tag:blogger.com,1999:blog-87990811500913547202024-03-28T21:42:44.281+01:00PENNADORO Il teatro delle emozioniIl mondo è un teatro di emozioni che vanno raccontate con una penna sensibile e professionale. Qui troverete, interviste, recensioni di spettacoli teatrali e film, info su eventi scritta dalla penna al cuoreTania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.comBlogger829125tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-41633058770504139802024-03-22T23:55:00.014+01:002024-03-24T16:25:58.845+01:00Mostruosamente Villaggio <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinGA90SWGytw_rUarFVhhCA2qLsbqkNXm_Fh4pIGyDN_BMnWWrYN8SDeZN9bGOgfcnZeESLcZkpQbn9NvwU4Or9Ts2fmRDI-XyjNTbxbO5T2uaXVWvhNLebqJyl2FVZ7_PC1xytvxTtRgXWA4WhmZ4UVKo5V6rfPphOOqIj7FweI5bU3C6-caztsxy1qk/s266/IMG_3561.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="266" data-original-width="190" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinGA90SWGytw_rUarFVhhCA2qLsbqkNXm_Fh4pIGyDN_BMnWWrYN8SDeZN9bGOgfcnZeESLcZkpQbn9NvwU4Or9Ts2fmRDI-XyjNTbxbO5T2uaXVWvhNLebqJyl2FVZ7_PC1xytvxTtRgXWA4WhmZ4UVKo5V6rfPphOOqIj7FweI5bU3C6-caztsxy1qk/s1600/IMG_3561.jpeg" width="190" /></a></div><br /> Un viaggio travolgente questa sera su Rai3 è stato “Mostruosamente Villaggio”, un documentario inedito, intimo, garbato e poetico, con la voce narrante di Luca Birrazzi, nella vita, tra i film e il suo personaggio più emblematico “Fantozzi”, nato dall’omonimo libro pubblicato nel 1971. Malinconico, geniale e amante degli scrittori russi come Dostoevskij e della sua Genova, Paolo Villaggio si racconta attraverso le interviste concesse a sua figlia Elisabetta. Sono toccanti anche le parole della moglie e di suo figlio, dei suoi colleghi e amici del cuore come Adriano Panatta, Diego Abatantuono, Cochi, Milena Vukotic e Dori Ghezzi, o quelle dei figli dei suoi cari amici come Emanuele Salce, Ricky Tognazzi e Alessandro Gassmann, lasciando che le immagini dei suoi esordi televisivi, raccontino bene quegli anni emblematici e indimenticabili, quelli dove le relazioni umane erano senza filtri e tecnologie, quelli dove prese forma una maschera da cui noi tutti ci sentiamo rappresentati e che trae ispirazione dalla sua reale esperienza frustrante da impiegato. Dai primi lavori in tv con Cochi e Renato, alle proposte di lavoro di Costanzo, per poi arrivare al successo nazionale e oltre i confini nazionali, la carriera di Paolo Villaggio, dello scrittore di libri e canzoni con l’amico De Andrè e dell’attore apprezzato, è accompagnata da una fame continua che lo divora, un appetito oltre che di cibo, di letture, sperimentazioni per essere oltre all’attore comico, quello impegnato sia al cinema che a teatro. Un piccolo gioiello è stato proprio “Io speriamo che me la cavo” diretto da Lina Wertmuller da me personalmente amatissimo. <p></p><p>Per chi non avesse visto questa sera in prima visione “Mostruosamente Villaggio”, diretto da Valeria Parisi e co-sceneggiato da Elisabetta Villaggio, suggerisco di recuperarlo su Raiplay. </p><p><br /></p><p><br /></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-79118218458134922982024-03-08T23:19:00.016+01:002024-03-09T11:31:21.158+01:00Un altro ferragosto <p style="text-align: justify;"> Sarà l'ultima estate per Sandro Molino (uno splendido Silvio Orlando), il capostipite di una famiglia appartenente a quel proletariato sopravvissuto al nazionalismo risorto dalle ceneri di un passato non troppo lontano e che si esprime in modo plateale e spudorato attraverso gli eredi dell'altra famiglia quella dei Mazzalupi, che ha trasformato di nuovo l'isola di Ventotene in una terra di confine, di esuli, di guerre mai veramente concluse. Anche loro sono tornati sull'isola ad agosto per celebrare le nozze di Sabrina (Anna Ferraioli Ravel), la figlia del compianto Ruggero Mazzalupi (Ennio Fantastichini) che è divenuta un'influencer di spicco e che sta per sposarsi con Cesare (Vinicio Marchioni), un uomo senza scrupoli e valori, che invita alle nozze anche l'ex moglie (Emanuela Fanelli) e il figlio. L’isola è messa a soqquadro dai Mazzalupi che se ne impossessano letteralmente per montare altari e allestire una enorme sala da cocktail a cielo aperto che contenga la stampa e la marea degli invitati all’evento.</p><p style="text-align: justify;">E' tutto pronto per il matrimonio da favola di Sabrina che da ragazzina scoprì l'amore attraverso Ivan (Emiliano Bianchi) proprio su quest'isola 27 anni fa e che fu interpretata da Vanessa Marini, che rivediamo in qualche momento quando si torna al passato, inevitabilmente.</p><p style="text-align: justify;">Altiero Molino (Andrea Carpenzano), un ricco imprenditore digitale sposato con un modello americano, ha voluto fortemente regalare quest'ultima vacanza a suo padre, nei luoghi dove intellettuali di sinistra costantemente citati dal padre come Altiero Spinelli, Eugenio Colorni, Ursula Hirschmann e Sandro Pertini, vissero come confinati politici, tentando di ristabilire un rapporto di fiducia e d' affetto con il padre ormai smarrito a causa di problemi di tipo cognitivo che lo allontanano dalla realtà.</p><p style="text-align: justify;">Ruggero Mazzalupi (Ennio Fantastichini) e Marcello (Piero Natoli) sono assenti eppure costantemente presenti attraverso i ricordi del passato, le loro foto conservate gelosamente dalla vedova Luciana Mazzalupi, la straordinaria Paola Tiziana Cruciani e attraverso alcune scene di "Ferie d'agosto", che commuovono.</p><p style="text-align: justify;">Anche Marisa (Sabrina Ferilli), la sorella di Luciana, ricorda il marito che non c'è più, anche se tenta di rifarsi una vita visto che è ancora bella e vitale con l'ingegnere Pierluigi Nardi Masciulli (Christian De Sica).</p><p style="text-align: justify;">Cecilia (Laura Morante), osserva il decadimento del marito verso cui si è sempre sentita inferiore anche adesso ma lo ama sempre e comunque e non è pronta a separarsi dall'uomo malato e pronto per l'ultimo e definitivo viaggio.</p><p style="text-align: justify;">Si affollano ricordi, memoria e il fragore di un presente avvilente dove sprofondano speranze, certezze e annega l'amore perduto di Luciana per il suo Ruggero, l'amore sognato di Sabrina, sposata infelicemente come previsto dall'amorevole zia Marisa e che rivede solo per qualche minuto Ivan, colui che fu il suo primo e disperato ragazzo.</p><p style="text-align: justify;">Tra idealisti e adorabili romantici come Roberto, lo splendido Gigio Alberti, donne schifate dalla vita che mostrano come sa fare molto bene Emanuela Fanelli il disprezzo verso il genere umano che si è autodistrutto, la rassegnazione delle guardie dell'isola interpretate ancora una volta da Rocco Papaleo e Raffaele Vannoli, le hit estive e i canti di un passato che non potrà più tornare, si assiste ad un ultimo più che ad un altro ferragosto. attraverso il definitivo saluto alla vita terrena di Sandro Molino, pronto a consegnarsi a quegli ideali e ai personaggi che hanno affollato la sua mente e motivato il suo impegno giornalistico prima sull'Unità e poi sul web.</p><p style="text-align: justify;">E' un film meraviglioso, non solo un sequel di "Ferie d'agosto", è lo specchio dei nostri tempi e attraverso queste due famiglie ritroviamo i nostri pregi, i limiti, la disperazione, la rassegnazione, la faccia più autentica di un'umanità alla deriva.</p><p style="text-align: justify;">Paolo Virzì ha fatto centro, un’altra volta, ha fatto anche meglio stavolta con l’aiuto di Francesco Bruni per la sceneggiatura. </p><p style="text-align: justify;">Il film è da vedere con tutto il cuore al cinema!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.pennadoroilteatrodelleemozioni.info/2021/08/vanessa-marini-tra-le-stelle-del-nostro.html?m=1">La prima Sabrina Mazzalupi</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipcyqDk6hlUAuBNCUckhYY_lQnTVRcwxX3XvZ93d6uZXq7jrfPAycZ13g64JzqKYABzcwy04zzp8oFl39IGRRAu2czBkTtmnbJCnr0N5XMsmXtMMl4By29J25Fz1YyDA3IuF0I0om096mqYErwnKxHCQVNbGPnGdZQ7rs7Tw8-UQO6JoIcHrP_oRhhnzg/s600/locandina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="420" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipcyqDk6hlUAuBNCUckhYY_lQnTVRcwxX3XvZ93d6uZXq7jrfPAycZ13g64JzqKYABzcwy04zzp8oFl39IGRRAu2czBkTtmnbJCnr0N5XMsmXtMMl4By29J25Fz1YyDA3IuF0I0om096mqYErwnKxHCQVNbGPnGdZQ7rs7Tw8-UQO6JoIcHrP_oRhhnzg/s320/locandina.jpg" width="224" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-8742463796421417902024-03-07T00:23:00.003+01:002024-03-07T00:55:50.607+01:00Supersex 1 stagione<p style="text-align: justify;"> Cosa mi ha spinto a vedere questa serie sulla vita pubblica e privata di Rocco Tano, conosciuto da tutti come Rocco Siffredi? </p><p style="text-align: justify;">Non certo le migliaia di film che ha interpretato, diretto e prodotto e che non ho mai visto, ma la tenerezza e quel turbamento nel suo sguardo, per cui ho sempre pensato ci fosse un mondo nascosto e inesplorato dietro quell'icona del porno. E in questa serie oltre al culto del corpo, ho trovato quel che cercavo di cogliere: l'anima di Rocco.</p><p style="text-align: justify;">Chi è Rocco Tano? è un bambino di provincia, precisamente di Ortona, che vive nelle case popolari con i fratelli e i genitori, inutile dire nella miseria più totale eppure sognando ad occhi aperti come tutti i bambini.</p><p style="text-align: justify;">La mamma Carmela lo vuole prete, il piccolo Rocco interpretato da un angelico bambino a cui capita di sfogliare la rivista per adulti Supersex, che darà il nome alla serie, segue in tutto e per tutto il fratello Tommaso che sarà la sua luce guida e con cui andrà a Parigi a 18 anni per fare il cameriere nel suo ristorante.</p><p style="text-align: justify;">La voce fuori campo dell'adulto Rocco, concorre a creare un affresco dalle tinte drammatiche e così realistiche della vita di colui che diventerà il pornoattore italiano più famoso al mondo, che parte dall'Abruzzo alla scoperta del mondo, di se stesso e del suo superpotere.</p><p style="text-align: justify;">Alessandro Borghi nei panni di Siffredi, in omaggio al Roch Siffredi interpretato dal bellissimo Alain Delon nel film Borsalino, è intenso e molto abile nel mantenere la cadenza abruzzese in tutti i sette episodi. Una cadenza che è difficile perdere, anche se si vive per tanti anni a Parigi, città dove è ambientata quasi tutta la serie oppure in America e a Budapest.</p><p style="text-align: justify;">Magistrale l'interpretazione di Adriano Giannini nella parte di Tommaso, e anche bravissima Jasmine Trinca in quella di Lucia, la bellissima ragazzina abruzzese che diventerà donna tra le strade di Pigalle e l'amore senza fine verso il suo Tommaso.</p><p style="text-align: justify;">Sono evocati personaggi che attraverso il porno divennero famosi come Riccardo Schicchi interpretato dal bravissimo Riccardo Nemolato e Moana Pozzi.</p><p style="text-align: justify;">Tra sesso e amore c'è un abisso che in questa serie è raccontato molto bene rendendo i sette episodi toccanti fino alle lacrime.</p><p style="text-align: justify;">Bisogna vedere Supersex su Netflix, assolutamente.</p><p style="text-align: justify;">Io l'ho fatto e ne sono rimasta entusiasta.