Per chi non avesse visto questa sera in prima visione “Mostruosamente Villaggio”, diretto da Valeria Parisi e co-sceneggiato da Elisabetta Villaggio, suggerisco di recuperarlo su Raiplay.
Mostruosamente Villaggio
Un altro ferragosto
Sarà l'ultima estate per Sandro Molino (uno splendido Silvio Orlando), il capostipite di una famiglia appartenente a quel proletariato sopravvissuto al nazionalismo risorto dalle ceneri di un passato non troppo lontano e che si esprime in modo plateale e spudorato attraverso gli eredi dell'altra famiglia quella dei Mazzalupi, che ha trasformato di nuovo l'isola di Ventotene in una terra di confine, di esuli, di guerre mai veramente concluse. Anche loro sono tornati sull'isola ad agosto per celebrare le nozze di Sabrina (Anna Ferraioli Ravel), la figlia del compianto Ruggero Mazzalupi (Ennio Fantastichini) che è divenuta un'influencer di spicco e che sta per sposarsi con Cesare (Vinicio Marchioni), un uomo senza scrupoli e valori, che invita alle nozze anche l'ex moglie (Emanuela Fanelli) e il figlio. L’isola è messa a soqquadro dai Mazzalupi che se ne impossessano letteralmente per montare altari e allestire una enorme sala da cocktail a cielo aperto che contenga la stampa e la marea degli invitati all’evento.
E' tutto pronto per il matrimonio da favola di Sabrina che da ragazzina scoprì l'amore attraverso Ivan (Emiliano Bianchi) proprio su quest'isola 27 anni fa e che fu interpretata da Vanessa Marini, che rivediamo in qualche momento quando si torna al passato, inevitabilmente.
Altiero Molino (Andrea Carpenzano), un ricco imprenditore digitale sposato con un modello americano, ha voluto fortemente regalare quest'ultima vacanza a suo padre, nei luoghi dove intellettuali di sinistra costantemente citati dal padre come Altiero Spinelli, Eugenio Colorni, Ursula Hirschmann e Sandro Pertini, vissero come confinati politici, tentando di ristabilire un rapporto di fiducia e d' affetto con il padre ormai smarrito a causa di problemi di tipo cognitivo che lo allontanano dalla realtà.
Ruggero Mazzalupi (Ennio Fantastichini) e Marcello (Piero Natoli) sono assenti eppure costantemente presenti attraverso i ricordi del passato, le loro foto conservate gelosamente dalla vedova Luciana Mazzalupi, la straordinaria Paola Tiziana Cruciani e attraverso alcune scene di "Ferie d'agosto", che commuovono.
Anche Marisa (Sabrina Ferilli), la sorella di Luciana, ricorda il marito che non c'è più, anche se tenta di rifarsi una vita visto che è ancora bella e vitale con l'ingegnere Pierluigi Nardi Masciulli (Christian De Sica).
Cecilia (Laura Morante), osserva il decadimento del marito verso cui si è sempre sentita inferiore anche adesso ma lo ama sempre e comunque e non è pronta a separarsi dall'uomo malato e pronto per l'ultimo e definitivo viaggio.
Si affollano ricordi, memoria e il fragore di un presente avvilente dove sprofondano speranze, certezze e annega l'amore perduto di Luciana per il suo Ruggero, l'amore sognato di Sabrina, sposata infelicemente come previsto dall'amorevole zia Marisa e che rivede solo per qualche minuto Ivan, colui che fu il suo primo e disperato ragazzo.
Tra idealisti e adorabili romantici come Roberto, lo splendido Gigio Alberti, donne schifate dalla vita che mostrano come sa fare molto bene Emanuela Fanelli il disprezzo verso il genere umano che si è autodistrutto, la rassegnazione delle guardie dell'isola interpretate ancora una volta da Rocco Papaleo e Raffaele Vannoli, le hit estive e i canti di un passato che non potrà più tornare, si assiste ad un ultimo più che ad un altro ferragosto. attraverso il definitivo saluto alla vita terrena di Sandro Molino, pronto a consegnarsi a quegli ideali e ai personaggi che hanno affollato la sua mente e motivato il suo impegno giornalistico prima sull'Unità e poi sul web.
E' un film meraviglioso, non solo un sequel di "Ferie d'agosto", è lo specchio dei nostri tempi e attraverso queste due famiglie ritroviamo i nostri pregi, i limiti, la disperazione, la rassegnazione, la faccia più autentica di un'umanità alla deriva.
