inganno è un’arte raffinata.
Il profumo dell'erba selvatica
E' ammaliante il viaggio tra i fiordi e i verdi pascoli irlandesi, l'incantevole scenario de Il profumo dell'erba selvatica, il film diretto da John Patrick Shanley in prima visione su Sky cinema.
Rosemary ed Anthony, vivono in due fattorie confinanti nell'Irlanda rurale e incontaminata,
L'ambientazione è decisiva nel film e anche i sogni.
La timidezza di Anthony impedisce al giovane famoso in tutta l'Irlanda per la sua indifferenza, di esternare i suoi sentimenti alla bella Rosemary, che perderà nel giro di poco tempo entrambi i genitori e si ritroverà sola a gestire la sua pittoresca fattoria.
Tremendamente bello il film che viene voglia di mollare tutto e fare un biglietto per visitare questi magnifici luoghi.
Rosemary ha un sogno da quando era bambina a cui non vuole rinunciare e lo difenderà fino a realizzarlo.
E' meraviglioso il momento in cui la stupenda Emily Blunt, rossa per essere l'irlandese Rosemary, canta in un pub la sognante ballata Wild mountain thyme.
Jamie Dornan è Anthony, il figlio di Tony Reilly, lo straordinario Christopher Walken che prima di congedarsi dalla sua fattoria e dal mondo, decide di lasciare in eredità a colui che non si decide a sposarsi, la terra dove ha vissuto.
Si sogna e ci si commuove insieme ai protagonisti de Il profumo dell'erba selvatica.
Il club degli Imperatori
Vanessa Marini, tra le stelle del nostro cinema italiano. L'intervista
Direttamente dal cast di "Ferie d'agosto" e di "Mangia prega ama", Vanessa Marini ci racconta le sue esperienze nel meraviglioso mondo del cinema.
Attrice per caso, Vanessa Marini interpreta un personaggio che lascia il segno nel meraviglioso film di Paolo Virzì "Ferie d'agosto". Sabrina è sognatrice, idealista, ama seguire il programma "Non è la Rai" come tutte noi, ama scoprire, provare nuove emozioni. Per caso ci siamo incontrate sul web e mi ha gentilmente concesso quest'intervista.
Intervista di Tania Croce
Il tuo grido appassionato alla fine del film "Ferie d'agosto", è il canto di una sirena ferita e delusa. Però accende sogni e speranze dello spettatore. Quanto c'è di tuo in quel personaggio e che ricordi hai di quell'esperienza che a distanza di anni continua a regalarci tanti batticuore?
Sei nel cast stellare di un altro film che ho amato più del libro. Sto parlando di "Mangia prega ama" di cui scrissi prima della sua uscita nel 2010. Ricordo molto bene la scena nel negozio dove hai recitato con Julia Roberts. Ti va di parlarmi delle emozioni legate a quel lavoro?
Quali sono i tuoi progetti attuali e futuri?
Ci farai ancora emozionare così?
Per il momento mi sto godendo un po' di relax in un paesino dell'Abruzzo, Rosciolo dove sono nati i miei genitori. Per i progetti futuri spero (visto che in tantissime persone mi lusingano per la mia interpretazione in Ferie D'agosto) di poter fare un ruolo in qualche film che vi emozioni ancora di più di quanto abbia fatto emozionare Sabrina Mazzalupi.
Ce lo auguriamo e ti ringraziamo per le emozioni provate finora augurandoti nuove e straordinarie esperienze nel seducente mondo del cinema e buone vacanze Vanessa, è stato un vero piacere intervistarti!
PREMI OMBRA DELLA SERA 2021
Palazzo dei Priori, Sala del Maggior Consiglio
Volterra
Si è svolta ieri, 7 agosto 2021, nella stupenda Sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori, sede del Comune Volterra, la Cerimonia di consegna dei Premi Ombra della Sera 2021. Alla presenza del Sindaco Giacomo Santi, dell’Assessore alle Culture Dario Danti, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Roberto Pepi, oltre che dell’ideatore dei Premi Ombra della Sera (così come del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra che ha fondato diciannove anni fa) Simon Domenico Migliorini, hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento alcune tra le personalità di maggiore spicco del mondo del teatro, dello spettacolo, della cultura. La giuria del Premio è presieduta da Giovanni Antonucci ed è composta da Alma Daddario, Maura Catalan, Anna Teresa Rossini, Lia Gay, Carmela Piccione, Elena D’Elia, Maria Letizia Compatangelo, Natalia Di Bartolo, Rainero Schembri, Vito Bruschini, Edoardo Siravo, Mariano Rigillo, Gianfranco Bartalotta, Simon Domenico Migliorini. I premiati di questa edizione sono Peter Stein che ha ricevuto il Premio “Tommaso - Fedra- Inghirami“ Ombra della Sera alla Carriera, Alessandro Benvenuti a cui è stato assegnato il Premio “Giovanni Villifranchi” Ombra della Sera alla Drammaturgia, Nicola Fano che ha ricevuto il Premio “Giulio Piccini - Jarro” Ombra della Sera a Giornalismo e Critica teatrale. A Vladimir Derevianko è stato consegnato il Premio “Ernestina Fenzi” Ombra della Sera alla Danza; a Luca Mannucci il Premio “Franco Porretti” Ombra della Sera al volterrano distintosi in Arti e Mestieri. La serata è stata presentata da Marco Mauceri con le musiche di David Dainelli, mentre la regia, come da tradizione è stata di Vito Bruschini.
