Un giorno come tanti

Basta un giorno per rivoluzionare una vita e il romanziere Joyce Maynard lo racconta nella sua opera che diventa un best seller e che ispira Jason Reitman il quale sceglie un cast perfetto per il film Un giorno come tanti, che ho visto questa sera e che mi ha commosso e coinvolto per tanti motivi.

La bella e incantevole Kate Winslet è una moglie e una mamma che dopo anni di turbamenti legati al fatto che il suo corpo rifiuta altre gravidanze, il marito decide di lasciare per rifarsi una vita con la sua segretaria.

La fine del suo matrimonio, la affligge perché in lei muore l'amore che aveva trovato nel rapporto di coppia e ciò la rende una donna solitaria e triste, nonostante la devozione per il figlio Henry, un sensibile osservatore del mondo e custode della tristezza di sua madre.

Un giorno come tanti, al supermercato, Adele ed Henry si imbattono in Frank che chiede loro disperatamente aiuto.

L'uomo apparentemente ostile e temibile, è un evaso e ricercato che promette di andarsene dopo qualche ora  e che si rivela essere un uomo capace di grandi slanci e qualità, e Frank sarà in grado di riempire in soli cinque giorni, il vuoto che regnava nella casa di una madre e di un figlio soli e cucina con loro anche splendide torte di pasta frolla con le pesche mature che ispireranno a tal punto Henry da diventare un grande chef.

Adele è pervasa da un amore profondo per Henry, ma la vita la separerà di nuovo dall’uomo amato, perché tornerà in carcere e ci resterà per altri venticinque anni.

Nel finale struggente ambientato nei nostalgici anni ‘80 è davvero impossibile non piangere.

Josh Brolin è magnetico ed entusiasmante nei panni di Frank, come Gattlin Griffith in quelli del giovane e tenerissimo Henry, mentre l'Henry maturo è interpretato da Tobey Maguire.

E' un film poco noto eppure bellissimo sul senso della vita, sul valore del fato e sull'attesa.

Visione consigliatissima. 

A teatro con Carlo Cianfarini L' intervista


 A teatro con Carlo Cianfarini


"In due” lo spettacolo di Carlangelo Scillamà Chiarandà con la regia di Carlo Cianfarini e con Antonio D'Onofrio, Paolo Polvanesi, Rosanna Savastano, Raluca Boca e la scenografia di Angelo Larocca che ha debuttato con successo e che torna nelle serate del 23 e 24 giugno prossimo nella Rassegna Libero Teatro a Tor Bella Monaca, affronta temi sempre attuali come lo sfratto, la crisi coniugale e il divario generazionale, per finire, il rapporto con il vicinato, limitato in una società individualista come la nostra. 

Ce ne parla il regista nell'intervista gentilmente concessa per conoscere il suo punto di vista e invitarci a tornare a teatro.

L'intervista di Tania Croce


Questo testo mi ricorda lo spessore di una commedia di Aristofane in chiave contemporanea, di condanna ma con delle soluzioni e un deus ex machina giunto per salvare tutto e per salvarci.

Ci puoi svelare chi sarà il Salvatore o l’evento salvifico in questa pièce?


La prima impressione che si ha, vedendo la commedia, è che il deus ex machina, sia il personaggio che riveste i panni dello sceneggiatore, il quale, intento a scrivere la trama della sua fiction con fare indolente e maldestro, sembra risolvere i problemi degli altri tre. Ma come spesso avviene, la salvezza arriva da sé, inaspettatamente e in tutt’altro modo, poiché l’evento salvifico si nasconde nelle molteplici varianti della vita.


Come si sta adattando il teatro ai tempi del covid, essendo un’esperienza di condivisione collettiva limitata da dispositivi di protezione personale indispensabili come le mascherine sul volto ancora necessari nei luoghi al chiuso?

 

 Il teatro ha superato periodi bui: inquisizioni, guerre, pestilenze ed ogni volta si è rigenerato, raccontando la nostra fragilità e la nostra forza.