</p><p style="text-align: justify;">In attesa della seconda stagione, ringrazio Matteo Garrone, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni per averlo diretto e Francesca Manieri per la splendida sceneggiatura.</p><p style="text-align: justify;">E grazie anche agli eccezionali Borghi e Giannini!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjYyek1azJQcyKu1yL7ALqo9RSnJWr8nydTKYH0Z0uX-ofiV-t8gAOIEjk98FkagnaO1Pw97nJYoqTSTpqy8H4Yh6p9m2O21UYqVfP3ncb3wNeMz2Me0j7_H-GAwhKXe2IDtNw7sufemTeHt4bpliuKMIHu-MK3x4MMGPoue2t2TWKPyacQK454Gq3_bc/s953/Supersex.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="550" data-original-width="953" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjYyek1azJQcyKu1yL7ALqo9RSnJWr8nydTKYH0Z0uX-ofiV-t8gAOIEjk98FkagnaO1Pw97nJYoqTSTpqy8H4Yh6p9m2O21UYqVfP3ncb3wNeMz2Me0j7_H-GAwhKXe2IDtNw7sufemTeHt4bpliuKMIHu-MK3x4MMGPoue2t2TWKPyacQK454Gq3_bc/s320/Supersex.jpg" width="320" /></a></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-85231905160576656892024-02-12T00:30:00.009+01:002024-02-12T03:57:43.274+01:00Califano <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4gOjDg1MQeIhEQR9_ee9j0p7Gp8Yp0iIKOPpmVxHLgtTT_sRQK_dEayP8lSpT3JrzhzNRZic1cRPLIZlBoIOY3tzsxkpGWU-TvUz7L54hn8HPOK3SCDq_o3oCgKzsBOqVbAd3R1tOkBKes_pf6vJTNJpmFOiKP516xN0sXT6oDMHyUWd4kM-kHMz1fAY/s387/IMG_2870.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="387" data-original-width="322" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4gOjDg1MQeIhEQR9_ee9j0p7Gp8Yp0iIKOPpmVxHLgtTT_sRQK_dEayP8lSpT3JrzhzNRZic1cRPLIZlBoIOY3tzsxkpGWU-TvUz7L54hn8HPOK3SCDq_o3oCgKzsBOqVbAd3R1tOkBKes_pf6vJTNJpmFOiKP516xN0sXT6oDMHyUWd4kM-kHMz1fAY/s320/IMG_2870.jpeg" width="266" /></a></div><br /> “Califano” è il film dedicato al ventennio (‘63/‘84) in cui scoprì il suo talento e divenne prima autore poi cantautore, l’artista romano che alla sua libertà dedicò la vita intera e tutta la sua arte, il Poeta Franco Califano.<p></p><p>A ricostruirne le gesta è il regista Alessandro Angelini attraverso Leo Gassmann, cantante ed emozionante in questa sua prima prova d’attore. </p><p>È sorprendente l’abilità del talentuoso Leo nel mostrare l’anima di Califano, la sua sensibilità che gli ispirò i versi delle sue poesie che poi saranno splendide canzoni che scriverà per artisti come Ornella Vanoni, Mia Martini e Mina e poi per se stesso. </p><p>L’amore per la libertà che lo allontanò dalla moglie e dalla figlia frutto del suo primo e importante amore, poi da Mita Medici, il suo secondo grande amore, non lo separò mai dai suoi grandi e inseparabili amici.</p><p>Il racconto del Franco uomo senza catene, nemmeno in carcere, è intenso e accurato con bellissime immagini di repertorio, una fra tutte quella dei primi Ricchi e Poveri di cui fu il primo a credere e che produsse.</p><p>Da notare anche la scrupolosa attenzione nella scelta delle montature degli occhiali da sole che il Califfo era solito indossare e la perdita di peso che Leo ha ottenuto per somigliare al Poeta negli anni della sua gioventù.</p><p>È un film toccante che sarà possibile rivedere, per chi lo avesse perso stasera in prima visione, su Raiplay!</p><p>La visione è consigliatissima!</p><p>Bravo Leo, tuo nonno sarebbe stato anzi sarà orgoglioso di te! </p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-50018869104122099012023-12-08T01:04:00.007+01:002023-12-08T01:15:40.087+01:00Christmas & Co<p> Si avvicina il Natale e il nostro desiderio più grande è quello di conoscere Santa Claus.</p><p>Qualche volta i desideri si avverano ed è questo il caso in cui facciamo l'incontro più atteso, quello con Santa Claus in persona, giunto sulla Terra con le sue renne, solo per estrema necessità.</p><p>Il caso ha voluto che un elfo si sia ammalato, contagiando tutti gli altri impegnati nella preparazione dei regali di Natale.</p><p>Santa si affretta insieme alla sua Wanda, a trovare una soluzione: serve la vitamina C che Claus cerca nel mondo degli umani.</p><p>Ed è così che Santa entra in contatto con il nostro mondo da vicino, un mondo estraneo al suo concetto del donare, qui è tutto in vendita e per avere qualsiasi oggetto, vitamine comprese, occorre comprarle.</p><p>Nella fase iniziale della sua discesa sulla Terra, precisamente a Parigi, Santa viene arrestato, frainteso, deriso e incompreso.</p><p>Poi però s'imbatte in due giovani genitori che lo aiuteranno coi loro bambini a ritrovare la strada della guarigione per gli elfi da un malanno che li ha coinvolti in massa.</p><p>Alain Chabat dirige questo bellissimo film nel quale si ritaglia la parte di Santa Claus, al suo fianco Audrey Tautou la bella moglie Wanda Claus.</p><p>I giovani sposi che lo ospitano a casa, aiutandolo a procurarsi le vitamine per le migliaia di elfi malati, sono Amelie (Golshifteh Farahani) e Thomas (Pio Marmai).</p><p>I meravigliosi figli sono Maelle (Tara Lugassy) e Mathis (Simon Aouizerate).</p><p>E' suggestivo il viaggio sulla slitta di Santa Claus che sfreccia lungo i Campi Elisi illuminati per Natale, passando dentro l'Arco di Trionfo.</p><p>Un film natalizio di qualche anno fa ma che scopro su Prime video con piacere.</p><p>Visione consigliata!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh17LyMvwFvY8pJw5dwk5ePKJfVTl1RhniyV6NRHIcbaV7DXioPQ9WTgyC3R91814v7AyKFBrsUjSOqMdV_YWGAse16X3BSoawXsXho1SRdPbWzYz7nAxdpWr8blPtM2Ha5WC4UgX9AwZB2VpAOk2oSY3Pt3PUMZDZqjB_9Abhv4GVRlhh-tFsUxsJwRE4/s300/download.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh17LyMvwFvY8pJw5dwk5ePKJfVTl1RhniyV6NRHIcbaV7DXioPQ9WTgyC3R91814v7AyKFBrsUjSOqMdV_YWGAse16X3BSoawXsXho1SRdPbWzYz7nAxdpWr8blPtM2Ha5WC4UgX9AwZB2VpAOk2oSY3Pt3PUMZDZqjB_9Abhv4GVRlhh-tFsUxsJwRE4/s1600/download.jpg" width="300" /></a></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-63024418249603014042023-12-07T00:42:00.010+01:002024-03-12T15:42:35.771+01:00Barbie <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;">Ogni donna amerebbe vivere a Barbieland, immersa in un mondo rosa, pieno di donne autonome e professioniste nei vari campi, con una casa di proprietà, un'automobile e un buongiorno felice al mattino. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJbzIBReJeXzw_hJJdZ9XzJhnBTlv9PPBTXHGmit_FUi7mR2mkkHnJUwUn8Hlu_KDkyoOQeorcaysp6bdwOGxzAtg2-xNJ-rUWQCXrbXGdoJ2z4QvD_kh9AHMY2BEA58txDDMOQBvKmAVDTJbpWGbkIgzwFjdZEVEpW9WDUJpwZL0qK389qGTxhx1oesQ/s2973/IMG_1034.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1558" data-original-width="2973" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJbzIBReJeXzw_hJJdZ9XzJhnBTlv9PPBTXHGmit_FUi7mR2mkkHnJUwUn8Hlu_KDkyoOQeorcaysp6bdwOGxzAtg2-xNJ-rUWQCXrbXGdoJ2z4QvD_kh9AHMY2BEA58txDDMOQBvKmAVDTJbpWGbkIgzwFjdZEVEpW9WDUJpwZL0qK389qGTxhx1oesQ/w320-h168/IMG_1034.jpeg" width="320" /></a></div><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;">In questa galassia di Barbie, spicca Barbie prototipo, la classica bionda, alta, magra che saluta ogni giorno il suo miglior amico: Ken, che in realtà vorrebbe essere molto più che un amico anche se sono entrambi asessuati.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEgK4jBPmWVkRzsmT30UK8u3WuCINNFe0Uvpnvyn1dxA7ZGVT_kP9ObDwAhXR_uylkuVIpAJknVFoirBJY2i6mAtjw4SIYnprI1NKItTnTi4Ry8iSze3fK4zjyaEoWE-XG-5vag2neljUba6s7AJ6gnuEWJVLZdMWIFKY7lBzKfYs4wpLmArovw-oB8mo/s3927/IMG_1014.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2019" data-original-width="3927" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEgK4jBPmWVkRzsmT30UK8u3WuCINNFe0Uvpnvyn1dxA7ZGVT_kP9ObDwAhXR_uylkuVIpAJknVFoirBJY2i6mAtjw4SIYnprI1NKItTnTi4Ry8iSze3fK4zjyaEoWE-XG-5vag2neljUba6s7AJ6gnuEWJVLZdMWIFKY7lBzKfYs4wpLmArovw-oB8mo/s320/IMG_1014.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;">Questa coppia biondissima però, un giorno perde l'equilibrio, da quando Barbie prototipo inizia ad avere pensieri di morte e le preoccupazioni simili a quelle degli umani e si sente inspiegabilmente cambiata e priva di certezze.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ43PWs34lZjxYL-rUYgOtFTO1jf2L-QctMe4QTfowTZ3iBT4VJUtvxeQ6MIDxqoyvaKVk_HTSWVtePJh26CrtH08st92rR93lJeGj5W9MLdt8kgU1Us9DMOhfNX-IfyTtVtJzpzdwn17uZJSOMKJEem2wzUms3fJbhBRQVar1IHcVpRHuAva7Q09Qt_M/s3766/IMG_1019.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2042" data-original-width="3766" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ43PWs34lZjxYL-rUYgOtFTO1jf2L-QctMe4QTfowTZ3iBT4VJUtvxeQ6MIDxqoyvaKVk_HTSWVtePJh26CrtH08st92rR93lJeGj5W9MLdt8kgU1Us9DMOhfNX-IfyTtVtJzpzdwn17uZJSOMKJEem2wzUms3fJbhBRQVar1IHcVpRHuAva7Q09Qt_M/s320/IMG_1019.jpeg" width="320" /></a></div><p>Cosi decide di fare un viaggio nel Real Word, il mondo reale, per ritrovare la perfezione perduta.</p><p>Nel mondo reale, Barbie, si sente ulteriormente smarrita e confusa, perché comprende che la vita è un continuo cambiamento, e tutto ciò è ingestibile e terrificante per una bambola.</p><p>Il viaggio nel mondo perfetto di Barbie e in quello reale, è sorprendente e favoloso, in questo film ispirato alla bambola della Mattel più amata dalle bambine di tutto il mondo, dove Margot Robbie ride e piange ed emoziona immensamente nei panni di Barbie prototipo mentre il suo Ken (perché ce ne sono tanti) è interpretato da Ryan Gosling.</p><p>La regista Greta Gerwing in questo film meraviglioso racconta il dramma delle donne con leggerezza, attraverso la bambola bellissima della Mattel di cui ricostruisce la casa, il suo modo di muoversi senza alcuno sforzo, l'esigenza di libertà in un mondo rosa dove non c'è posto per la prevaricazione maschile e in cui le donne sono libere di essere se stesse e persino felici.</p><p>Eppure a contatto con il mondo reale, Ken trasforma quell'idilliaco Paese rosa, in un posto dominato dagli uomini.</p><p>Toccherà a Barbie prototipo l'arduo compito di liberare Barbie Land dal patriarcato, scoprendo la bellezza della vita reale.</p><p>Non potevo salutare il 2023 senza vedere questo film uscito a luglio al cinema.</p><p>Ne consiglio la visione perché è pieno di significati profondi, di vita vera oltre quella sognante delle bambole create dalla Mattel.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4qhJf_BZ9VCCamoizqUGu-N0j6RKVDPCf9WHw0gptoDSuft7i_x1Jk59DRoJdFhr5phm9aXEbLmsabi-vf0-TqrjjnmizrbrK3Xze9yCnoMuCU8lRCPj5yNhrXHQWxWC8jsYi_-zcEVk-o65QnFjhruuQtLX4ug94y0C3MUhARGRv2teEzUpPcGtaYNs/s1582/s-l1600.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1582" data-original-width="1119" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4qhJf_BZ9VCCamoizqUGu-N0j6RKVDPCf9WHw0gptoDSuft7i_x1Jk59DRoJdFhr5phm9aXEbLmsabi-vf0-TqrjjnmizrbrK3Xze9yCnoMuCU8lRCPj5yNhrXHQWxWC8jsYi_-zcEVk-o65QnFjhruuQtLX4ug94y0C3MUhARGRv2teEzUpPcGtaYNs/s320/s-l1600.jpg" width="226" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.pennadoroilteatrodelleemozioni.info/2022/04/tonya.html">Tonya con Margot Robbie</a><br /></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-80385064405371242702023-12-01T22:54:00.006+01:002023-12-07T00:43:37.393+01:00Buon Natale da Candy Cane Lane<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Per vedere questo film è indispensabile indossare un pigiama o maglioncino natalizio per immergersi completamente anzi tuffarsi nella magia più bella che un film sul Natale abbia saputo raccontare: quella condivisa con la famiglia.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">La storia è sorprendente e suggestiva.