Paolo Virzì ha fatto centro, un’altra volta, ha fatto anche meglio stavolta con l’aiuto di Francesco Bruni per la sceneggiatura.
Il film è da vedere con tutto il cuore al cinema!
Supersex 1 stagione
Cosa mi ha spinto a vedere questa serie sulla vita pubblica e privata di Rocco Tano, conosciuto da tutti come Rocco Siffredi?
Non certo le migliaia di film che ha interpretato, diretto e prodotto e che non ho mai visto, ma la tenerezza e quel turbamento nel suo sguardo, per cui ho sempre pensato ci fosse un mondo nascosto e inesplorato dietro quell'icona del porno. E in questa serie oltre al culto del corpo, ho trovato quel che cercavo di cogliere: l'anima di Rocco.
Chi è Rocco Tano? è un bambino di provincia, precisamente di Ortona, che vive nelle case popolari con i fratelli e i genitori, inutile dire nella miseria più totale eppure sognando ad occhi aperti come tutti i bambini.
La mamma Carmela lo vuole prete, il piccolo Rocco interpretato da un angelico bambino a cui capita di sfogliare la rivista per adulti Supersex, che darà il nome alla serie, segue in tutto e per tutto il fratello Tommaso che sarà la sua luce guida e con cui andrà a Parigi a 18 anni per fare il cameriere nel suo ristorante.
La voce fuori campo dell'adulto Rocco, concorre a creare un affresco dalle tinte drammatiche e così realistiche della vita di colui che diventerà il pornoattore italiano più famoso al mondo, che parte dall'Abruzzo alla scoperta del mondo, di se stesso e del suo superpotere.
Alessandro Borghi nei panni di Siffredi, in omaggio al Roch Siffredi interpretato dal bellissimo Alain Delon nel film Borsalino, è intenso e molto abile nel mantenere la cadenza abruzzese in tutti i sette episodi. Una cadenza che è difficile perdere, anche se si vive per tanti anni a Parigi, città dove è ambientata quasi tutta la serie oppure in America e a Budapest.
Magistrale l'interpretazione di Adriano Giannini nella parte di Tommaso, e anche bravissima Jasmine Trinca in quella di Lucia, la bellissima ragazzina abruzzese che diventerà donna tra le strade di Pigalle e l'amore senza fine verso il suo Tommaso.
Sono evocati personaggi che attraverso il porno divennero famosi come Riccardo Schicchi interpretato dal bravissimo Riccardo Nemolato e Moana Pozzi.
Tra sesso e amore c'è un abisso che in questa serie è raccontato molto bene rendendo i sette episodi toccanti fino alle lacrime.
Bisogna vedere Supersex su Netflix, assolutamente.
Io l'ho fatto e ne sono rimasta entusiasta.
In attesa della seconda stagione, ringrazio Matteo Garrone, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni per averlo diretto e Francesca Manieri per la splendida sceneggiatura.
E grazie anche agli eccezionali Borghi e Giannini!
Califano
“Califano” è il film dedicato al ventennio (‘63/‘84) in cui scoprì il suo talento e divenne prima autore poi cantautore, l’artista romano che alla sua libertà dedicò la vita intera e tutta la sua arte, il Poeta Franco Califano.
A ricostruirne le gesta è il regista Alessandro Angelini attraverso Leo Gassmann, cantante ed emozionante in questa sua prima prova d’attore.
È sorprendente l’abilità del talentuoso Leo nel mostrare l’anima di Califano, la sua sensibilità che gli ispirò i versi delle sue poesie che poi saranno splendide canzoni che scriverà per artisti come Ornella Vanoni, Mia Martini e Mina e poi per se stesso.
L’amore per la libertà che lo allontanò dalla moglie e dalla figlia frutto del suo primo e importante amore, poi da Mita Medici, il suo secondo grande amore, non lo separò mai dai suoi grandi e inseparabili amici.
Il racconto del Franco uomo senza catene, nemmeno in carcere, è intenso e accurato con bellissime immagini di repertorio, una fra tutte quella dei primi Ricchi e Poveri di cui fu il primo a credere e che produsse.
Da notare anche la scrupolosa attenzione nella scelta delle montature degli occhiali da sole che il Califfo era solito indossare e la perdita di peso che Leo ha ottenuto per somigliare al Poeta negli anni della sua gioventù.
È un film toccante che sarà possibile rivedere, per chi lo avesse perso stasera in prima visione, su Raiplay!
