The Twisted Tale of Amanda Knox/The Murder of Meredith




Grace Van Patten, veste i panni di Amanda Knox nella miniserie The Twisted of Amanda Knox, tratta dal suo libro biografico che ha gettato nuova luce sulla figura della giovane studentessa americana venuta a Perugia per terminare i suoi studi. 
Dal terzo anno di college, avrebbe studiato in Italia e una volta ricevuta l'approvazione dei genitori, è partita alla volta del Belpaese, piena di gioia, sorpresa ed entusiasmo.

Laura, Filomena e Meredith sono le sue giovani coinquiline in Via della Pergola. 
Meredith e Amanda sono inseparabili.
Come lei stessa afferma in questa ricostruzione davvero elettrizzante e magnifica, non avrebbe mai neanche sognato di essere dichiarata ingiustamente colpevole e per questo arrestata il 6 novembre 2007 per l'omicidio dell'amica Meredith, che avrebbe finito con il trasformarla in un mostro agli occhi della stampa, dell'opinione pubblica e di un pubblico ministero apparentemente spietato come Giuliano Mignini (Francesco Acquaroli). Patrick Lumumba è il terzo arrestato, perché il suo nome lo aveva fatto Amanda in un momento di stress e smarrimento. Dopo cinque giorno dall'omicidio, ci sono tre persone sospettate e arrestate. Omicidio volontario e violenza sessuale. Chi poteva aver commesso un atto tanto orribile?
Nel primo episodio è mostrata la notte dell'omicidio, quella nella quale Amanda era nella casa del suo giovane fidanzatino Raffaele Sollecito, che aveva lasciato di mattina per prepararsi a casa sua, prima di partire per un divertente week end a Gubbio a caccia di tartufi e di divertimento.
Quella mattina, trova la porta della casa condivisa con le inquiline deserta e spalancata e mentre è in bagno a fare la doccia, s' accorge di gocce di sangue sparse sul tappetto e sui sanitari.
Così prova a chiamare le coinquiline a partire da Meredith senza accorgersi che la porta della sua camera è chiusa a chiave e dentro c'è il suo corpo senza vita.
Torna nella casa con Raffaele e nel giro di poco, prima si accorge del vetro della finestra rotta e poi viene scoperta la tragedia che si è consumata nella notte, la cui vittima è la povera e sfortunata Meredith.

E' innegabile che i media italiani e quelli britannici da cui la famiglia di Meredith apprese la tragica notizia, abbiano giocato un ruolo fondamentale nella creazione di un profilo veramente mostruoso e negativo della giovane ventenne, mostrando un lato perverso, folle, inadeguato, diabolico e pericoloso. Quella mattina, viene notato un atteggiamento ritenuto strano da parte di Amanda e Raffaele, ossia il fatto che loro due si baciassero mentre gli altri entravano nella casa dove si era consumato l'atroce delitto. 
Tutto questo ha messo in bilico l'attendibilità della testimonianza di Amanda e l'assenza di prove, è diventata la prova stessa della sua colpevolezza agli occhi del procuratore che l'ha giudicata, condannandola a scontare anni di carcere immeritatamente lontana dagli affetti familiari e dalla sua spensierata vita.
In quest'entusiasmante storytelling, si assiste a un crescendo di fatti, interrogatori, disperazione e abisso. 
Determinante è la vicinanza della famiglia di Amanda,  Edda (Sharon Horgan) la madre è onnipresente, così come il compagno della madre e il padre Curt, il prete che la sostiene nei lunghi anni in carcere passati a scontare un crimine di cui non aveva alcuna colpa e il sostengo di Raffaele (Giuseppe De Domenico), in carcere al suo fianco è essenziale.

Anche se il DNA sul corpo della vittima è quello di Rudy Guede, come raccontano i testimoni nel documentario The Murder of Meredith, si spera di giungere al o ai colpevoli.
Knox, Sollecito e Guede erano i tre indagati.
 Guede, dopo il rito abbreviato, fu condannato all'ergastolo.
Eppure restava Amanda quella a cui venivano riservate le principali attenzioni o meglio, il totale disprezzo.
La corte d'Appello però scagiona Knox e Sollecito. 
Si cerca ancora la verità.
Un processo mediatico in cui i due fidanzati Raffaele e Amanda, vengono assolti dopo più di otto anni di drammatica attesa della libertà.
Avete visto la miniserie e il documentario? 
li ho recuperati entrambi su Disney+, se vi fa piacere, lasciatemi i vostri commenti!! Non vedo l'ora di leggerli!

Giustizia non era fatta ma solo in parte, soprattutto per la famiglia di Meredith.
Mignini non se ne da pace, per via della pressione mediatica che ha condizionato i magistrati stessi.

"Esistono le indagini imperfette".
Questo documentario sulla tragica scomparsa di una giovanissima ragazza chiamata Meredith Kercher, è anche un modo per ricordare la sua solarità e la gioia di vivere della studentessa che è rimasta impressa sia in chi l'ha conosciuta che nei cuori dei familiari che l'hanno tanto amata.
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