Jurassic World - il dominio

Questa sera ho finalmente visto in prima visione su Sky la pellicola, sequel di Jurassic World - Il regno distrutto (2018), che è il sesto capitolo del franchise di Jurassic Park. È stato presentato in anteprima il 23 maggio 2022 a Città del Messico.

È come immergersi nel sogno di un mondo popolato da dinosauri che vivono in mezzo a noi e con i quali la convivenza non è affatto semplice.

Non solo, dove ci sono uomini, ci sono interessi e più che il sogno di Ammond svelato in Jurassic Park, qui si vuole fare molto peggio. Ci sono mercati neri di dinosauri, locuste giganti che da lì a poco spazzeranno via i  raccolti di tutto il mondo togliendo il cibo vitale per l’uomo, questo e molto altro, è raccontato nel film che ha la trama più intricata degli altri cinque, eppure coinvolge e avvince fino all’ultimo.

Tra Velociraptor, Atrociraptor, Gigantosaurus e locuste, clonazioni e nuove scoperte, si muoveranno gli straordinari interpreti riuniti:

La produzione di Jurassic World - Il dominio è stata tra le prime a riprendere durante la pandemia da COVID-19, spianando la strada ad altre grandi produzioni che fino ad allora erano rimaste bloccate. La Universal Pictures ha stilato un documento di più di 100 pagine, in cui erano descritti i vari protocolli di sicurezza che hanno permesso di rimettere in moto la produzione. 

È una pellicola meravigliosa che tratta diverse tematiche ambientali e scientifiche.

Un film che è stato pensato, non solo come finale della trilogia iniziata con il film del 2015 Jurassic World, ma anche come conclusione della storia iniziata nel 1993 con il film Jurassic Park diretto da Steven Spielberg. Le riprese hanno avuto inizio in Canada nel mese di febbraio del 2020. Il mese seguente, la produzione si è spostata in Inghilterra, per poi fermarsi, per motivi precauzionali, a causa dell'insorgere di casi legati alla pandemia di COVID-19. La produzione è ripresa a luglio 2020 e si è conclusa quattro mesi dopo, nel mese di novembre. Le location utilizzate per le riprese includono i Pinewood Studios in Inghilterra, la Columbia britannica in Canada e l'isola di Malta.




Arnoldo Mondadori. I libri per cambiare il mondo


"Il compito dell’editore è quello di creare - attraverso la sua opera, le sue fatiche, la spiritualità della sua continua azione - un mondo migliore" (Arnoldo Mondadori). 

 

Arnoldo Mondadori è un bambino (Luca Morello) curioso e intelligente, è attratto dai libri.

Prende dieci a un tema d’italiano e la maestra come premio, gliene regala uno.

Ma lui non può studiare come desidera, è povero e deve interrompere gli studi per lavorare.

Eppure il destino conduce l'Arnoldo ormai adolescente (Brenno Placido) in una tipografia che riaccende la sua passione mai sopita per i libri che non ha potuto studiare.

 E' fermamente convinto che i libri siano un mezzo efficacissimo per donare al popolo italiano, senza distinzione di ceto sociale, la conoscenza, l'evasione, il sogno di un mondo migliore.

Perché è solo leggendo che è possibile aprire la mente ed evolvere.

Inizia così il visionario e durissimo lavoro di Arnoldo Mondadori, il primo editore industriale italiano, legato all'idea che sia possibile cambiare il mondo attraverso la lettura che era a suo avviso, l'arma più potente che abbiamo.

La docu-fiction in prima visione su raiuno questa sera e dove il regista Francesco Micciché dirige un bel cast a partire da Michele Placido, uno struggente Arnoldo Mondadori, mostra momenti nella vita dell'editore, interviste autentiche e foto con i grandi autori da Ungaretti a Pirandello, fino a Hemingway e Walt Disney.

Incontra il mondo e cerca il modo di far evolvere la sua Azienda, di avvicinarla alla gente e di far leggere i classici in modo economico, facendoli distribuire nelle edicole. E così nascono gli Oscar Mondadori. 

E' il primo a realizzare una cosa simile ed a meritare una Laurea Honoris Causa in Lettere.

Oltre all'impegno lavorativo che assorbe tutto il suo tempo, Arnoldo ha due figli con cui collabora e che ama: Alberto (Flavio Parenti) e Giorgio (Stefano Skalkotos).

Valeria Cavalli è Andreina Monicelli, la donna che Arnoldo sposa felicemente.

Questo è un progetto ambizioso e ben riuscito anche grazie alla collaborazione tra il regista e il nipote Luca Formenton, Presidente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, la nipote Roberta Mondadori, l'ex capo ufficio stampa Ferruccio Parazzoli, il critico Marino Sinibaldi, il giornalista Pierluigi Battista, l'editrice Ginevra Bompiani che contribuiscono a delineare il profilo del grande editore e del grande uomo che Arnoldo volle essere.