Se potessi esprimere un desiderio come regista e come uomo di teatro quale  vorresti vedere esaudito?


   Se dovessi esprimere un desiderio, chiederei alle istituzioni di non aiutarci economicamente, ma di costruire teatri, liberarci dalla burocrazia e renderci più liberi nello svolgimento delle nostre attività. Il teatro è un’idea che rende l’uomo consapevole di vivere una magia.



Il teatro è un’ arte che ha subito secoli di crisi, ostilità, oggi l’uomo ha bisogno del teatro e perché?


  Oggi vedo un gran fermento che spinge la gente verso il teatro, forse per amicizia o per conoscenza, ma vengono e riempiono la sala e poi ci ringraziano per avergli fatto passare una serata piacevole e diversa dalle altre e noi ci stupiamo come bambini


Se dovessi scrivere una frase per invitare il pubblico  a vedere il vostro spettacolo, cosa scriveresti?


Vorrei esortare la gente a uscire di casa e andare a teatro, prometto che farà, loro, molto bene.


Non ci resta che scoprire questa storia a teatro per condividere ed emozionarci!!

Con chi viaggi


 Questa sera ho visto un road movie che mi ha veramente entusiasmato, sto parlando del nuovo film diretto da Younuts basato su Con quien viajas scritto e diretto da Martin Cuervo.

Il cast di Con chi viaggi funziona, alla guida della Mercedes c’è Lillo che offre un servizio di car sharing Roma - Gubbio a Elisa (Michela De Rossi) ma si accorge che altri tre ragazzi hanno prenotato sulla app il posto in automobile per giungere in Umbria.

In pratica quattro perfetti sconosciuti si ritrovano in viaggio insieme oddio non tutti lo sono, infatti Anna (Alessandra Mastronardi) e Michele (Fabio Rovazzi) sono stati insieme ma la loro storia è finita a causa di un tradimento.
Il viaggio ha tinte noir e impreviste, cosa che riesce benissimo a Lillo, apprezzato in spettacoli teatrali surreali e anche spaventosi.
Mi è piaciuta molto anche Michela De Rossi.
Che bella visione su Sky questa sera ma non vi preoccupate, potrete vederla anche su Prime video e il film merita di essere visto.  

La ragazza di Stillwater


 Ho finalmente visto su Sky in prima visione La ragazza di Stillwater e ho trovato sia il cast che il regista estremamente impegnati nell’essere così vicini alla realtà, ispirandosi liberamente al delitto di Perugia, eppure così lontani da quella storia.
Matt Damon è Bill, un operaio dell’industria petrolifera in Oklahoma, vedovo con una figlia Allison (Abigail Breslin) che lascia l’America per salvarla. È imprigionata nel carcere di Marsiglia dopo che è stato trovato nel suo appartamento il corpo senza vita dell’amata Lina con la quale conviveva.
Nel territorio marsigliese Bill trova una realtà totalmente diversa da quella a cui era abituato, conosce Virginie una donna single  con una figlia deliziosa di nome Maya, che lo aiutano con la comprensione della lingua francese e lo accolgono nella loro casa, come accade in Francia.
Bill è disposto a tutto, nonostante le difficoltà incontrate nei mesi di permanenza, dove riesce a integrarsi e a lavorare, per portare  a termine la sua missione di salvare la figlia da una condanna probabilmente ingiusta.
È un viaggio sia reale che psicologico di crescita e redenzione dove niente sarà più come prima.
Tom McCarthy ha diretto un cast integrato, dove attrici francesi come la bravissima Camille Cottin hanno interagito con l’americano Matt Damon sempre all’altezza dei ruoli che interpreta e per esserlo anche questa volta, ha studiato i comportamenti degli operai nell’ industria petrolifera dell’Oklahoma. 
 

È un film molto interessante in programmazione su Sky. 