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Gli effetti speciali sono irresistibili ed Eddy Murphy è stato geniale a produrre e interpretare un film di tale bellezza. Impossibile non restare a bocca aperta di fronte alle scene di una storia che oscilla tra il terreno e il fantascientifico, e in cui sono a confronto gli uomini con gli elfi e quelli che una volta erano uomini e trasformati in statuine microscopiche e parlanti, imprigionati in un corpo e in un mondo microscopico che tanto attrae gli umani. Poi ci sono gli animali, un’invasione di cigni e di altri stupendi amici di noi umani.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Ho avuto il privilegio di scoprire quest’anteprima su Sky oggi, ammirando tante cose nel film, in primis il fatto che l’unione familiare e il gioco di squadra sono priorità assolute, anzi, sono la nostra forza, cosa di cui spesso ci si dimentica ed è un vero peccato! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Mi sono innamorata di Babbo Natale di colore! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Visione consigliatissima! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG0zfjqELxRVn2cmkn3bVfS2Ba0OLs8k2GFDUBMcDCWVhd7qRnf6qEXmVT-QCSVURjbadgMTQUOZR3CGL4GRwiiKNemoLf7WkEL2J342ROoxsOjRKE-ymNFB5_CEk1rTL_SPzs9UL9QjpcPgZVVQxAfA0mdnJv8NdkB0t7iEIC48KkK5MWsOMT4C3aM8g/s672/IMG_0929.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="672" data-original-width="525" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG0zfjqELxRVn2cmkn3bVfS2Ba0OLs8k2GFDUBMcDCWVhd7qRnf6qEXmVT-QCSVURjbadgMTQUOZR3CGL4GRwiiKNemoLf7WkEL2J342ROoxsOjRKE-ymNFB5_CEk1rTL_SPzs9UL9QjpcPgZVVQxAfA0mdnJv8NdkB0t7iEIC48KkK5MWsOMT4C3aM8g/s320/IMG_0929.jpeg" width="250" /></a></div><p></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-54493605914221702122023-11-25T01:59:00.014+01:002023-12-07T00:44:08.920+01:00Elf me <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1jliDyHhvwWU-Zx4u88L6KjyGc6tLwYnssHS9T-4KRgbrupkNuiYFOghb7bd3-veZeyYXXCRaANQsyV3z7sgk0JYsNXVwof3xlC8qKE-DJ8Hx5Fnx-RrPIj891BUB29nsqrxujLCip0hQ1NTO2Yg4UmNOFJ1ZwyxV7Ppbky86mPPoeKlHu4KN35Z2-DI/s1600/IMG_0814.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1jliDyHhvwWU-Zx4u88L6KjyGc6tLwYnssHS9T-4KRgbrupkNuiYFOghb7bd3-veZeyYXXCRaANQsyV3z7sgk0JYsNXVwof3xlC8qKE-DJ8Hx5Fnx-RrPIj891BUB29nsqrxujLCip0hQ1NTO2Yg4UmNOFJ1ZwyxV7Ppbky86mPPoeKlHu4KN35Z2-DI/s320/IMG_0814.jpeg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"> Questo non è il classico film di Natale pieno di dolcetti per i bambini buoni e di carbone per quelli che lo sono stati meno.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Qui i bambini si trasformano in supereroi per salvare Trip, un elfo speciale catapultato sulla terra per compiere magie, creando regali fantastici e per ricucire le ferite di un cuore spezzato come quello di Elia (Federico Ielapi).</p><p style="text-align: justify;">Elia è un ragazzo splendido che vive con la madre giocattolaia in un paesino di montagna dove si respira l’atmosfera natalizia, sono soli da quando il papà li ha lasciati. </p><p style="text-align: justify;">Speranzoso il tenero Elia, attende il ritorno di suo padre (Giorgio Pasotti) insieme alla mamma, la graziosa Anna Foglietta che sta vendendo sempre meno giocattoli retro nel suo negozio da quando l’abilissimo giocattolaio rivale, il sensazionale Claudio Santamaria, propone giochi alla moda. </p><p style="text-align: justify;">Gli effetti speciali rendono questo film davvero attraente e tutto grazie alla firma di Gabriele Mainetti che diresse Santamaria in “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Il buon Claudio che aveva pugni d’acciaio nel bellissimo film appena citato, adesso oltre al giocattolaio, veste i panni del nonno più amato da tutti i bambini del mondo, proprio Babbo Natale. </p><p style="text-align: justify;">Visto su Prime dove è in prima visione dal 24 novembre, ho trovato il folletto Lillo/Trip, davvero irresistibile e credo sinceramente che “Elf me” sia un film corale con un grande cast dai più giovani con la stella nascente Linda Zampaglione ai volti noti e vere e proprie garanzie di successo come Caterina Guzzanti. </p><p style="text-align: justify;">Per la storia commovente e divertente, lo trovo adatto sia per i grandi che per i bambini, anzi un vero spasso! </p><p style="text-align: justify;">Ne consiglio la visione!</p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-34558208676390561732023-11-23T19:31:00.013+01:002023-12-07T00:44:51.111+01:00Napoleon solo al cinema<p style="text-align: justify;"> Attendevo l'uscita del film con immensa curiosità ed emozione e tutta la mia stima verso Phoenix, mossa dal mio amore per la Francia condiviso durante la visione del meraviglioso film diretto magnificamente da Ridley Scott.</p><p style="text-align: justify;"><u>La recensione</u></p><p style="text-align: justify;"> "Napoleon" si erge sui tumulti del popolo assetato del sangue della regina in quella che fu la più grande rivoluzione della storia moderna. </p><p style="text-align: justify;">Poco importa se abbia assistito oppure no alla decapitazione di Maria Antonietta a Place de la Concorde, ciò che conta è quel che il sottotenente d'artiglieria assorbirà da quella vicenda storica: lo spirito rivoluzionario che lo condurrà da abilissimo generale dell'esercito francese a risollevare le sorti di un Paese monarchico e solo da poco libero e desideroso di risorgere.</p><p style="text-align: justify;">Per rappresentare il potentissimo personaggio che volle conquistare il mondo, è stato scelto Joaquin Phoenix, che passa con disinvoltura e nonchalance da Commodo, lo spietato imperatore romano de "Il gladiatore" al sicuro e determinato imperatore corso che fece tremare la Terra il giorno della sua dipartita, come scrisse il Manzoni nella splendida ode "Il cinque maggio" a lui dedicata.</p><p style="text-align: justify;">Nel biopic colossale dedicato a Napoleone Bonaparte, si assiste al frastuono dei fucili, ai rumori assordanti dei cannoni per cui lo stesso generale si copre le orecchie con le mani per non udire, alla moltitudine di soldati morti ammazzati nei campi di battaglia, per terra e per mare e persino annegati in un lago ghiacciato che sotto il peso delle bombe cede, lasciando cadere giù militari armati, colpiti e sconfitti che finiscono nell’abisso rosso sangue.</p><p style="text-align: justify;">Attraverso le gesta eroiche di colui che per i francesi fu un Cesare, un re da venerare, un semi Dio, è mostrato l'orrore della guerra in ogni modo, sia dalla parte dei vincitori che da quella dei vinti.</p><p style="text-align: justify;">E si sente il freddo gelido dei soldati che cadono nel lago ghiacciato oppure il calore di Napoleone che giace nel letto con l'amatissima Giuseppina.</p><p style="text-align: justify;">Oltre alla guerra, nel film ha un peso notevole l'amore dell'imperatore per la donna che non potrà dargli un erede e che tuttavia amerà per sempre.</p><p style="text-align: justify;">Cariche di emozione sono le epistole che Napoleone scrive alla sua Giuseppina che non smetterà mai di sentire vicina fino all'ultimo dei suoi giorni.</p><p style="text-align: justify;">Mentre assistevo alla visione del film pensavo al Musée de l'Armée di Parigi dove ammirai la monumentale tomba di Napoleone Bonaparte e un numero incredibile di armi, come i cannoni che sono nel film.</p><p style="text-align: justify;">Phoenix è stato semplicemente perfetto in ogni scena, attraverso i suoi sguardi severi ed eloquenti, il volto segnato da rughe d'espressione e magnetico a cavallo e nelle numerose divise indossate, fiero eppure dotato di una profonda sensibilità, un generale amante sia della Francia che del buon vino di Borgogna.</p><p style="text-align: justify;"> "Napoleon" è un viaggio nella storia dell'Europa e un ritratto dell'uomo con le sue debolezze oltre che del politico onnipotente.</p><p style="text-align: justify;"> E' un film di rara bellezza.</p><p style="text-align: justify;">Dal 23 novembre solo al cinema<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjp9BExfqyOzHmOU7epIiGGckBawBj8ngtWDz825riulfVPs4EIeaIe96rE_yuS0V9vNodBmS5OZX5OIxiEtyWQNcW62QH7cR7B_9Qhnjt0hqY75mZw1dqPX0i4GbQnWETB41mA5v_5TBhFoUAjo-phmpZkmAVGT7aeyql7S2V3hkVsp61WPda0VLPfNQ/s622/locandinapg1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="420" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjp9BExfqyOzHmOU7epIiGGckBawBj8ngtWDz825riulfVPs4EIeaIe96rE_yuS0V9vNodBmS5OZX5OIxiEtyWQNcW62QH7cR7B_9Qhnjt0hqY75mZw1dqPX0i4GbQnWETB41mA5v_5TBhFoUAjo-phmpZkmAVGT7aeyql7S2V3hkVsp61WPda0VLPfNQ/s320/locandinapg1.jpg" width="216" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p><p style="text-align: justify;">Da vedere assolutamente</p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-41961095233084831422023-08-12T00:26:00.001+02:002023-08-12T00:29:47.778+02:00Rosso Bianco & Sangue Blu <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2fnHe6mc0Wzx94ALLOVXA0tKDvDmwzklGFXDzCjhLwwS1vAWja_30Q5zEfpVVAb22lNJk_Ua0-ISLJGXcdBLtY-5EL2YSyemhyLNKZ6YsnjpUcKHH3NIDxutaLOywv6ZzupS4hXkBGl02ku_D3ehA1ACjoMmsH9-Jdj3kZpE4AlgKvQUSCTN9dA4kcY8/s1012/IMG_0458.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1012" data-original-width="661" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2fnHe6mc0Wzx94ALLOVXA0tKDvDmwzklGFXDzCjhLwwS1vAWja_30Q5zEfpVVAb22lNJk_Ua0-ISLJGXcdBLtY-5EL2YSyemhyLNKZ6YsnjpUcKHH3NIDxutaLOywv6ZzupS4hXkBGl02ku_D3ehA1ACjoMmsH9-Jdj3kZpE4AlgKvQUSCTN9dA4kcY8/s320/IMG_0458.jpeg" width="209" /></a></div><br /> </div>La prima visione su Prime video questa sera è una favola con un reale tra i protagonisti, il principe Henry d’Inghilterra innamorato e ricambiato da Alex, il figlio del presidente degli Stati Uniti.<p></p><p>Il film tratto dall’omonimo bestseller di Casey McQuiston pubblicato nel 2019 e adattato da Matthew Lopez, mostra il vero amore con tutte le sue implicazioni e nello specifico con gli ostacoli e i divieti di una condizione sociale privilegiata ma solo all’apparenza.</p><p>Nicholas Galitzine è uno splendido Henry nelle vesti di un principe omosessuale che s’innamora di un ragazzo bisessuale come Alex, figlio del presidente americano Uma Thurman.</p><p>La storia è una favola moderna con un inedito lieto fine.</p><p>Irresistibili le numerose citazioni e soprattutto la presenza dell’adorabile Stephen Fry, indimenticabile nella magistrale interpretazione di Wilde e qui un re autoritario e tuttavia conciliante.</p><p>Film consigliato! </p><p> </p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-49575118256582525982023-08-10T16:06:00.004+02:002023-08-10T16:43:15.994+02:00La primavera della mia vita <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFoSPcdzlpItJjiKBauNk1350bSwLgSxyXxBddoMNDLBIIMgXto63-SFzhZj0FbT55UEYnMoR3eWXOpBdNWBVIy041yRZUzhH4qBI5lHOcpal14cuvv2ABp7rRTN1SPUVKuQ8_ywJ37KiY-OIJKUpWzqpWaHZY_Co1u1kJAIxhjrSOFTJDnfyQS-rNZtM/s750/IMG_0390.