Ho fatto il conto alla rovescia in attesa dell'anteprima di Esterno notte su Raiplay e oggi è giunto il giorno delle emozioni.
Esterno notte l'anteprima su Raiplay
Ho fatto il conto alla rovescia in attesa dell'anteprima di Esterno notte su Raiplay e oggi è giunto il giorno delle emozioni.
Gli Stati Uniti contro Billie Holiday
"Quell'amore che tu provi non sarà mai ricambiato"
Vive per soli 44 anni ma lascia il segno.
La sua voce, la sua storia toccante, s'imprime nella mente e nel cuore di chi guarda questo film diretto da Lee Daniels sulla cantante afroamericana divenuta una star del jazz e nel mirino per tutta la sua breve esistenza per aver cantato Strange fruit, un brano sovversivo contro il linciaggio; è la storia di una vera e propria persecuzione dell'artista che donò la sua voce al mondo, il suo canto dolce e malinconico, nonostante fosse tormentata a causa della sua etnia, per cui le era vietato di cantare in mezzo ai bianchi nei club senza licenza o autorizzazione.
Andra Day nei panni di Billie Holiday conquista un Golden Globe.
Molto toccante è la sua storia tumultuosa con l'agente federale Jimmy Fletcher che prima la fa arrestare e che poi si innamora della donna così affascinante per cui si pentirà per tutta la vita di aver collaborato con gli agenti della narcotici che l'hanno arrestata persino in punto di morte.
L'infanzia dolorosissima, lo stupro subito a soli 11 anni, la prostituzione sulla scia dell'attività svolta dalla mamma anaffettiva, fanno crescere la giovane e talentuosa cantante in un clima precario e di estremo bisogno affettivo che colma con l'assunzione di droga e alcol.
Sarà al tempo stesso la sua anestesia e la sua fine sia l'abuso di alcol che di droga.
Lo sarà per tutta la sua vita e ne decreterà il tragico epilogo.
E questa persecuzione è raccontata con l'apporto d'immagini di repertorio sapientemente inserite come strumento utile per comprendere l'esistenza straziante di Billie.
Un film dall'8 novembre in prima visione su Sky e che consiglio.
Il mammone
Il peggior lavoro della mia vita
Questa splendida commedia francese del 2021 in prima visione su Sky questa sera, è diretta da Thomas Gilou ed è ambientata in una casa di riposo apparentemente idilliaca dove un gruppo di anziani malati e senza figli, sono costretti a restare chiusi senza poter uscire mai. Non ricevono visite da parenti, sono soli fino a quando giunge Milann (Kev Adams), un ragazzo che deve lavorare 300 ore nella comunità per evitare la prigione.
È una splendida storia dove degli anziani soli e dimenticati, offrono utili lezioni di vita a un ragazzo orfano e di buoni sentimenti.
Nella casa di riposo c’è un ex pugile malato di cuore: Lino Vartan, che insegnerà al ragazzo a difendersi impartendogli lezioni di pugilato.
Vartan è il sempre bravo e intenso Gerard Depardieu che compie un altro gesto davvero generoso nei confronti di Milann prima di andarsene.
Milann si lega con alcuni degli anziani di cui si prende cura ogni giorno e vuole regalare loro la libertà.
Ci sarà sul finale una casa dove potranno vivere in armonia gli anziani e un gruppo di orfani per aiutarsi l’un l’altro.
In un film incentrato su tematiche sociali come questo, vincono i buoni sentimenti.
Non mi stupisco che mi abbia emozionato tanto il cinema francese anche stavolta.
Ne suggerisco la visione.
Il sesso degli angeli
Torna Leonardo Pieraccioni con il suo nuovo film Il sesso degli angeli, una favola dolce amara dove indossa i panni di Don Simone, un parroco fiorentino che riceve in eredità dallo zio Waldemaro, un'attività commerciale in Svizzera.
La notizia solleva il parroco, la cui chiesa ha subito diversi danni a causa d'infiltrazioni d'acqua.
Così inizia un viaggio in automobile, accompagnato da Giacinto, il sacrestano di fiducia di Don Simone, da Firenze a Lugano per scoprire che tipo di attività gli abbia lasciato suo zio.
Nell'elegante stabile svizzero, Don Simone e Giacinto vengono accolti cortesemente da Lena, che gestisce una casa d'appuntamenti estremamente elegante e nella quale lavorano delle bellissime ragazze che si prostituiscono.
Questo sbalordisce e sconcerta i due italiani all'estero.
Al termine della settimana concessa dal testamento, Don Simone rivela di essere un prete e decide di tornare nella sua chiesa a Firenze, scegliendo di abbandonare l'eredità.
Ma per via di un cavillo burocratico, scopre che l'edificio dove prima si trovava una scuola materna, non ha mai cambiato destinazione d'uso, così Don Simone, non solo decide di tenere l'eredità ma di trasformare la casa d'appuntamenti in un asilo privato.
Con i proventi del nuovo businnes finanzia opere benefiche in Africa.
Lo zio Waldemaro è interpretato da un sorprendente Massimo Ceccherini, maturo, sobrio e perfettamente a suo agio nella parte dell'anima ormai 'putrefatta' come spesso dice al nipote e che compare per far cambiare rotta al sacerdote, ma sarà un'impresa ardua.
Pieraccioni risorge dalle sue ceneri, riconquistando quella freschezza che lo caratterizza e nel film si barcamena tra riflessioni e battute illuminate dal suo animo che sa essere poetico.