La visione è consigliatissima!
Bravo Leo, tuo nonno sarebbe stato anzi sarà orgoglioso di te!
Christmas & Co
Si avvicina il Natale e il nostro desiderio più grande è quello di conoscere Santa Claus.
Qualche volta i desideri si avverano ed è questo il caso in cui facciamo l'incontro più atteso, quello con Santa Claus in persona, giunto sulla Terra con le sue renne, solo per estrema necessità.
Il caso ha voluto che un elfo si sia ammalato, contagiando tutti gli altri impegnati nella preparazione dei regali di Natale.
Santa si affretta insieme alla sua Wanda, a trovare una soluzione: serve la vitamina C che Claus cerca nel mondo degli umani.
Ed è così che Santa entra in contatto con il nostro mondo da vicino, un mondo estraneo al suo concetto del donare, qui è tutto in vendita e per avere qualsiasi oggetto, vitamine comprese, occorre comprarle.
Nella fase iniziale della sua discesa sulla Terra, precisamente a Parigi, Santa viene arrestato, frainteso, deriso e incompreso.
Poi però s'imbatte in due giovani genitori che lo aiuteranno coi loro bambini a ritrovare la strada della guarigione per gli elfi da un malanno che li ha coinvolti in massa.
Alain Chabat dirige questo bellissimo film nel quale si ritaglia la parte di Santa Claus, al suo fianco Audrey Tautou la bella moglie Wanda Claus.
I giovani sposi che lo ospitano a casa, aiutandolo a procurarsi le vitamine per le migliaia di elfi malati, sono Amelie (Golshifteh Farahani) e Thomas (Pio Marmai).
I meravigliosi figli sono Maelle (Tara Lugassy) e Mathis (Simon Aouizerate).
E' suggestivo il viaggio sulla slitta di Santa Claus che sfreccia lungo i Campi Elisi illuminati per Natale, passando dentro l'Arco di Trionfo.
Un film natalizio di qualche anno fa ma che scopro su Prime video con piacere.
Visione consigliata!
Barbie
Cosi decide di fare un viaggio nel Real Word, il mondo reale, per ritrovare la perfezione perduta.
Nel mondo reale, Barbie, si sente ulteriormente smarrita e confusa, perché comprende che la vita è un continuo cambiamento e tutto ciò è ingestibile e terrificante per una bambola.
Il viaggio nel mondo perfetto di Barbie e in quello reale, è sorprendente e favoloso, in questo film ispirato alla bambola della Mattel più amata dalle bambine di tutto il mondo, dove Margot Robbie ride e piange ed emoziona immensamente nei panni di Barbie prototipo mentre il suo Ken (perché ce ne sono tanti) è interpretato da Ryan Gosling.
La regista Greta Gerwing in questo film meraviglioso racconta il dramma delle donne con leggerezza, attraverso la bambola bellissima della Mattel di cui ricostruisce la casa, il suo modo di muoversi senza alcuno sforzo, l'esigenza di libertà in un mondo rosa dove non c'è posto per la prevaricazione maschile e in cui le donne sono libere di essere se stesse e persino felici.
Eppure a contatto con il mondo reale, Ken trasforma quell'idilliaco Paese rosa, in un posto dominato dagli uomini.
Toccherà a Barbie prototipo l'arduo compito di liberare Barbieland dal patriarcato, scoprendo la bellezza della vita reale.
Ne consiglio la visione perché è pieno di significati profondi, di vita vera oltre quella sognante delle bambole create dalla Mattel.
Buon Natale da Candy Cane Lane
Elf me
Qui i bambini si trasformano in supereroi per salvare Trip, un elfo speciale catapultato sulla terra per compiere magie, creando regali fantastici e per ricucire le ferite di un cuore spezzato come quello di Elia (Federico Ielapi).
Elia è un ragazzo splendido che vive con la madre giocattolaia in un paesino di montagna dove si respira l’atmosfera natalizia, sono soli da quando il papà li ha lasciati.
Speranzoso il tenero Elia, attende il ritorno di suo padre (Giorgio Pasotti) insieme alla mamma, la graziosa Anna Foglietta che sta vendendo sempre meno giocattoli retro nel suo negozio da quando l’abilissimo giocattolaio rivale, il sensazionale Claudio Santamaria, propone giochi alla moda.