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="750" height="182" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFoSPcdzlpItJjiKBauNk1350bSwLgSxyXxBddoMNDLBIIMgXto63-SFzhZj0FbT55UEYnMoR3eWXOpBdNWBVIy041yRZUzhH4qBI5lHOcpal14cuvv2ABp7rRTN1SPUVKuQ8_ywJ37KiY-OIJKUpWzqpWaHZY_Co1u1kJAIxhjrSOFTJDnfyQS-rNZtM/s320/IMG_0390.jpeg" width="320" /></a></div><br /> Zavvo Nicolosi dirige senza sbavature il film d’esordio di Colapesce e Dimartino, il duo musicale che dal 2020 miete successi come i semi di cui si nutre Antonio (Dimartino) da quando ha scelto di seguire la dottrina ‘Semenita’ che lo condurrà alla realizzazione del sé. <p></p><p>Il road movie è funzionale al racconto visionario ed estremamente realistico dove la Sicilia con le sue affascinati tradizioni e i luoghi comuni, coi suoi cibi prelibati che tanto mancano a chi come un certo William Shakespeare, è emigrato in Inghilterra, è sia la terra d’origine dei due artisti che il luogo in cui si trovano a vivere i due quarantenni, dei musicisti in crisi creativa cresciuti con i Grandi degli anni ‘70 come Jim Morrison, i quali si ritrovano accanto a Madame (nel film) cercando di trovare un senso nel viaggio che stanno compiendo insieme.</p><p>Si ritrovano dopo tre anni e non è dato sapere fino alla fine se resteranno insieme o se le loro strade si divideranno.</p><p>Tra metafore esistenziali, consapevolezze, euforia, illusioni e sogni, il cammino diventa una vera e propria scoperta di personaggi così distanti eppure accomunati dall’esperienza terrena.</p><p>Due piccoli principi tra le galassie, desiderosi di conoscenza.</p><p>Irresistibili Isabel Russinova, Stefania Rocca e Roberto Vecchioni, nei panni del professore, nel film come nella vita.</p><p>Ho amato “La primavera della mia vita” trovando sia nelle immagini che nella storia narrata, un linguaggio universale.</p><p>Ne consiglio la visione su Prime Video! </p><p><br /></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-35859728433117740272023-08-07T01:46:00.009+02:002023-08-07T01:58:22.679+02:00Romantiche <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXv9Wi48BxXNlvRu718gnEHRiK-7qqgi-GZUMjFA5rzAapI6ZlBVUVkWdsl6IBrnlQVFm4IqgstoLKS24sh1XiC__e9v9qLENY7MWx1zotYdA2LUk2yjndzl_Bql0JIVmZxyYX8UltJG0qJ10j26g84liXFip2JKPfR5TWzvou-bny6bLEXcPnIkpvX00/s910/IMG_0307.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="910" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXv9Wi48BxXNlvRu718gnEHRiK-7qqgi-GZUMjFA5rzAapI6ZlBVUVkWdsl6IBrnlQVFm4IqgstoLKS24sh1XiC__e9v9qLENY7MWx1zotYdA2LUk2yjndzl_Bql0JIVmZxyYX8UltJG0qJ10j26g84liXFip2JKPfR5TWzvou-bny6bLEXcPnIkpvX00/s320/IMG_0307.jpeg" width="264" /></a></div><br /> Pilar Fogliati scrive, dirige e interpreta con la preziosa e saggia collaborazione di Giovanni Veronesi un film molto interessante sull’universo femminile attraverso quattro giovani donne solari e inesperte, apparentemente sicure e autonome eppure così bisognose di conferme o meglio del confronto con una psicoterapeuta il cui approccio è cognitivo comportamentale e lei è Barbra Bobulova.<p></p><p>L’incontro e il confronto con l’altro sesso, rispecchia le relazioni sentimentali odierne in cui l’uomo forse non è mai cambiato, sentendosi al sicuro chiudendosi dentro la corazza di un contratto matrimoniale oppure correndo da una escort insieme all’amico del cuore, fidanzato da anni e dichiarandosi sfacciatamente single.</p><p>È cambiato il ruolo della donna non più e non solo custode del focolare domestico ma anche donna in carriera, indipendente e libera di mandare il proprio uomo a quel paese se non riesce ad esserle fedele.</p><p>Bella la colonna sonora di Levante che è nel film nella parte di se stessa e anche Rodolfo Lagana nei panni di Mario Tozzi il fornaio. </p><p>Nonostante le maschere che noi donne siamo spesso abituate a indossare, restiamo essenzialmente romantiche ed è forse questo uno dei motivi per cui gli uomini ci amano così tanto.</p><p>Il film scoperto su Prime Video è da non perdere, Pilar è un portento!</p><p><br /></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-3275239345682864972023-07-26T22:57:00.003+02:002023-07-26T23:10:39.260+02:00In un paese che non esiste più<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzNebXrwImsk5rvAb4mIBBUO__QjYfL6h2fiZyfiNpUUzuZVH8Y3TOGdASRXzAeH-n_WQZ2DsreCY47g-tPQaVmgQCFp0bdrhPlRcGbGVZjOwGzWsPMj1MHJO2JtvT-zA2WYqN6sTkWCcqvOKnoMKub5XLtVBEEf-VDXufrrxP9ln-pc9F_vyTjoIJLDo/s279/IMG_0052.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="279" data-original-width="199" height="279" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzNebXrwImsk5rvAb4mIBBUO__QjYfL6h2fiZyfiNpUUzuZVH8Y3TOGdASRXzAeH-n_WQZ2DsreCY47g-tPQaVmgQCFp0bdrhPlRcGbGVZjOwGzWsPMj1MHJO2JtvT-zA2WYqN6sTkWCcqvOKnoMKub5XLtVBEEf-VDXufrrxP9ln-pc9F_vyTjoIJLDo/s1600/IMG_0052.jpeg" width="199" /></a></div><br /> A Berlino Est, pochi mesi prima della caduta del muro, una diciottenne si trova improvvisamente catapultata nella vivace scena della moda della Germania Est, quando una sua foto rubata finisce sulla copertina di "Sybille", una rivista femminile definita "la Vogue dell'Est".<p></p><p>Insieme all'affascinante ed esuberante stilista Rudi, Suzie, s'immerge in un'elettrizzante mondo fatto di moda e creatività, opposto al grigiore della fabbrica in cui lavora da quando è stata espulsa dalla scuola per aver letto un libro non in linea con la scena politica dominante.</p><p>Suzanne s'innamora di colui che ha rubato quello scatto, il fotografo Coyote, un ragazzo talentuoso e ribelle.</p><p>Il film ispirato a fatti realmente accaduti, è ambientato a Berlino, nell'estate del 1989.</p><p>"Non va mai come vogliamo perché va sempre molto peggio" è una delle frasi che maggiormente esprime il senso di questa storia piena di delusioni, di lotta e di speranza di una ragazza orfana di mamma, alla ricerca di una vita e di un mondo decisamente migliore.</p><p>Il film scoperto piacevolmente su Raiplay, è diretto da Aelrun Goette, con Marlene Burow, Sabin Tambrea, David Schutter, Claudia Michelsen, Jordis Triebel. </p><p>Ne consiglio la visione!</p><p><br /></p><p> </p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-90870727953867347322023-07-26T00:17:00.006+02:002023-07-26T00:29:43.306+02:00So tutto di te <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiVJGHEqFcA2Wtvkgld_cz-qAXLeL9RjmFaShB9jBYX4gFiHWTVjZASr6d3a5tnmdZtjZGEaKK4N6UFqJgNswiMLXexcr4cK4uLrWj_KoUOQX89loPpY-p5Bct3KWOeYtCku-LhCiYXLe3uNKw8vtvFIc4dOt-nxbYDMMpC7S-Vv5BOyqsWG6wweAe4rc/s750/IMG_0004.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="750" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiVJGHEqFcA2Wtvkgld_cz-qAXLeL9RjmFaShB9jBYX4gFiHWTVjZASr6d3a5tnmdZtjZGEaKK4N6UFqJgNswiMLXexcr4cK4uLrWj_KoUOQX89loPpY-p5Bct3KWOeYtCku-LhCiYXLe3uNKw8vtvFIc4dOt-nxbYDMMpC7S-Vv5BOyqsWG6wweAe4rc/s320/IMG_0004.jpeg" width="320" /></a></div><br /> C’era una volta un incantevole puparo siciliano e un agente immobiliare, un nonno legato indissolubilmente ai suoi pupi eroici e un nipote incapace di comprendere le persone, buono solo ad equivocare e a perdere chances, frenando la sua ascesa professionale.<p></p><p>Inizia così la storia di questo film narrato con ironia e stile da Lipari che ha diretto e recitato con attori eccezionali come Leo Gillotta, il puparo e nonno di Roberto, che in una società gestita dalla tecnologia e dagli algoritmi, tenta l’impresa più ardua di tutte: riempire un teatro ormai deserto e destinato a finire nelle mani dell’agenzia immobiliare che porterà all’affermazione professionale suo nipote.</p><p>Vi lascio scoprire questa favola diretta abilmente da Roberto Lipari che è anche il protagonista, dove sarà possibile ammirare oltre a Gullotta, che qui mi ha ricordato molto il Geppetto di Manfredi, Sergio Friscia, Barbara Tabita, Roberta Rigano, Davide Tutti.</p><p>Non perdetevi questa bellissima storia su Prime video! </p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-91028886839927483162023-07-25T00:03:00.007+02:002023-07-25T00:40:06.906+02:00Sqizo un documentario di Duccio Fabbri <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGjdoumJmwDitCFQ4-I9-TVUOrm7IBG8c2fDYv7IElIOlK7jAA3rM2xz7mtfIF1yuSf3glg12a7iLaZIoewjzG-Bmd33O_g0mDPBwRKQCySetj4VvtVffPLX56Uvr6_K5tska2xS-vJh2G0KC0yzPPjv6K_7UsgV3ixCnUqLDcJ6hrJLAkjx6GforxLu8/s2996/IMG_9983.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1671" data-original-width="2996" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGjdoumJmwDitCFQ4-I9-TVUOrm7IBG8c2fDYv7IElIOlK7jAA3rM2xz7mtfIF1yuSf3glg12a7iLaZIoewjzG-Bmd33O_g0mDPBwRKQCySetj4VvtVffPLX56Uvr6_K5tska2xS-vJh2G0KC0yzPPjv6K_7UsgV3ixCnUqLDcJ6hrJLAkjx6GforxLu8/s320/IMG_9983.jpeg" width="320" /></a></div><br /> Louis Wolfson e la sua straordinaria vita di scrittore diagnosticato schizofrenico e costretto a subire elettroshock che secondo gli psichiatri, nella narrazione di Louis in persona, di fronte alla macchina da presa di Duccio Fabbri, non avrebbero provocato danni al cervello solo perché non erano loro stessi a subirli, l’esperienza con la malattia mentale e con la psichiatria che lo scrittore considera la vera causa della sua schizofrenia, s’intrecciano con l’esigenza di cercare un idioma personale attingendo al tedesco, alla lingua ebraica e al francese, discostandosi dalla lingua madre, l’inglese, essendo nato nel Bronx. Questa estenuante ricerca di un linguaggio nel quale riconoscersi, è raccontata nel documentario seguito con trasposto e stupore, questa sera in prima visione su Rai5.<p>Duccio riesce a trovare in Porto Rico lo scrittore che attraverso le pagine di un racconto doloroso ed essenziale scritto da chi aveva l’estrema urgenza di raccontarsi e finito in una scrivania della Gallimard, affascinando Sartre, Lacan e Deleuze, era divenuto uno scrittore apprezzatissimo nonostante vivesse in solitudine e in condizioni precarie.</p><p>Si sente più a suo agio ammirando le stelle e il cielo che in mezzo agli uomini che non hanno fatto altro che deluderlo anche quando diventa milionario eppure perde la sua fortuna per colpa delle banche che investono il suo denaro in titoli fasulli.</p><p>L’eclissi ammirata sulla sdraia in spiaggia in compagnia della musica classica e della telecamera di Duccio, è un congedo dolce e romantico dallo scrittore perso tra le sue parole, gli amari ricordi e le miserie umane. </p><p><br /></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-182015150212518412023-07-23T23:57:00.012+02:002023-07-24T01:37:30.950+02:00Raul Gardini la docu-fiction nel ricordo dell'imprenditore a 30 anni dalla sua scomparsa<p> Fabrizio Bentivoglio con il suo stile inconfondibile, un eloquio pacato, profetico ed elegante, diventa Raul Gardini nella docu-fiction dedicata all'imprenditore romagnolo illuminato, temuto e abbandonato al suo ineluttabile destino, trasmessa su Raiuno il 23 luglio 2023 a trent'anni di distanza dalla sua dipartita, il 23 luglio del 1993. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNyoXG4Qo3k_4D7TVEDqgme1nvoI8wkGe4fS3XL5mWyPI9x0g2msevUGRvGKQvKvDy14BxA7vV4jA6IxzycrsdbXbSQE9dg9GDsJgrBW8B8JzaLLLJU5BT8wVhU6HYMKjzWNqp8NknE1OCpemDBJFIJbNTkQX9iHHBtGz8K-6fz9ozcTWEKuK7-pOy0ao/s1200/IMG_9946.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNyoXG4Qo3k_4D7TVEDqgme1nvoI8wkGe4fS3XL5mWyPI9x0g2msevUGRvGKQvKvDy14BxA7vV4jA6IxzycrsdbXbSQE9dg9GDsJgrBW8B8JzaLLLJU5BT8wVhU6HYMKjzWNqp8NknE1OCpemDBJFIJbNTkQX9iHHBtGz8K-6fz9ozcTWEKuK7-pOy0ao/s320/IMG_9946.webp" width="320" /></a></div><p>L'intervista di Gardini con la giornalista interpretata da Pilar Fogliati, che ricordo insieme a Bentivoglio in "Forever Young" il remake di una commedia francese con la regia di Fausto Brizzi, è l'impalcatura sulla quale il bravissimo Francesco Miccichè costruisce il ritratto dell'imprenditore idealista e concreto, che ama il suo lavoro tanto quanto la sua famiglia e la vela, in cui compie un'impresa storica vincendo con Il Moro di Venezia di cui era l'armatore, la Louis Vuitton Cup, perdendo la Coppa America ma rendendo la vela uno sport popolare da elitario che era stato fino a quel momento.