Appunti di Viaggio di e con Lina Sastri al Teatro Brancaccio

25 ottobre 2014 
Sembra l'attrice di una pellicola in bianco e nero, avvolta da una luce tutta sua, scintillante eppure piena di ombre, come i ricordi proiettati alle sue spalle, sono pezzi nostalgici e indimenticabili della sua esistenza piena d'incontri fortuiti e fortunati; Indossa una veste scura e i suoi fianchi ondeggiano come il mare al quale deve il suo animo poetico, un cuore da bambina in un corpo da donna vissuta per l'arte: Lina Sastri, giunge a Roma da Napoli, con amore. Attraverso le vicende della sua esistenza, che racconta attingendo al serbatoio della memoria, spiega al pubblico romano, il senso del teatro e i grandi scrittori da lei interpretati come Pirandello o Goldoni, grazie all'incontro con Patroni Griffi. Il pubblico è assorto, silenzioso e rapito dalle sue parole, soprattutto quando narra della tragica fine di Masaniello, rappresentando il grido di dolore della moglie Bernardina, dopo che il corpo del pescivendolo rivoluzionario è senza vita e senza testa, colpito a tradimento nella Chiesa del Carmine, con dei colpi d'archibugio dai sicari del Viceré spagnolo. L'attrice racconta questo episodio, con immenso pathos e coinvolgimento perché è giovanissima quando debutta con il "Masaniello" di Armando Pugliese, lo spettacolo di strada con l'inno alla Madonna Nera del Carmine da lei cantato e scritto da Roberto De Simone. Qualche anno prima, alla figura del pescivendolo rivoluzionario del '600, è stato dedicato il dramma storico "Tommaso d'Amalfi", scritto da Eduardo De Filippo e interpretato da Domenico Modugno nel 1963; Il valore delle lezioni di teatro ricevute dal grande drammaturgo napoletano, la Sastri sente di averle comprese solo adesso nell'età matura. Anche con Eduardo il grande, come ama definirlo, l'incontro è avvenuto grazie al fato e pur avendo lavorato per poco tempo con lui all'inizio come comparsa poi in "Natale in casa Cupiello", la parte in "Filumena Marturano" giungerà quando Eduardo non c'è più e a dirigerla sarà il figlio Luca De Filippo; Trova indimenticabile il modo in cui Eduardo leggeva con gli attori il copione per intero prima d'iniziare le prove e il suo rigore, misto alla sensibilità. Dal teatro al cinema il passo è breve, infatti grandi registi come Nanny Loi o Nanni Moretti, la scelgono per i loro film. Vince numerosi premi e diventa famosa. Poi c'è la musica, che fa da colonna sonora alla sua esistenza, sarà stato il canto udito dalla soave voce della madre, che idealmente la accompagna in tutto lo spettacolo. I classici della canzone napoletana che da giovane disdegna, sceglie di portarli in tutto il mondo attraverso i suoi concerti, componendo pezzi nuovi e poetici ispirata dal suo mare.
Napul'è... Lina Sastri, l'attrice che ha portato nell'unica data romana, tutti i colori e gli odori della sua città, i classici della canzone napoletana come "Reginella" e i momenti felici della sua carriera, accompagnata dalla sua magnifica orchestra.


Teatro Brancaccio
24 ottobre ore 21

 Ufficio stampa Teatro Brancaccio
Silvia Signorelli ufficiostampasignorelli@gmail.com
ufficio stampa Lina Sastri Nicola Conticello nicola.conticello@yahoo.it

di Tania Croce






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