“I premi Ombra della Sera – hanno dichiarato il Sindaco di Volterra Giacomo Santi e l’Assessore alle Culture Dario Danti - sono un appuntamento di straordinario rilievo che da anni mettono al centro il valore del lavoro culturale e del talento artistico. Volterra è onorata di essere la città dove questo premio è nato ed è cresciuto nel prestigio e nella rilevanza nazionale. Anche in questa edizione sono premiate eccellenze di livello internazionale che siamo felici di accogliere e ospitare sul nostro territorio”.
“Il prossimo anno – ha dichiarato nel suo messaggio Giovanni Antonucci - festeggeremo i 20 anni del Festival e del Premio Ombra della Sera: un traguardo importante e sempre più raro nel nostro Paese, dove manifestazioni simili sono numerose, ma hanno vita difficile e di solito breve. È un traguardo raggiunto grazie all’intelligenza, al coraggio e alla tenacia di Simon Domenico Migliorini, che non solo ha creato un Festival ed un Premio di primo piano, ma che ha saputo condurlo sempre in nome della qualità delle scelte degli spettacoli e del livello dei premiati. Il Premio Ombra della sera, che dà ai vincitori la riproduzione di uno dei massimi capolavori della scultura etrusca, è strettamente legato al Festival, perché si propone di premiare sia artisti di livello internazionale che attori, autori, registi, cantanti d’opera e danzatori italiani di rilievo spesso non inferiore. A leggere l’elenco dei premiati, c’è davvero il meglio, non tanto della popolarità quanto della grande qualità. La speranza è che, grazie alla convenzione con il comune di Volterra, tutte le istituzioni volterrane continuino a sostenere con ancora maggiore impegno un Festival che è sempre più apprezzato da molti ospiti stranieri, oltre che dal nostro pubblico. In questa prospettiva il Teatro Romano, restituito nel suo splendore, è in grado di diventare una presenza importante, pari a quella di altri prestigiosi teatri greci e romani del nostro Paese.
Volterra, nominata il prossimo anno capitale della cultura della Toscana, ha un’occasione storica per diventare un centro del miglior teatro e spettacolo che si fa in Italia e in Europa. Lo spettacolo dal vivo ha un futuro solo se punta sulla qualità, spesso oggi negata da altre forme espressive. Un affettuoso augurio a tutti i partecipanti – conclude Antonucci - ed un ringraziamento a tutti coloro che lavorano con dedizione al successo del Festival e del Premio”.
in foto (da sx) Assessore Dadio Danti, Simon Domenico Migliorini, Vito Bruschini, Lia Gay, Vladimir Derevianko, Letizia Compatangelo, Nicola Fano, Peter Stein, Alma Daddario, Luca Mannucci, Sindaco Giacomo Santi, Alessandro Benvenuti
Rita Sanvincenti
Responsabile Comunicazione - Ufficio Stampa
Festival Internazionale Teatro Romano Volterra
mob. +39 336 417344
Rosario Terranova, tra cinema, motori, ricordi e un luminoso futuro. L'intervista a un siciliano D.O.C.
E' simpatico, solare, comunicativo, ma soprattutto siciliano Rosario Terranova, uno dei protagonisti del film "Bene ma non benissimo" nato da un'idea di Fabio Troiano e diretto da Francesco Mandelli, in programmazione su Sky Cinema dal 29 luglio 2021.
Appena l'ho visto, ho trovato una certa somiglianza con l'attore francese Christian Clavier, che è Claude Verneuil, l'irresistibile padre geloso nella commedia "Non sposate le mie figlie".
Vorrei sapere chi è Rosario Terranova, quali sono le sue passioni, i suoi sogni nel cassetto e spero me lo voglia raccontare nell'intervista che mi ha gentilmente concesso.
L'intervista di Tania Croce
Nel film di Mandelli sei Salvo, il papà di Candida, con cui tenti l'avventura torinese, come tanti siciliani emigrati nella bella città di Torino. Ti sei sentito a tuo agio nei panni di un padre vedovo siciliano che, oltre a integrarsi, deve assistere ad atteggiamenti poco gentili nei confronti della propria unica figlia?
Il Vidal (Gianni Nazzaro) di Sweet Charity che mi commosse.
Maria Antonietta - la storia vera
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