</p><p>L'uomo fermamente convinto che "il capitalismo fosse lo strumento di un bene comune" e ambientalista, è ricordato attraverso alcune sue immagini e le testimonianze di giornalisti come Minoli che lo aveva intervistato, amici ad altre personalità che lo hanno conosciuto e che hanno vissuto quegli anni di cambiamenti e di tumulti come fu il 1992 l'anno di Mani Pulite con Antonio Di Pietro.</p><p>Gardini era convinto che gli uomini d'affari dovessero essere lontani dalla politica e credette a ciò per tutta la sua esistenza.</p><p>Il film ripercorre anni cruciali per l'Italia e per il mondo intero ed è stata un'immersione nella storia che precorreva i tempi e Raul Gardini fu un vero precursore.</p><p>Fortunatamente è possibile rivedere la stupenda fiction su Raiplay.</p><p>Da non perdere!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAlQLcq0wiRhoiMq2G4T9O_dPP0-fAVH3Hx8ezA7birUnbEncwxbQl7DlsajnXHet5NwThLXVaXqOK0so58bgMyljRM7UF737jz-wSLoCF68EvqJI1sT-as_nUd11hVAXNNVL47Uyi6B2ECyQTa26wFNLLg41WAH6VtLQ1N3-5tFapyT9FlowGsFLEcvM/s3379/IMG_9943.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1962" data-original-width="3379" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAlQLcq0wiRhoiMq2G4T9O_dPP0-fAVH3Hx8ezA7birUnbEncwxbQl7DlsajnXHet5NwThLXVaXqOK0so58bgMyljRM7UF737jz-wSLoCF68EvqJI1sT-as_nUd11hVAXNNVL47Uyi6B2ECyQTa26wFNLLg41WAH6VtLQ1N3-5tFapyT9FlowGsFLEcvM/s320/IMG_9943.jpeg" width="320" /></a></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-78236146065701243302023-07-18T01:20:00.004+02:002023-07-18T02:03:13.865+02:00Il robot che sembrava me <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqvWBzDuozBransdwOKtSFYdie7ieNO6S7BjVn0krKwRNzYkD7j-N9dchTsMKddS3N7Tz06wbWXqbkacrWdWw4jtV3B4L9qW2Rs8uthAVRcei2emVHCy6rpE_mig-SZ0a9E_PfKF_zkYVkqtJDueydkairdL_OGysCRWQqea47vJ6_33ZPcuhx4fBMsJ4/s900/IMG_9729.tiff" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqvWBzDuozBransdwOKtSFYdie7ieNO6S7BjVn0krKwRNzYkD7j-N9dchTsMKddS3N7Tz06wbWXqbkacrWdWw4jtV3B4L9qW2Rs8uthAVRcei2emVHCy6rpE_mig-SZ0a9E_PfKF_zkYVkqtJDueydkairdL_OGysCRWQqea47vJ6_33ZPcuhx4fBMsJ4/s320/IMG_9729.tiff" width="213" /></a></div><br /> Il 2000 era atteso come l’anno delle macchine volanti, dei cibi sintetici (ci stiamo arrivando), dei robot che lavorano al posto nostro.<p></p><p>Nel film visto questa sera in prima visione su Prime video, ambientato nel 2032, i robot convivono con l’uomo e spesso lo sostituiscono come accade a Charles ed Elaine, l’uno donnaiolo, impegnato ad ordinare la sua agenda piena d’incontri passionali, l’altra accumulatrice di borse costosissime ricevute in regalo dal ‘pollo’ di turno che lascerà corteggiare alla sua sosia bionica.</p><p>Possedere un robot che sia un sosia, è reato però sia Charles che Elaine ne hanno uno, somigliante al 100% e che un amico ha progettato per salvare la vita a entrambi sia dalle responsabilità quotidiane che dall’amore.</p><p>Inaspettatamente questi due robot, pur non avendo bisogno come noi umani, di mangiare o di dormire, insegneranno agli aridi Charles ed Elaine, cos’è l’amore.</p><p>È una storia spiazzante, attualissima e sconvolgente in cui Shailene Woodley e Jack Whitehall sanno mostrare magnificamente i limiti di un’umanità alla deriva, dove non c’è più spazio per la solidarietà e il solo fine è quello di prendersi gioco del prossimo. </p><p>Tratto dal romanzo di Robert Sheckey, “Il robot che sembrava me” è lo specchio di quel che accadrà a noi umani.</p><p>Visione consigliata! </p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-24391093157933469382023-06-15T01:09:00.005+02:002023-06-15T08:46:20.338+02:00Grazie ragazzi <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3BPlG7SnIa6H4zIMibZ_i-mjq-eTuKDB5JKJgQ7Y0ix6d6w_ODZF1Lx4vtOceZH6-c5T5ktiWlE9-r_MkgkOUvOb5L5kUqS27oB8VHHim3w-r1EatBDFjArPrW9A9nfwapo_8ECHuxHIlzhnccq0Ot_FMby3r5bR1hsa9sU_nIiceKPhmW6p5u6_1/s565/IMG_9239.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="565" data-original-width="420" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3BPlG7SnIa6H4zIMibZ_i-mjq-eTuKDB5JKJgQ7Y0ix6d6w_ODZF1Lx4vtOceZH6-c5T5ktiWlE9-r_MkgkOUvOb5L5kUqS27oB8VHHim3w-r1EatBDFjArPrW9A9nfwapo_8ECHuxHIlzhnccq0Ot_FMby3r5bR1hsa9sU_nIiceKPhmW6p5u6_1/s320/IMG_9239.jpeg" width="238" /></a></div><br /></div>Passiamo la vita ad aspettare il grande amore, il momento giusto, il colpo di fortuna che stravolga la nostra esistenza, in questo film, rivisto stasera su Prime Video, diretto da Riccardo Milani e con un Antonio Albanese in stato di grazia, c’è un gruppo di detenuti che aspettano il giorno in cui saranno finalmente liberi. <div>Raggruppati da un attore di talento come Antonio, separato e che per sbarcare il lunario, doppia film porno, i detenuti impareranno a fare teatro ed essendo un gruppo di anime in pena come direbbe Eduardo, ragazzi e uomini che non sanno neanche cosa sia il teatro, tutti tranne uno, Diego (Vinicio Marchioni), che vuole far parte a tutti i costi dello spettacolo che stanno provando intitolato “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, hanno qualcosa di nuovo da aspettare, Godot appunto che si materializza e li trasformerà magicamente in attori. È tutto un crescendo d’emozioni inaspettate dove si tocca con mano la condizione di un detenuto, le sue privazioni, l’angoscia, l’estrema solitudine, la mancanza degli affetti familiari, la sete d’aria, l’impotenza totale, persino le vertigini quando si esce per andare a fare lo spettacolo dopo le prove in ogni angolo possibile del carcere.</div><div>Albanese recita magnificamente la parte che fu di Kad Merad ne “Un triomphe” il film del 2020 diretto da Emmanuel Courcol di cui “Grazie ragazzi” è il remake.</div><div>Il film francese mi spiazzò al punto che lo vidi più di una volta perché la storia mi piacque e mi coinvolse moltissimo! </div><div>Fui felice di sapere che Milani dopo “Corro da te” avesse attinto ancora una volta al vasto serbatoio del cinema francese e attraverso un film magnifico come questo che mi è piaciuto immediatamente.</div><div>Oltre ad Albanese e a Marchioni, ci sono altri attori straordinari da Fabrizio Bentivoglio che nel film dirige un teatro, alla direttrice del carcere Sonia Bergamasco, poi tra i detenuti spiccano il marchigiano Giorgio Montanini e Giacomo Ferrara. È impossibile dimenticare il bravissimo Nicola Rignanese nella parte della guardia carceraria.</div><div>Il film è un ottimo adattamento della commedia francese.</div><div>Non perdetevelo su Prime video, mi raccomando! </div><div><br /></div><div><br /><div><br /></div></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-5684779744694447322023-05-24T00:21:00.002+02:002023-05-25T08:22:15.194+02:00L'uomo che ride <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8grin04tQ6zNDEDCmgah18HiKg8ld0z82zDjSXcnnZiHT2CZqvwGnmQW_IFMZpC1AVBsHcTqHFrlnhk9czDhzuGCuYMOU_ep3XgXuU_04H-EHHU0Hv-GFqMnG2I4_NmLoGuuTqI0xqC1ylJEdx7J6AkZKbwkrSwN2JpfQTql4LrCg8In6UL5lVe7T/s800/IMG_8897.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8grin04tQ6zNDEDCmgah18HiKg8ld0z82zDjSXcnnZiHT2CZqvwGnmQW_IFMZpC1AVBsHcTqHFrlnhk9czDhzuGCuYMOU_ep3XgXuU_04H-EHHU0Hv-GFqMnG2I4_NmLoGuuTqI0xqC1ylJEdx7J6AkZKbwkrSwN2JpfQTql4LrCg8In6UL5lVe7T/s320/IMG_8897.jpeg" width="320" /></a></div></div></div><br /><div style="text-align: justify;"> Un artista di strada accoglie due orfani persi nella tempesta: Gwynplaine, un ragazzo con il volto segnato da una cicatrice a causa della quale sembra che rida sempre, e Dea, una ragazza cieca a cui ha dato il nome Ursus, l'artista di strada che mosso a compassione dalla richiesta d'aiuto del ragazzo che bussa alla sua porta con il volto coperto dal naso in giù, soccorre e si prende cura dei poveri bambini.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSu2SvM2Gqd4DcheZblHPP7SQCtrezenHTvcoT8wJpSiGKEfOcdXJaXzOU91LEZ0Ct6Nyaq3VOgIpbZqcG5UG4Mxsg2YZlG6ywYTq2BJH5cEtikBCyWGP7Q8ICvgrGN_AVFxdBfy-GCvx6SEtmis5YpG5IyDlVfWgiBnNohpHNFRZR_cEsKNTln-63/s300/IMG_8896.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSu2SvM2Gqd4DcheZblHPP7SQCtrezenHTvcoT8wJpSiGKEfOcdXJaXzOU91LEZ0Ct6Nyaq3VOgIpbZqcG5UG4Mxsg2YZlG6ywYTq2BJH5cEtikBCyWGP7Q8ICvgrGN_AVFxdBfy-GCvx6SEtmis5YpG5IyDlVfWgiBnNohpHNFRZR_cEsKNTln-63/s1600/IMG_8896.jpeg" width="300" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Gwynplaine ha 25 anni e Dea 16, ormai sono una famiglia e per campare sono impegnati in spettacoli itineranti e il ragazzo il cui volto attira l'attenzione e la curiosità dei passanti e del pubblico, diventa l'attrattiva, la stella, la celebrità.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7XA12dlnzowIlxZY1VWK8oo47dWa4MqB89jf6vvFbLhkAx-sNgtLP7oz8M6RT_IjAsB-j7HpzFr7lc6xoyidBN2HTNIBLhlMJn6APFj_bOZ5fdcWFhRg8QADngdWcRNwjqwcG7wWU7u-WaEglNGgfEdE8v_l5TXb6rZUcX2kNAdmcj0kx-wRIf5uL/s571/IMG_8888.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="571" data-original-width="564" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7XA12dlnzowIlxZY1VWK8oo47dWa4MqB89jf6vvFbLhkAx-sNgtLP7oz8M6RT_IjAsB-j7HpzFr7lc6xoyidBN2HTNIBLhlMJn6APFj_bOZ5fdcWFhRg8QADngdWcRNwjqwcG7wWU7u-WaEglNGgfEdE8v_l5TXb6rZUcX2kNAdmcj0kx-wRIf5uL/s320/IMG_8888.jpeg" width="316" /></a></p><p style="text-align: justify;">La recensione</p><p style="text-align: justify;">Il film del 2012 in abbonamento su Prime video, è tratto dal romanzo scritto da Victor Hugo (L'homme qui rit) e pubblicato nell'aprile del 1969.</p><p style="text-align: justify;">La vicenda è ambientata nel 1690.</p><p style="text-align: justify;">E' il 29 gennaio, una nave salpa in fretta e l'equipaggio abbandona un bambino sulla costa inglese.</p><p style="text-align: justify;">Il bambino disperato, solo, affamato, intraprende un’estenuante marcia in mezzo alla neve e mentre cammina trova una bambina che porta con se, fino alla carovana di Ursus, un filosofo vagabondo e poeta che vive d'arte e di sogno.</p><p style="text-align: justify;">L'uomo dapprima disinteressato, sceglie di far entrare i piccoli, di nutrirli, salvandoli da morte certa.</p><p style="text-align: justify;">Inizia così la vita nella nuova famiglia di Gwinplaine, il quale diventa un artista che è l'attrattiva principale negli spettacoli diretti da Ursus.</p><p style="text-align: justify;">A una di queste rappresentazioni teatrali assiste la duchessa Josiane, sorellastra della regina Anna, che s'innamora del ragazzo che ride.</p><p style="text-align: justify;">Gwinplaine scopre di essere figlio legittimo di Lord Linnaeus Clancharlie, un nobile rimasto fedele al giuramento fatto alla repubblica instaurata da Oliver Cromwell e che si era volontariamente esiliato in Svizzera, dove era morto.</p><p style="text-align: justify;">L'allora re Giacomo, aveva fatto rapire l'unico figlio legittimo, e lo aveva venduto con l'ordine di renderlo irriconoscibile.</p><p style="text-align: justify;">Gwinplaine, venuto alla conoscenza della sue origini, riacquista il titolo nobiliare e promesso sposo di Josiane, viene condotto nella camera dei lord per l'investitura.