Un eroe A hero


 L’attore e tennista iraniano Amir Jadidi incanta e commuove nel film Un eroe di Asghar Farhadi, che agli Oscar 2022 ha rappresentato  l’Iran, accanto a È solo la mano di Dio (Italia), La persona peggiore del mondo La persona peggiore del mondo la recensione (Norvegia) e Titane (Francia).
Presentato in concorso al 74simo Festival di Cannes, vince il Grand Prix Speciale della Giuria.

Il regista ambienta la vicenda a Shiraz, città antica, una capitale piena di fascino e storia dove un uomo gentile e per bene come Rahim, è detenuto per motivi finanziari e basterebbe che il suo creditore l’ex cognato, firmasse per scagionarlo consentendogli di lavorare per saldare il suo debito.

È separato, ha un figlio balbuziente ed è abile come calligrafo e pittore.

Nei giorni di permesso, torna nella casa della sorella e vive con lei e il cognato, il figlio e i nipoti che sono affettuosi e amabili. 

L’unica colpa di Rahim è di aver chiesto un prestito per mettersi in proprio.

Il suo cuore ama nuovamente e il suo amore è rivolto a Farkhondeh, una donna paziente e innamoratissima che trova una borsa piena di monete d’oro, sperando il suo compagno possa saldare il debito.

Dopo un momento di esitazione, Rahim decide di riconsegnare la borsa al proprietario, diventando eroe per un giorno, invitato persino in tv a raccontare la sua storia, dove però non gli è consentito di usare il termine ‘usura’. Basterà dire che si è trattato di un prestito.

Un’associazione raccoglie i soldi per aiutarlo a saldare il suo debito ma sarà il creditore a disorientare tutti e i video pubblicati contro di lui in un Paese come il nostro dove i social sono onnipresenti, condizionando e rovinando la vita delle persone.

Rahim è un detenuto modello, prende parte a tutti i corsi di formazione e agli eventi culturali organizzati dall’istituto in cui si trova, ma la collettività  si rifiuta di credergli, dubitando su tutto e condannandolo a tornare  in carcere.

È un film molto complesso dove il regista ci mostra le contraddizioni, gli usi e i costumi della società  persiana e le sue bellezze come la Tomba di Serse, il luogo in cui lavora il cognato del nostro eroe e il ricordo della Battaglia delle Termopili è inevitabile col bellissimo 300 ispirato a tale fatto storico che vide scontrarsi Serse contro Leonida.

Il film in prima visione su Sky è da vedere assolutamente.

La donna per me


 L’aspetto straordinario del film appena visto su Sky è uno: la riscoperta del valore della quotidianità, un bene prezioso quanto temuto da un giovane in procinto di sposarsi.

Andrea dopo essere stato fidanzato per sette anni con Laura, durante l’addio al celibato con gli amici di sempre, desidera essere un altro e vivere una vita più emozionante di quella che si prospetta dopo il suo imminente matrimonio.

Il sogno per magia si avvera, così ogni mattina si trova a vivere lo stesso giorno ma con un’identità, in una casa e con una ragazza differente.

Eppure in ogni identità e in ogni giorno, Andrea cerca Laura che le manca.

La commedia romantica diretta da Marco Martani, sceneggiatore di film come Ex, Maschi contro femmine, La mafia uccide solo d’estate ecc. è un ottimo  esempio di esaltazione del ‘per sempre’ temuto eppure il reale fine di ogni esistenza felice.

Ottima prova per il giovane attore pescarese Andrea Arcangeli, apprezzato in Domani è un altro giorno, capace di esprimere l’incanto e la magia dell’amore.

Bel debutto per Francesco Gabbani che con il suo La mira, impreziosisce un film davvero interessante.

Brava Alessandra Mastronardi nei panni di Laura, la donna ideale e gli amici di Andrea da Stefano Fresi a Eduardo Scarpetta fresco di David a Cristiano Caccamo che apprezzai molto in Puoi baciare lo sposo.

Consigliato per sognare un po’.