Gli effetti speciali rendono questo film davvero attraente e tutto grazie alla firma di Gabriele Mainetti che diresse Santamaria in “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Il buon Claudio che aveva pugni d’acciaio nel bellissimo film appena citato, adesso oltre al giocattolaio, veste i panni del nonno più amato da tutti i bambini del mondo, proprio Babbo Natale.
Visto su Prime dove è in prima visione dal 24 novembre, ho trovato il folletto Lillo/Trip, davvero irresistibile e credo sinceramente che “Elf me” sia un film corale con un grande cast dai più giovani con la stella nascente Linda Zampaglione ai volti noti e vere e proprie garanzie di successo come Caterina Guzzanti.
Per la storia commovente e divertente, lo trovo adatto sia per i grandi che per i bambini, anzi un vero spasso!
Ne consiglio la visione!
Napoleon solo al cinema
"Napoleon" si erge sui tumulti del popolo assetato del sangue della regina in quella che fu la più grande rivoluzione della storia moderna.
Poco importa se abbia assistito oppure no alla decapitazione di Maria Antonietta a Place de la Concorde, ciò che conta è quel che il sottotenente d'artiglieria assorbirà da quella vicenda storica: lo spirito rivoluzionario che lo condurrà da abilissimo generale dell'esercito francese a risollevare le sorti di un Paese monarchico e solo da poco libero e desideroso di risorgere.
Per rappresentare il potentissimo personaggio che volle conquistare il mondo, è stato scelto Joaquin Phoenix, che passa con disinvoltura e nonchalance da Commodo, lo spietato imperatore romano de "Il gladiatore" al sicuro e determinato imperatore corso che fece tremare la Terra il giorno della sua dipartita, come scrisse il Manzoni nella splendida ode "Il cinque maggio" a lui dedicata.
Nel biopic colossale dedicato a Napoleone Bonaparte, si assiste al frastuono dei fucili, ai rumori assordanti dei cannoni per cui lo stesso generale si copre le orecchie con le mani per non udire, alla moltitudine di soldati morti ammazzati nei campi di battaglia, per terra e per mare e persino annegati in un lago ghiacciato che sotto il peso delle bombe cede, lasciando cadere giù militari armati, colpiti e sconfitti che finiscono nell’abisso rosso sangue.
Attraverso le gesta eroiche di colui che per i francesi fu un Cesare, un re da venerare, un semi Dio, è mostrato l'orrore della guerra in ogni modo, sia dalla parte dei vincitori che da quella dei vinti.
E si sente il freddo gelido dei soldati che cadono nel lago ghiacciato oppure il calore di Napoleone che giace nel letto con l'amatissima Giuseppina.
Oltre alla guerra, nel film ha un peso notevole l'amore dell'imperatore per la donna che non potrà dargli un erede e che tuttavia amerà per sempre.
Cariche di emozione sono le epistole che Napoleone scrive alla sua Giuseppina che non smetterà mai di sentire vicina fino all'ultimo dei suoi giorni.
Mentre assistevo alla visione del film pensavo al Musée de l'Armée di Parigi dove ammirai la monumentale tomba di Napoleone Bonaparte e un numero incredibile di armi, come i cannoni che sono nel film.
Phoenix è stato semplicemente perfetto in ogni scena, attraverso i suoi sguardi severi ed eloquenti, il volto segnato da rughe d'espressione e magnetico a cavallo e nelle numerose divise indossate, fiero eppure dotato di una profonda sensibilità, un generale amante sia della Francia che del buon vino di Borgogna.
"Napoleon" è un viaggio nella storia dell'Europa e un ritratto dell'uomo con le sue debolezze oltre che del politico onnipotente.
E' un film di rara bellezza.
Dal 23 novembre solo al cinema
Da vedere assolutamente
Rosso Bianco & Sangue Blu
Il film tratto dall’omonimo bestseller di Casey McQuiston pubblicato nel 2019 e adattato da Matthew Lopez, mostra il vero amore con tutte le sue implicazioni e nello specifico con gli ostacoli e i divieti di una condizione sociale privilegiata ma solo all’apparenza.
Nicholas Galitzine è uno splendido Henry nelle vesti di un principe omosessuale che s’innamora di un ragazzo bisessuale come Alex, figlio del presidente americano Uma Thurman.
La storia è una favola moderna con un inedito lieto fine.
Irresistibili le numerose citazioni e soprattutto la presenza dell’adorabile Stephen Fry, indimenticabile nella magistrale interpretazione di Wilde e qui un re autoritario e tuttavia conciliante.
Film consigliato!
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