</p><p style="text-align: justify;">Durante il suo discorso che sembra l'arringa in un tribunale, attacca l'aristocrazia per la sua indifferenza nei confronti del popolo bisognoso e viene deriso e insultato dall'assemblea.</p><p style="text-align: justify;">Comprende che quello non è il suo posto e scappa alla ricerca della sua famiglia di artisti di strada.</p><p style="text-align: justify;">Gwinplaine e Dea, si sono sempre amati però un destino crudele strapperà per sempre l'angelica Dea dall'uomo che ride.</p><p style="text-align: justify;">Eppure Gwinplaine la cercherà nelle acque della Manica per ricongiungersi per sempre all'amata e bellissima Dea.</p><p style="text-align: justify;">E' stata immediata l'associazione con Joker mentre vedevo il film e in effetti nel 1940 il disegnatore di fumetti Bob Kane e lo scrittore Bill Finger usarono il ritratto che Conrad Veidt aveva dato a Gwinplaine come ispirazione per la creazione di Joker, la nemesi di Batman.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJd_FvdeQXSb1G59zgD7YV7gHQE_dcupWBZ01uyHcE6_DUERfWIB4SB7FVFycOsY6JNCIS5VwSfGG2On6ehjHZDuRbC4hO7de3qec0gmozATqhgjH82Usuuv3QIowySy98AC-j38gkjauOtFjlgaaS2CoTr9avJDcqS-Hi2LERMwBUm7ML3j-rS0mG/s500/IMG_8895.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="278" data-original-width="500" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJd_FvdeQXSb1G59zgD7YV7gHQE_dcupWBZ01uyHcE6_DUERfWIB4SB7FVFycOsY6JNCIS5VwSfGG2On6ehjHZDuRbC4hO7de3qec0gmozATqhgjH82Usuuv3QIowySy98AC-j38gkjauOtFjlgaaS2CoTr9avJDcqS-Hi2LERMwBUm7ML3j-rS0mG/s320/IMG_8895.gif" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;">Il film diretto da Jean Pierre Ameris, con Gerard Depardieu nei panni di Ursus, Marc André Grondin in quelli di Gwinplaine ed Emmanuelle Seigner in quelli di Dea, mostra una storia estremamente bella e attuale, un'opera fiabesca e visionaria, dove Hugo denuncia sia la corruzione e il passivismo dei nobili e della classe sociale privilegiata che la discriminazione e il rifiuto per le persone che hanno subito un incidente che ne ha deformato l'aspetto e lo fa attraverso un romanzo dalle tinte forti, e che è considerata l'opera più notturna, onirica e visionaria dell'autore de "I miserabili".</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVhhepEUG2hS6z8p41h86UM7PVIts_qxgXlLORfAIyRdoI8SV_d5RTw3bmqBHIsFgC_X9KhHF9NFmA3GaOUF4Xl9zt2c5i0dJv5pajEm9WvzE2LP3Zzmu5YES5iyKUzLJrh24r96RHMJfOLTVlliC-doZ5MCRCrvPLCzmTsuSYq4zKtEGVhevLbZ93/s438/L'uomo%20che%20ride%20di%20Victor%20Hugo%20-%20Cerca%20con%20Google.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="438" data-original-width="294" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVhhepEUG2hS6z8p41h86UM7PVIts_qxgXlLORfAIyRdoI8SV_d5RTw3bmqBHIsFgC_X9KhHF9NFmA3GaOUF4Xl9zt2c5i0dJv5pajEm9WvzE2LP3Zzmu5YES5iyKUzLJrh24r96RHMJfOLTVlliC-doZ5MCRCrvPLCzmTsuSYq4zKtEGVhevLbZ93/s320/L'uomo%20che%20ride%20di%20Victor%20Hugo%20-%20Cerca%20con%20Google.png" width="215" /></a></p><p style="text-align: justify;">Il film è meraviglioso e consigliatissimo!</p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-72851793280784943572023-05-23T00:51:00.011+02:002023-05-23T07:44:10.830+02:00Il grande giorno su Prime video<p style="text-align: justify;"></p><ol><li><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDG4sbAW7VBpi2DLu8KuMXKVj8fkZUlCOiRUSOzxEim9I6SQNe1lqdaziXw0c2PnAqfBg9_2nSGAtM9zqO83cChgKWrRs6sa8iw2fSYObE8sb8xwwnqImTzTPFLByNMmwYsxVWavT5mCCfm9UdbXRvE_BrxLVM39u7fD44bizDSY0CNHdqQX7FLyT0/s1250/IMG_8842.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="703" data-original-width="1250" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDG4sbAW7VBpi2DLu8KuMXKVj8fkZUlCOiRUSOzxEim9I6SQNe1lqdaziXw0c2PnAqfBg9_2nSGAtM9zqO83cChgKWrRs6sa8iw2fSYObE8sb8xwwnqImTzTPFLByNMmwYsxVWavT5mCCfm9UdbXRvE_BrxLVM39u7fD44bizDSY0CNHdqQX7FLyT0/s320/IMG_8842.jpeg" width="320" /></a></div><br />Per chi come me ha seguito Aldo, Giovanni e Giacomo a teatro, li ha amati in tv nelle indimenticabili puntate di <b>Mai dire gol</b> e che inevitabilmente ha visto tutti i loro spettacoli, nonché i loro film, più e più volte, oggi è giunto il grande giorno di assistere al loro ultimo lavoro, finalmente su Prime Video, evitando di leggere recensioni ma ponendomi di fronte al loro rinnovato entusiasmo con candore e sorpresa.</li></ol><p></p><p style="text-align: justify;">Ed è stato amore a prima vista per il film che vince il David dello spettatore, il primo per lo straordinario trio.</p><p style="text-align: justify;">La recensione </p><p style="text-align: justify;"><b>Il grande giorno</b> segna il ritorno dell'amatissimo e affiatato trio comico dopo <b> </b><b><a href="https://draft.blogger.com/blog/post/edit/8799081150091354720/6590162052943321852">Odio l’estate</a> </b>diretto da Massimo Venier.</p><p style="text-align: justify;">Questa volta la consapevolezza della vita con tutti i suoi momenti no, con gli amori sfumati e tenuti insieme dall'abitudine come quello tra Giacomo e sua moglie Lietta (Antonella Attili) e le mogli perse, come Margherita (Lucia Mascino) definita cinicamente la barbie vintage da Valentina (Elena Lietti), la seconda sposa di Giovanni, muove i fili delle esistenze in un film corale e in cui ognuno occupa un posto ben preciso, intonando un canto tutto suo.</p><p style="text-align: justify;">Ciò che riunisce quest'allegra brigata è l'imminente matrimonio di Elio (Giovanni Anzaldo) e Caterina (Margherita Mannino), gli amati figli di Giacomo e Giovanni, due vecchi amici e soci in affari.</p><p style="text-align: justify;">Caterina è la figlia che Giovanni ha avuto da Margherita, la prima moglie, cresciuta con amore da Valentina, come fosse sua figlia. Una famiglia allargata insomma.</p><p style="text-align: justify;">Per rendere il giorno del matrimonio di sua figlia, un momento indimenticabile, d'accordo con il socio e padre dello sposo, decide di affittare Villa Kramer, nello scenario mozzafiato del Lago di Como.</p><p style="text-align: justify;">I preparativi del matrimonio sono estenuanti. </p><p style="text-align: justify;">Deve essere tutto perfetto, dalle bomboniere, al vino, a Francesco Renga che dovrà cantare l'Ave Maria di Schubert, al cardinale che celebrerà il matrimonio, fino ai fuochi d'artificio.</p><p style="text-align: justify;">Sarà una festa della durata di tre giorni.</p><p style="text-align: justify;">Iniziano ad arrivare gli ospiti, dal cardinale, alla mamma della sposa che giunge col suo nuovo compagno, Aldo, un fisioterapista del sud estroverso e socievole al limite della sopportazione, gioviale con tutti e soprattutto innamorato della sua Margherita, donna invidiata e criticata per aver mollato matrimonio e figlia che all'epoca aveva 12 anni, per vivere la sua vita ed essere felice.</p><p style="text-align: justify;">La scelta di Margherita in fondo, è il leit- motiv del film e accomuna la famiglia degli sposi i cui coniugi, sono ingessati in ruoli fissi e senza più ricordare quando è stato l'ultimi giorno che sono stati felici.</p><p style="text-align: justify;"> L'arrivo di Aldo alla festa, è sicuramente il deus ex machina in uno spettacolo le cui prove stanno per terminare, anche se nessuno degli attori, è pronto al debutto.</p><p style="text-align: justify;">Con la presenza di Aldo, la sua goliardia irrefrenabile, che comporterà giochi notturni e il ferimento del Cardinale, portato via in elisoccorso, il castello di ghiaccio allestito durante i preparativi, si scioglie come neve al sole e i due soci benestanti e 'arrivati' de la Segrate Arredi, si sentono dei semplici commessi ne Il paradiso della brugola di <b>Tre uomini e una gamba</b>.</p><p style="text-align: justify;">Non sarà perfetto ed elevato come quello scelto, il sostituto del Cardinale, ma don Francesco un prete di poche pretese se non quella di mangiar bene, è quello di cui ci si deve accontentare un po' come accade nella vita, quando non si ha scelta.</p><p style="text-align: justify;">Don Francesco (Francesco Brandi) in fondo, è abituato a celebrare funerali non matrimoni, anche se sarà la voce narrante nel film, parte affidata ad Aldo in <b>Chiedimi se sono felice, </b>visto non so più quante volte.</p><p style="text-align: justify;">Il rischio in un film simile, era quello di trovarsi di fronte a un trio che ormai aveva fatto e detto tutto con tempi comici perfetti, ma anche questa volta hanno dimostrato, come ha detto sapientemente don Francesco, che ad ogni fine c'è sempre un nuovo inizio.</p><p style="text-align: justify;">Tanti sono i momenti belli, divertenti e anche struggenti nel film, come quello in cui Aldo intona al pianoforte Maledetta primavera, dove ci si ritrova inevitabilmente a cantare perché certe note ti fanno sentire parte di un tutto vissuto tutti assieme.</p><p style="text-align: justify;">Sicuramente lo rivedrò e oggi io sono davvero felice di aver trascorso quasi due ore in compagnia dell'adorato trio!</p><p style="text-align: justify;">Film consigliatissimo!</p><p style="text-align: justify;"> </p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-67614823647663308102023-05-19T01:44:00.005+02:002023-05-20T16:19:57.952+02:00Le otto montagne il film<p style="text-align: justify;"></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0QB9qH0CQ6ZUQAOOaza69zbg5RZtE-_chAjnUnb47rL8vT3bIW8bgMSM2-7lkFzb3x5MkI7_Dt45OqH9xoeHZEE8KFu7_c4GquacyJncxPghpPz5Ty1pZzf89sbDgFhLPBck64Teb1tY2XG0tHAVA-gya4mHG7u-QWBA6s2EBnoldQOj24uql6hf6/s2560/IMG_8763.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="2560" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0QB9qH0CQ6ZUQAOOaza69zbg5RZtE-_chAjnUnb47rL8vT3bIW8bgMSM2-7lkFzb3x5MkI7_Dt45OqH9xoeHZEE8KFu7_c4GquacyJncxPghpPz5Ty1pZzf89sbDgFhLPBck64Teb1tY2XG0tHAVA-gya4mHG7u-QWBA6s2EBnoldQOj24uql6hf6/s320/IMG_8763.webp" width="320" /></a></div><br /> Sono i padroni del proprio tempo i protagonisti de "Le otto montagne", il film ispirato all'omonimo romanzo di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022 e del David di Donatello 2023 come Miglior Film.<p></p><p style="text-align: justify;">Felix Van Groeningen e Charlotte Vardermeersch, dirigono Luca Marinelli e Alessandro Borghi, con un'anima talmente sconfinata da ricordarmi quella freschezza, il candore, l'autenticità e la crudezza attraverso cui li conobbi la prima volta ne "Non essere cattivo" di Claudio Caligari e che li consacrò entrambi nel panorama cinematografica italiano e internazionale. </p><p style="text-align: justify;">E con un’incredibile forza vitale il film si dipana, incentrato sul viaggio naturalistico, intimo e sentimentale dei due, sulla continua scoperta di se stessi e del mondo e sulle diverse forme d''amore, quello genitoriale rappresentato dal papà di Pietro, uno splendido Filippo Timi, quello filiale di Bruno e Pietro, quello naturalistico che s'intreccia con quello utopistico e individuale alla ricerca del luogo adatto in cui vivere e costruire, dove poter condividere persino la costruzione di una casa di montagna e che sarà un percorso a ritroso nei ricordi di un'infanzia e dell'adolescenza a contatto con un padre esemplare e in fondo sconosciuto.