Solo per passione Letizia Battaglia


Solo per passione, Letizia Battaglia è una miniserie in due puntate dedicata alla celebre fotografa e fotoreporter palermitana, recentemente scomparsa. La fiction Rai racconta la vita della donna, sempre in prima linea per raccontare la mafia e le ingiustizie e va in onda domenica 22 e lunedì 23 maggio.


Ho visto su Raiplay entrambe le puntate, dove il regista Roberto Andò, ripercorre la storia dell’Italia che rivive attraverso gli scatti di una donna, di una protagonista e di una testimone di quegli anni.
La comunicazione è anche e soprattutto immagine nitida degli eventi e dei fatti e dei morti ammazzati che Letizia immortalò e che Isabella Ragonese magistralmente interpreta con gli occhi spesso pieni di lacrime e di un dolore indicibile ma certa che il suo lavoro avrebbe cambiato le cose.
Accanto alla Ragonese recitano attori straordinari come Paolo Briguglia nei panni di Franco, il solo marito e padre delle tre figlie di Letizia e Peppino Mazzotta in quelli del giudice Giovanni Falcone (in foto) che proprio oggi, ormai trent’anni fa ci ha lasciato.
Eleonora De Luca (Le sorelle Macaluso, L’ora legale) è la giovane Letizia che dopo la fuitina a soli 16 anni, sposa Franco Stagnitta, che lascerà perché non si sente felice.
Letizia avrà giovani amori dopo il marito e validi collaboratori come Santi Caleca (Enrico Inserra) che la avvicinerà alla fotografia e Franco Zecchin (Federico Brugnone) con cui lavorerà e vivrà per tanti anni.
Il regista immortala gli intenti, il duro e costante impegno di una donna in mezzo agli uomini.
Il film è un racconto lucido e doloroso a tratti insopportabile dell’Italia e di alcuni tra i migliori italiani che hanno fatto il possibile per far trionfare la giustizia.
C’è anche la vera Letizia Battaglia nei panni di se stessa che si congeda da questo mondo lasciando un’eredità immensa: le sue fotografie.

L’ultimo libro (Best sellers)


Harris Shaw “Cristo aveva dei followers, non è finita bene per lui”.

Chi è Harris? 

È uno scrittore che odia il mondo, odia tutto e tutti tranne sua moglie alla quale ancora si rivolge anche se non c’è più.

Harris è l’autore che con Autunno atomico ha reso famosa la casa editrice che lo ha pubblicato e Lucy, la figlia dell’editore ormai malato, tenta di rilanciarla e come? Cercando quell’autore la cui pubblicazione dell’unico libro, ha reso quella del padre, la giornata più bella della sua vita.

Dopo il rifiuto iniziale, Harris esce dalla casa nella quale è praticamente seppellito, l’unica cosa a tenerlo vivo, oltre al ricordo è la scrittura.

Il futuro a luci rosse è pronto ma sarà necessario un tour promozionale e la location ideale sarà il bar, a partire da quello in cui il suo unico editore lo conobbe.

Michael Caine è Harris, ha 88 anni, è bevitore ed eccessivo che regala nelle pagine del suo libro perle di saggezza e riflessioni davvero commoventi che non sarà lui a leggere ma i lettori presenti alle presentazioni, tutti molto giovani.

I contrasti tra Harris e Lucy (Audrey Plaza) si trasformeranno in amore e Lina Roessler, la regista, ci regalerà un bel finale che renderà questa dramedy on the road davvero indimenticabile.

Una splendida prima visione su Sky ❤️ e pare che questo non sia il suo ultimo film per Caine alla soglia dei 90 anni!

Il castello di vetro


 Rex “Non abbiamo costruito il castello di vetro”

Jeannette “No, ma è stato bello progettarlo!”.

Sono due delle frasi più emblematiche del film in programmazione su Sky, tratto dal best seller della giornalista Jeannette Walls, incentrato sulla figura del padre, l’uomo più sognatore del mondo che senza mezzi e possibilità, progetta un vero e proprio castello interamente in vetro per la sua amata famiglia alla quale non riesce a garantire una casa stabile e dignitosa o i pasti quotidiani e un’istruzione adeguata ma una vita itinerante, promettendo loro di “trovare il posto perfetto e lì costruiremo il castello”.