Tra l'essere e l'apparire, vince l'essere nel mondo ideale di Pieraccioni e forte è l'attenzione e l'amore per i bambini che ispira pensieri nobili e spirituali in un contesto tutt'altro che puro.
Tra le tentazioni delle ragazze e gli inviti dall'aldilà di Waldemaro, sfila una carrellata di bei personaggi da Giacinto, il bravo Marcello Fonte a Lena, la stupenda Sabrina Ferilli.
C'è anche Vincenzo Salemme nei panni di Antonello, il cugino napoletano del prete che non riceverà l'eredità a lui destinata.
Il film diverte e parla al cuore ed è da questa sera in prima visione su Sky.
Consigliato per tornarsi a emozionare coi film di Leonardo!
Belfast
Belfast è un film del 2021 scritto e diretto da Kenneth Branagh da questa sera in prima visione su Sky cinema.
La pellicola semi-autobiografica, in bianco e nero, narra l'infanzia del regista Branagh, interpretato da Jude Hill, nella città di Belfast con sottofondo il conflitto nordirlandese.
Ai premi Oscar 2022 il film ha vinto l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale.
Il bianco e nero è il colore dei ricordi di un bambino curioso che scopre il mondo del cinema attraverso film sensazionali e il mondo del teatro con il Canto di Natale di Dickens.
L'amore dei nonni e dei suoi genitori è turbato dalla rivolta dei protestanti che si scagliano sulle case e i terreni dei cattolici che vivono nella strada di Buddy. Il conflitto nordirlandese esplode sotto gli occhi belli e disincantanti che ne rimane travolto.
Il piccolo si sente protetto e confortato dai nonni, finché l'adorabile nonno lascia questo mondo e rimane la splendida nonna che vedrà partire la sia bella famiglia verso un Paese pieno di opportunità e un futuro migliore.
La fotografia suggestiva del film e dei personaggi affacciati alle finestre di appartamenti come fosse un plastico a tratti immobile, altri tumultuoso, è quasi la fotografia di un ricordo che la memoria conserva.
Candida sconfigge il bullismo in "Bene ma non benissimo" - L'intervista a Francesca Giordano
Bene ma non benissimo su Amazon Prime
Bla Bla Baby
Non servirà tuffarsi nel Tevere per acquisire superpoteri (Lo chiamavano Jeeg Robot), basterà semplicemente mangiare omogeneizzati in un asilo.
Il superpotere dell'omogeneizzato infatti, s'insinua nella mente di Luca, un bel quarantenne che si ritrova a fare il bidello in un asilo dove sono custoditi i figli dei dipendenti della Greenlight che non avranno più segreti per lui e il dialogo diventerà il trait d'union tra i neonati e Luca che dopo aver mangiato l'omogeneizzato di platessa contaminato, riuscirà ad accedere al codice linguistico dei bebè.
Luca è un uomo solo che vive con il geniale scienziato Ivano e che presto sarà suo complice oltre ad essere un amico fidato.
Il film diretto da Fausto Brizzi e con un impeccabile Alessandro Preziosi nei panni di Luca, contiene messaggi pedagogici ed educativi molto importanti.
E' indispensabile riuscire a comprendere i bambini e il compito spetta soprattutto ai genitori.
Ho apprezzato oltre a Preziosi anche Massimo De Lorenzo lo scienziato e le due colleghe di Luca: Celeste e Doriana, rispettivamente Maria Di Biase e Chiara Noschese.
Bravi anche Nicolas Vaporidis (Herbert), Cristiano Caccamo, Fabrizio Nardi e Nico Di Rienzo noti come Pablo e Pedro.
Il film in programmazione su Sky è molto grazioso e consigliato.
L’ombra del giorno
Lo spettro della prima guerra mondiale e la tangibile drammaticità della seconda guerra e dell’alleanza tra Mussolini ed Hitler, sconcerta le vite dei protagonisti de L’ombra del giorno, un racconto spietato e a tratti persino romantico dell’uomo impotente e sopraffatto dal destino, un destino che lo vuole prima carnefice poi vittima della storia che si sta consumando fuori e che sembra non sfiorare il ristorante che dirige con sapienza e coraggio.
Quest’uomo è Luciano, uomo di guerra e d’amore, fascista un tempo ma dal cuore tenero al punto da innamorarsi di Anna, la ragazza che lavora nel suo ristorante.
Lei è bella, abile, ha intelligenza e carattere e serba un segreto.
Giuseppe Piccioni sceneggia e dirige un bel cast a partire da Riccardo Scamarcio di cui quasi non si ricorda il passato di ‘belloccio’ e che ora colpisce per l’intensità della sua performance davvero impeccabile.
Accanto a lui spicca la bella e brava Benedetta Porcaroli e il compianto e meraviglioso Antonio Salines, il professore anziano frequentatore del ristorante, cordiale e inoffensivo e che ama dire quel che pensa, avendo gli anni per poterselo permettere e che sa commuovere e restare impresso in quella che è stata la sua ultima apparizione e a cui il film è dedicato.
Al ristorante in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno, si svolgono quasi tutte le scene del film dove non posso dimenticare di citare Lino Musella nei panni di Osvaldo e Vincenzo Nemolato in quelli del cuoco Giovanni.
Il film apprezzato su Sky cinema questa sera, è da vedere!
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