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB8bYMX1ifWLmM02GSv_GqDJtvLuulhlY7bVCHXs_SxrJG6kHW6U1G_80xW9Fj3Jyx0B_zMG6BmjP_EoE1NL_s-gUXCb7Q6QTMHgP1x1pBna4lF5mCUBToviacB2Fz9357yhRHp8Lls12B-KrCuFF-HcWIgfLhctH71dFoZcmeZ8NnW4P8lDiPLXoJ/s1000/IMG_8765.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="702" data-original-width="1000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB8bYMX1ifWLmM02GSv_GqDJtvLuulhlY7bVCHXs_SxrJG6kHW6U1G_80xW9Fj3Jyx0B_zMG6BmjP_EoE1NL_s-gUXCb7Q6QTMHgP1x1pBna4lF5mCUBToviacB2Fz9357yhRHp8Lls12B-KrCuFF-HcWIgfLhctH71dFoZcmeZ8NnW4P8lDiPLXoJ/s320/IMG_8765.jpeg" width="320" /></a></p><p style="text-align: justify;">Alessandro Borghi è fenomenale e struggente nei panni di Bruno, che cresce in uno sperduto paesino della Val d'Aosta, custodendo il suo amore per quei monti che proteggerà come un nume tutelare, col suo instancabile impegno e una dedizione sconfinata.</p><p style="text-align: justify;">Con lo stesso ardore Pietro, l'incantevole e angelico Luca Marinelli, ormai adulto e scrittore, tiene accesa la luce di un'amicizia esclusiva come quella con Bruno, che era l'unico bambino nel paese dove trascorreva con i genitori le vacanze estive per poi fare ritorno in città.</p><p style="text-align: justify;">Le cose prenderanno una forma nuova e inaspettata e i due bambini, si ritroveranno in età adulta ancora insieme per poi separarsi e ritrovarsi di nuovo e sarà proprio la montagna il luogo dove quell'amicizia getterà le basi per essere il rapporto più duraturo e inossidabile.</p><p style="text-align: justify;">La narrazione nel film è dilatata, è come se il tempo dell'incontro e del viaggio siano volutamente scanditi dai registi che si soffermano sui vari momenti esistenziali sia dei protagonisti che degli altri personaggi, per contrastare la velocità dei nostri tempi, in cui non si ha la possibilità di fermarsi ma i sentimenti talvolta lo reclamano.</p><p style="text-align: justify;">Attraverso questo film, si viene inevitabilmente proiettati in un passato dove il meta verso era ancora lontano e gli algoritmi non condizionavano come avviene oggi, le nostre azioni, le nostre scelte e i nostri spostamenti.</p><p style="text-align: justify;"> La fotografia è magnifica e i diversi scenari montani, sono incorniciati dalle musiche di Daniel Norgren.</p><p style="text-align: justify;">"Le otto montagne" è un viaggio dell'anima anzi di anime assetate di rapporti umani, alla riscoperta della pazienza, necessaria in una società frenetica e individualista come quella in cui viviamo.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-31755420515774868312023-05-11T23:33:00.004+02:002023-05-11T23:37:34.007+02:00The Fabelmans<p style="text-align: justify;"> "The Fabelmans" di Steven Spielberg ha conquistato il David di Donatello 68 per il Miglior film Internazionale, l'ultimo dei numerosi premi meritatamente vinti.</p><p style="text-align: justify;">Oggi l'ho visto su Prime Video ed ho trascorso più di due ore tra i sogni adolescenziali di un giovanissimo e appassionato Spielberg, filmaker per vocazione e attento osservatore del mondo a partire dal microcosmo familiare dove nasce la sua predilezione per il cinema che sarà il suo motivo di vita, la sua professione e il suo spazio privilegiato da cui osservare la realtà e raccontare storie meravigliose.</p><p style="text-align: justify;">Forse tutti coloro che lo amano, e sono davvero in tanti, erano ansiosi di vedere un film dedicato a colui che ha costellato di gemme preziose lo splendido mondo del cinema.</p><p style="text-align: justify;">Il regista sceglie di raccontarsi attraverso la vita, i sogni e i dolori di Sammy Fabelman, Gabriel LaBelle, il più adulto dei tre che vediamo nel film, cresciuto tra l'Arizona e la California, tra il '50 e il '60 che come sua madre (Michelle Williams) si appassiona alla settima arte.</p><p style="text-align: justify;">Vive con i genitori e le tre sorelle, ma Burt, suo padre, un uomo buono e laborioso interpretato molto bene da Paul Dano, attore ammirato ne "Il perfetto gentiluomo" al fianco di Kevin Kline, ha un amico e collega Seth Roger, che è anche intimo amico di sua madre.</p><p style="text-align: justify;">Dalla scoperta del cinema avvenuta nel gennaio '52 attraverso il film "Il più grande spettacolo del mondo", il giovane Sammy inizia all'età di 7 anni a girare film amatoriali in 8mm con amici e compagni di scuola.</p><p style="text-align: justify;">Accanto all'amore per i film, c'è il dolore provato a scuola a causa dell'intolleranza etnica nei suoi confronti.</p><p style="text-align: justify;">Scritto da Steven Spielberg e Toni Kushner "The Fabelmans" è un susseguirsi di scoperte emozionanti, è come sfogliare il diario personale dell'immenso regista che per la prima volta si racconta mostrandosi in tutta la sua umanità.</p><p style="text-align: justify;">Ho amato molto Gabriel Labelle e il suo sguardo acceso sul mondo da cui spesso si isola e che attraverso il cinema gli permette non solo d'integrarsi ma di essere scoperto nel momento in cui è pronto a spiccare il volo e a diventare regista.</p><p style="text-align: justify;">Qualche frase del film:</p><p style="text-align: justify;">"La tua vita non la devi a nessuno"</p><p style="text-align: justify;">"Si fa quello che il cuore ti dice di fare"</p><p style="text-align: justify;">"I film sono sogni che non dimenticherai mai"</p><p style="text-align: justify;">"Amare qualcosa non basta, bisogna prendersene cura"</p><p style="text-align: justify;">"Avviene tutto per un motivo"</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Wi-E70tZPStc0Cs_RWKvwioXb_6pXqyk-Cez0LzA0p6Yu0x5JT3uJ_BdcGz4LZosWnMCH0zK26TjYNDVF7qeo_InHWZ2DkKr-eT7I2ChGgGeOGcTp-78f73AY5bmpY7Trxja9D3cJHzc9gBzi5EIdpgymZ4XmsRkCXOjU7dvSHEBrO563792payz/s711/The-Fabelmans.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="711" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Wi-E70tZPStc0Cs_RWKvwioXb_6pXqyk-Cez0LzA0p6Yu0x5JT3uJ_BdcGz4LZosWnMCH0zK26TjYNDVF7qeo_InHWZ2DkKr-eT7I2ChGgGeOGcTp-78f73AY5bmpY7Trxja9D3cJHzc9gBzi5EIdpgymZ4XmsRkCXOjU7dvSHEBrO563792payz/s320/The-Fabelmans.jpg" width="320" /></a></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-32106345581242165032023-05-06T23:15:00.005+02:002023-05-07T22:36:58.121+02:00L'Oreste Quando i morti uccidono i vivi al Quirino<p style="text-align: justify;"> L'Accademia Perduta Romagna Teatri, sperimenta ne "L'Oreste quando i morti uccidono i vivi" nuovi orizzonti comunicativi attraverso il graphic novel theatre, trasformando il palcoscenico nello spazio visionario dove si materializzano i sogni e i personaggi che si affollano nella mente di Oreste, internato nel manicomio dell'Osservanza di Imola da trenta lunghi anni, ma intenzionato a fare un lungo viaggio, destinazione luna passando per la Russia.</p><p style="text-align: justify;">Claudio Casadio incanta, commuove, coinvolge e sconvolge il pubblico attraverso un'interpretazione pazzesca nel vero senso della parola e il suo Oreste, attraverso i suoi occhi accesi, sogna di compiere un viaggio lontanissimo per librarsi in volo e sentirsi leggero, scrollandosi di dosso il peso dei patimenti terreni e della sua stessa malattia mentale che nessuna terapia ha mai guarito, nemmeno l'elettrochoc.</p><p style="text-align: justify;">Oreste non dorme mai, disegna, parla con i suoi visitatori immaginari, con il medico, con l'amata sorella che ha perso tanti anni fa ma alla quale promise che non avrebbe mai smesso di amarla neanche da morta, perché lei nella sua mente sarà viva per sempre.</p><p style="text-align: justify;">Con l'animazione grafica prendono vita Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un astronauta e poi la sorella, l'infermiere e il medico che gli comunica di essere finalmente libero e di poter uscire.</p><p style="text-align: justify;">Però nessuno sa dirgli se è possibile riavvolgere il nastro e ricominciare tutto da capo, come lui desidera sapere da tanti anni.</p><p style="text-align: justify;">La risposta al suo quesito, non è chiara e soddisfacente oppure lui non riesce a capire quale potrebbe essere la via d'uscita alla sua non vita.</p><p style="text-align: justify;">Quello a cui si assiste è un lavoro corale anche se Casadio è solo, in questo atto unico di rara bellezza.</p><p style="text-align: justify;">Piene di tenerezza e di stranezze sono le lettere che Oreste scrive alla fidanzata che dice con convinzione di aver conosciuto a un festival dei matti, nel manicomio di Lucca.</p><p style="text-align: justify;">Oreste parla, canta, disegna, preparandosi al viaggio più lungo che l'uomo possa fare, quello verso il nulla, l'oblio.</p><p style="text-align: justify;">Gli applausi della prima sembrano non finire più e il pubblico ha il cuore a pezzi ed è sollevato quando Casadio balla e s'inchina per condividere il suo successo con un pubblico entusiasta.</p><p style="text-align: justify;">Lo spettacolo tratto dal racconto di Francesco Niccolini, con la regia di Giuseppe Marini, le illustrazioni di Andrea Bruno, le scenografie e animazioni di Imaginarium Creative Studio, le musiche originali di Paolo Coletta, il light design di Michele Lavanga, la fonica di Francesco Cavessi, la collaborazione alla drammaturgia di Claudio Casadio, è co-prodotto da Accademia Romagna Perduta Teatri, e Società per Attori in collaborazione con Lucca Comics&Games, ha vinto il Premio Nazionale Franco Enriquez nella cat. Teatro Classico e Contemporaneo / sez. Miglior Attore.</p><p style="text-align: justify;">Sarà in scena fino a domenica 7 maggio e sarebbe un vero peccato non assistere a una simile pièce.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP8_cuXLrToLnuPxj--CPAFfU9wYv6NwwY-_5xrWI1mZmu0Xe8540i3d20L8b-2UwZat8Adhx5yn01qHyN0wKGDE1XHG6TlZgYeq3iRXstpjPqgIJ-d7gLJiGWy2AUCDQzENDu5AFlARDwpLExid9yYwXkv1vukCAq2m6U9xhnUNsLASkz5rS0LRct/s4032/unnamed.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP8_cuXLrToLnuPxj--CPAFfU9wYv6NwwY-_5xrWI1mZmu0Xe8540i3d20L8b-2UwZat8Adhx5yn01qHyN0wKGDE1XHG6TlZgYeq3iRXstpjPqgIJ-d7gLJiGWy2AUCDQzENDu5AFlARDwpLExid9yYwXkv1vukCAq2m6U9xhnUNsLASkz5rS0LRct/s320/unnamed.jpg" width="240" /></a></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-64765035894249515342023-05-05T15:42:00.009+02:002023-05-05T17:13:39.236+02:00Prince Harry Spare Il Minore<p style="text-align: justify;"> Una biografia di solito contiene un elenco di fatti esposti in ordine temporale, è scritta in terza persona perché il narratore riporta gli episodi di un'altra vita, non della propria.</p><p style="text-align: justify;"><b>Prince Harry Spare Il Minore</b> invece è scritto in prima persona ed è rivolto al lettore con l'unica esigenza di far sapere come è andata finora la vita di colui che tutti noi siamo soliti chiamare il Principe Harry e che associamo indissolubilmente alla mamma, la bellissima e sfortunatissima Diana Spencer, principessa del Galles o soltanto Lady D.</p><p style="text-align: justify;">Per la prima volta nella mia vita, questa non è stata una semplice lettura ma un'immersione totale nella storia di un reale, non dell'erede ma della "Riserva", status che il giovane e sensibile Harry ha sempre accettato e rispettato sin dai tempi in cui era felicemente amato da sua madre, donna generosa ed apprensiva che gli è stata accanto finché ha potuto.