Rex è un alcolizzato eppure insegna ai figli l’amore per la natura, le leggi che governano il mondo e a diventare persone meravigliose come lui non ha saputo essere inseguito dai suoi demoni interiori probabilmente per via di una carenza affettiva molto forte cresciuto con una mamma insensibile e crudele.

La figura di Rex nel film diretto da Destin Daniel Cretton, è magistralmente interpretata da Woody Harrelson, intenso e struggente come soltanto lui sa essere e che trovo sottovalutato, come questo film che merita di essere visto e rivisto per la valanga di emozioni che porta con se.

Molto brava anche Brie Larson nei panni della Jeannette adulta e Naomy Watts in quelli di Rose Mary, la moglie di Rex e la mamma di tre ragazzi meravigliosi con cui vive la vita con coraggio all’insegna dell’avventura e della sua arte. 

“I ricchi di città vivono in case stupende, ma l'aria è così inquinata che non vedono nemmeno le stelle.” Woody Harrelson - Rex.

Alice


 Questa sera ho scelto un film in lingua originale su Prime video e ho visto la pellicola francese diretta da Josephine Mackerras intitolata “Alice”.

È la storia di una moglie e madre giovane e bella abbandonata da un giorno all’altro da suo marito Francois che ha ipotecato la casa per spendere i suoi soldi con le escort. 

L’amara scoperta di Alice, la sconvolge e le spezza il cuore e dopo aver verificato i debiti in banca e il rischio imminente di perdere tutto, sceglie a malincuore di entrare in un giro di prostituzione per poter riavere la casa.

Il marito tornerà dalla sua famiglia ma troverà una donna diversa che vuole iniziare una nuova vita e che ha imparato a conoscere se stessa e le sue priorità.

È molto bella l’amicizia tra Alice e una ragazza che la aiuta a salvare la casa diventando per un breve periodo, una escort proprio come lei.

Nonostante l’argomento delicato, il tema è trattato con sobrietà e garbo.

Il cast è straordinario da Emilie Piponnier, a Martin Swabey a Chloe Boreham.

Anche il linguaggio è adeguato e la storia è molto attuale e fa riflettere sulla natura dell’amore, sul rapporto di coppia e sulle amicizie nate nei momenti peggiori della vita. 

È un film che consiglio e che potrete vedere con i sottotitoli se non conoscete il francese.


Ce soir j'ai choisi un film en langue originale sur Prime vidéo et j'ai vu le film français réalisé par Joséphine Mackerras intitulé "Alice".

C'est l'histoire d'une jeune et belle épouse et mère abandonnée du jour au lendemain par son mari François qui a hypothéqué sa maison pour dépenser son argent en escortes.

L'amère découverte d'Alice la bouleverse et lui brise le cœur et après avoir vérifié ses dettes à la banque et le risque imminent de tout perdre, elle choisit à contrecœur d'entrer dans un réseau de prostitution afin de récupérer sa maison.

Le mari retournera dans sa famille mais trouvera une femme différente qui veut commencer une nouvelle vie et qui a appris à se connaître et à connaître ses priorités.

L'amitié entre Alice et une fille qui l'aide à sauver la maison en devenant, pour un court instant, une escorte comme elle est très belle.

Malgré le sujet délicat, le sujet est traité avec sobriété et grâce.

Le casting est extraordinaire d'Emilie Piponnier, à Martin Swabey en passant par Chloe Boreham.

Le langage est également adéquat et l'histoire est très actuelle et nous fait réfléchir sur la nature de l'amour, sur la relation de couple et sur les amitiés nées dans les pires moments de la vie.

C'est un film que je recommande et que vous pouvez voir avec des sous-titres si vous ne connaissez pas le français.


PennadorodiTania CroceDesign byIole