</p><p style="text-align: justify;">A ventun' anni Harry entra nell'esercito e sono accurate le descrizioni della vita militare da lui amatissima che lo rende disciplinato ed eroico ma sensibile ai problemi dei soldati mutilati e degli invalidi di guerra, conoscenza che lo ispirerà per la creazione dei giochi paralimpici londinesi ad essi dedicati.</p><p style="text-align: justify;">Come tutte le persone normali, anche se quando pensiamo ai reali li vediamo anni luce lontani da noi, Harry soffre di attacchi di panico, si sente solo e incompreso, non riesce a trovare la donna della sua vita, per sposarsi come suo fratello William, l'erede, e mettere su famiglia.</p><p style="text-align: justify;">I rapporti con sua nonna e i suoi pensieri nei suoi confronti sono sempre basati sul rispetto e l'ammirazione anche dopo la sua scomparsa.</p><p style="text-align: justify;">Lei è stata il suo riferimento e anche il suo 'capo' perché ha lavorato al servizio della Regina Elisabetta II fin quando ha potuto.</p><p style="text-align: justify;">Poi accade il miracolo, l'incontro con l'amore, con la sua Meghan, che affascina non solo i membri del Palazzo reale ma il mondo intero.</p><p style="text-align: justify;">Però le favole, anche le più belle, si scontrano con la realtà, quella che era una coppia favolosa, viene bersagliata dalla stampa che le rende la vita impossibile.</p><p style="text-align: justify;">Sono strane e impreviste le reazioni del futuro Re Carlo III, suo padre e del fratello William che anziché prendere le sue parti, restano in disparte, anzi sono intrappolati nella loro gabbia dorata.</p><p style="text-align: justify;">Tutto ciò che sapevo sugli Windsor era collegato anche alle informazioni ricevute dalla stampa e scorrendo le pagine di questo straordinario libro che è a tutti gli effetti un diario personale e appassionato, ho scoperto di non conoscere nulla o quasi, perché la cronaca spesso racconta ma non svela, e i pezzi dedicati al principe Harry hanno sempre avuto un'impronta negativa, severa, spietata.</p><p style="text-align: justify;">Ecco, la spietatezza della stampa britannica è uno degli aspetti sottolineati nel libro, che hanno persino compromesso i rapporti familiari e sociali della famiglia reale, allontanando la Riserva.</p><p style="text-align: justify;">La frase che è impressa nella prima pagina del libro "Il passato non muore mai. Non è mai passato" di William Faulkner, contiene il dolore perpetrato negli anni, per la prematura scomparsa della madre, un dolore insostenibile, sordo, devastante.</p><p style="text-align: justify;"> Il passato e il presente convivono in questo atto d'amore scritto da Harry in prima persona, un libro carico di particolari, di rivelazioni che non avrei mai immaginato, di viaggi meravigliosi e di avventure.</p><p style="text-align: justify;">E' il libro più bello che io abbia ricevuto in regalo!</p><p style="text-align: justify;">Lunga vita a te Prince Harry e infinitamente grazie per tutto ciò che hai voluto raccontare anche a me!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPBIls5RazTI34UiNu91rg5ZXfJGfVo5-4YQMhIBSv5GM9X-YSygCiogWXX6SFuFTRV4BQksxlZjVDJFsqQ70EkVopxK1IwUx8VpsQ5ieyV8w_6zzRrreCVkOTS67uEygy6K07YHKcgNgqT0AZhA-BNBYnkTcDFxs8_X6JShTPqkENdxyKxY9nShG9/s824/9788804754985_0_536_0_75.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="824" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPBIls5RazTI34UiNu91rg5ZXfJGfVo5-4YQMhIBSv5GM9X-YSygCiogWXX6SFuFTRV4BQksxlZjVDJFsqQ70EkVopxK1IwUx8VpsQ5ieyV8w_6zzRrreCVkOTS67uEygy6K07YHKcgNgqT0AZhA-BNBYnkTcDFxs8_X6JShTPqkENdxyKxY9nShG9/s320/9788804754985_0_536_0_75.jpg" width="208" /></a></div>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8799081150091354720.post-44488632656572929412023-05-04T13:16:00.004+02:002023-05-04T17:16:19.461+02:00"Toilet" la prima al Teatro Manzoni<p style="text-align: justify;"> <i>Amo le storie, le biografie dei famosi e non, ma questa ci riguarda tutti ed è Gabriele Pignotta ad averla non solo scritta, ma anche diretta e interpretata sia al cinema che a teatro. Ecco le mie impressioni sulla prima al Teatro Manzoni il 3 maggio scorso e i paragoni che Pignotta ci ha chiesto di fare con il<a href="https://www.pennadoroilteatrodelleemozioni.info/2023/04/toilet.html"> film</a> visto su Sky e disponibile su diverse piattaforme.</i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi76MjDXYmUWzD4NFhxTgcVYYEzlwQqtjZJKAuc4D_3p9NufasEQ82x4jQ0nKPgXBEJZln7zIhzewi0mlgFGRy70x-_Zdu_vRlFKIbjcvvrRGLBkAVX69mE1WZO0wiC6EE0ucH6IhvMj9gIHawLV1bYkWU36avJ_tWar4797U7bD-veELqi20JaZps_/s2663/Toilet%20PH%20Valeria%20Mottaran_VAL6677-min.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1771" data-original-width="2663" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi76MjDXYmUWzD4NFhxTgcVYYEzlwQqtjZJKAuc4D_3p9NufasEQ82x4jQ0nKPgXBEJZln7zIhzewi0mlgFGRy70x-_Zdu_vRlFKIbjcvvrRGLBkAVX69mE1WZO0wiC6EE0ucH6IhvMj9gIHawLV1bYkWU36avJ_tWar4797U7bD-veELqi20JaZps_/s320/Toilet%20PH%20Valeria%20Mottaran_VAL6677-min.jpg" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><u>La recensione di Tania Croce</u></p><p>Il protagonista dell'entusiasmante atto unico è Flavio Bretagna, brillante imprenditore e uomo impegnato che non viene lasciato libero neanche durante la pausa pipì.</p><p style="text-align: justify;">Bersagliato da telefonate a raffica, sbaglia strada e lascia la sua Passat parcheggiata in un'area di sosta per andare in Toilet (possiamo dirlo alla francese oppure leggerlo come è scritto).</p><p style="text-align: justify;">Tra i martellamenti continui della signora Marini, l'imminente appuntamento col dottor Protti, l'onnipresente segretaria Marta, il signor Flavio si accorge di essere rimasto chiuso dentro un bagno, una specie di magazzino con tanto di secchi, scopa e immondizia.</p><p style="text-align: justify;">Istintivamente chiede aiuto urlando e sperando che qualcuno possa aprirgli la porta antipanico.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrc_NEOxNqWWkE6uF3_FKFzBTOaI5TKLWvZFiqXyH8dyvuvYor1YoluV6qMoWV-wSj1RCiNM1TGI6xcDRiBUXOvgA5O_Igco0rV95FDkk70GRd1cyMYuI_hLv4--dq845C5uQwITu7SUx17pSIistTAXQOypBHZTPPz6oncIspOYlGxbTSkJj5CtFq/s4367/Toilet%20PH%20Valeria%20Mottaran_VAL6434-min.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2907" data-original-width="4367" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrc_NEOxNqWWkE6uF3_FKFzBTOaI5TKLWvZFiqXyH8dyvuvYor1YoluV6qMoWV-wSj1RCiNM1TGI6xcDRiBUXOvgA5O_Igco0rV95FDkk70GRd1cyMYuI_hLv4--dq845C5uQwITu7SUx17pSIistTAXQOypBHZTPPz6oncIspOYlGxbTSkJj5CtFq/s320/Toilet%20PH%20Valeria%20Mottaran_VAL6434-min.jpg" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;">Niente, tutto tace ma non la sua fervida mente, attiva, razionale e l'unica cosa che non tace è il suo cellulare.</p><p style="text-align: justify;">Il mondo fuori è in movimento mentre lui è fermo, è un rinchiuso costretto a stare isolato, fino a quando non si sa, magari sperando che i carabinieri chiamati dietro suggerimento di Marta, possano rintracciarlo, visto che lì dentro il telefono non ha connessione e funziona solo per ricevere telefonate, ossia il motivo per cui fino a qualche anno fa, usavamo il cellulare.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHl0kqS6OKXAoiTI7EKkKnpg33Zj99wJ58Wydbk456gXo3vfvkjFXoHH2qcByoVvcfrGacZjTBEJA8ZscBVyB_GxkjHmYrsY0eLoqROSMr5G5F7X0ZMdYOD7G5VAV6aD6VAXl1KOyvNgVQsxE_aDYYakqGtALS61wAAbXAA9DjEsV1COlLXZE15Fus/s3488/Toilet%20PH%20Valeria%20Mottaran_VAL6646-min.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2322" data-original-width="3488" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHl0kqS6OKXAoiTI7EKkKnpg33Zj99wJ58Wydbk456gXo3vfvkjFXoHH2qcByoVvcfrGacZjTBEJA8ZscBVyB_GxkjHmYrsY0eLoqROSMr5G5F7X0ZMdYOD7G5VAV6aD6VAXl1KOyvNgVQsxE_aDYYakqGtALS61wAAbXAA9DjEsV1COlLXZE15Fus/s320/Toilet%20PH%20Valeria%20Mottaran_VAL6646-min.jpg" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;">La prigionia forzata in un luogo angusto, l'ultima cosa che si possa augurare ai claustrofobici e l'assenza di connessione internet e la solitudine, sono forieri di pensieri nuovi e inaspettati, quello più luminoso, un vero e proprio faro nel buio, è l'amore per Marta, che Bretagna potrà vivere quando e se uscirà da quella Toilet.</p><p style="text-align: justify;">Il biografo, scrittore e filosofo greco Plutarco avrebbe dedicato a Gabriele Pignotta il suo libro "Sulla loquacità" oppure Euripide il noto tragediografo greco avrebbe detto, dopo aver visto lo spettacolo, che "la sventura è la conseguenza di lingue senza freni..." perché il soliloquio del bravissimo Gabriele è davvero senza freni e alla perfetta dizione, si alternano momenti sconfortanti e qualche sacrosanto sproloquio.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI4m8y-OhpyvZuxWYrSmbS04AZQyGJOzwNa19tCTVSNpOVyHqoWqacg-lhJyuNsc-LoX-bCrz1218s1p0o0qnhVfLszT0tevy2_qa20n31jqGsu1RiklvDaPJNcp64he-Ar8vqH-8IvnAlKpuxbD3AWxV72QoCjvqzflMRxFIAwhUFLj8euiHGiXTX/s2000/Pignotta%20Gabriele%20G85_4954%20ph%20giovanni%20de%20sandre.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1333" data-original-width="2000" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI4m8y-OhpyvZuxWYrSmbS04AZQyGJOzwNa19tCTVSNpOVyHqoWqacg-lhJyuNsc-LoX-bCrz1218s1p0o0qnhVfLszT0tevy2_qa20n31jqGsu1RiklvDaPJNcp64he-Ar8vqH-8IvnAlKpuxbD3AWxV72QoCjvqzflMRxFIAwhUFLj8euiHGiXTX/s320/Pignotta%20Gabriele%20G85_4954%20ph%20giovanni%20de%20sandre.jpg" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;">Gabriele per tutto il tempo del lungo atto unico, si arrampica sia fisicamente che mentalmente alle ricerca delle poche certezze che ha, cercando una soluzione persino sui muri di quel fatiscente bagno dove si trova.</p><p style="text-align: justify;">Pur essendo solo nell'elegante e amato palcoscenico del Teatro Manzoni, questo non è un one man show ma una dramedy, ossia uno spettacolo che mescola elementi seri e comici perché si ride molto e si riflette.</p><p style="text-align: justify;">Di solito le persone partono a fare ritiri spirituali in Oriente o tra i monti e in mezzo alla natura, Flavio Bretagna il suo ritiro spirituale lo compie dentro una Toilet.</p><p style="text-align: justify;">Volendo fare paragoni tra il film e lo spettacolo teatrale a cui il film s'ispira, posso dire che la differenza sostanziale è il viaggio in automobile che è possibile vedere nel film e immaginare a teatro, poi alcuni dialoghi con la ex e sui preparativi del compleanno della figlia che nello spettacolo non ci sono.</p><p style="text-align: justify;">Mancano anche le voci della Incontrada e di Pannofino nello spettacolo, ma questo non toglie nulla alla sua bellezza.</p><p style="text-align: justify;">Per il resto, tranne il contatto telefonico con il programma televisivo La Vita in diretta, lo spettacolo teatrale è simile al film con la netta differenza che Gabriele recita ininterrottamente e magnificamente sul palcoscenico, coinvolgendo il pubblico e facendo crollare la quarta parete anche per le risate suscitate.</p><p style="text-align: justify;">Cosa aggiungere ancora a quanto detto?</p><p style="text-align: justify;">Andate a vedere lo spettacolo in scena fino al 14 maggio al Teatro Manzoni di Roma!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Tania Crocehttp://www.blogger.com/profile/15595668707759697548noreply@blogger.com2