Fortunatamente è possibile vedere e rivedere questa bellissima docu-fiction su Raiplay.

Consigliatissima!

Filumena Marturano


Quel Domenico Soriano (Mimì), ricco pasticcere con il vizio del gioco e delle donne, nato dalla geniale penna di Eduardo e a cui lui stesso diede corpo e anima sia in teatro che al cinema nel ‘51 al fianco della straordinaria sorella Titina, di grande ispirazione per il drammaturgo napoletano e a cui  la commedia scritta nel ‘46 e contenuta nella raccolta di commedie La cantata dei giorni dispari è dedicata, nel film in prima visione  questa sera e diretto da  Francesco Amato e prodotto da Picomedia, è Massimiliano Gallo, uno splendido attore cinquantenne che ha saputo emozionare nei panni di Mimì, uomo sanguigno e narcisista.
Filumena Marturano dopo Titina, Regina Bianchi, Pupella Maggio, Valeria Moriconi, Isa Danieli, Lina Sastri, Mariangela Melato, Mariangela d’Abbraccio, Sophia Loren al fianco di Marcello Mastroianni per la regia di Vittorio De Sica e l’inglese Joan Plowright diretta da Franco Zeffirelli a Londra e dal marito Laurence Olivier a Broadway, la messicana Katy Jurado affiancata da Raf Vallone, l’Argentina Tita Merello e le brasiliane Heloisa Helena e Yara Amaral, è Vanessa Scalera.
Filumena attraverso la Scalera conserva intatto il suo dolore per il peso di un amaro destino che per povertà la costrinse a prostituirsi, pur essendo devota alla Madonna;  Per venticinque anni nasconde in fondo al cuore il segreto della triplice maternità taciuta a Mimì e ai figli stessi solo in attesa di poterlo rivelare. Tale tragicità rivive sapientemente in questo adattamento cinematografico e sconvolge l’attualità di una storia cosi toccante. Filumena Marturano in effetti è un’opera senza tempo, come tutte quelle della drammaturgia Eduardiana, in cui la società patriarcale rappresentata, pare così lontana dalla nostra, tuttavia ci sono punti in comune con quella attuale. Si pensa inevitabilmente alla condizione femminile odierna, alla parità dei sessi come una conquista in divenire.
È stato emozionante riportare in tv Eduardo che attraverso le sue impeccabili spiegazioni e didascalie, educa lo spettatore, chiarendo il tema dell’opera per catapultarlo dentro la commedia.
Che immenso tesoro la drammaturgia Eduardiana e che idea illuminante è stata quella di attingervi per riportare alla luce un’opera di grande valore sociale come Filumena Marturano.
Questa sera ci hanno regalato una bella pagina di grande arte tutti gli attori di questo bell’adattamento che per un attimo ho immaginato fosse diretto dallo stesso Eduardo. Tutti dalla bravissima Nunzia Schiano, confidente di Filumena a Marcello Romolo, sono stati capaci di mostrare una comunità che tutto vive e condivide. Questa è la peculiarità  di una città come Napoli e per tutta questa bellezza commossa ringrazio 🙏


 

Il Kaiser - Franz Beckenbauer


 Questa prima visione su Sky questa sera, dove siamo tutti sconcertati per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic,  è stata una carezza, un bell’omaggio a un calciatore e allenatore eccezionale. 
 Mi ha totalmente conquistato la narrazione delle gesta di uno dei più grandi campioni  di tutti i tempi: Franz Beckenbauer.
In questo biopic davvero appassionante, s’intrecciano i tronfi sportivi e le conquiste sentimentali del leggendario campione tedesco e la cosa più entusiasmante è il tempo in cui questa stella del calcio ha brillato, gli anni dei Mondiali del ‘74 in cui anche l’Italia partecipò. Mondiali che il Kaiser vinse sia da calciatore che da allenatore negli anni della maturità.
Una vita da film quella dì Beckenbauer che sarebbe stato un peccato non raccontare cinematograficamente, una personalità carismatica  e un volto iconico d’ispirazione a Andy Warhol negli anni newyorkesi. 
È un bel viaggio nella storia del calcio attraverso un numero uno esemplare e incredibile.

Il Kaiser – Franz Beckenbauer è il nuovo lungometraggio sportivo diretto da Tim Trageser (Magic Kids – L’eclissi solareAiuto, ho ristretto mamma e papà) e scritto da Martin Rauhaus (Hotel HeidelbergEndlich Witwer) dedicato interamente al calciatore tedesco Franz Beckenbauer, con una carriera alle spalle ricca di vittoria e successi. La realizzazione, prodotta da Bavaria Fiction e Sky Originals, è in onda stasera, 16 dicembre, alle ore 21:15 su Sky Cinema Uno e contemporaneamente disponibile anche su NOW.





A Christmas Star


 “Non c’è uno spettacolo di Natale più bello che una pioggia di meteoriti con te” è la frase pronunciata da Ryan, un ranger del Parco Nazionale di Summit Ridge a Madeline, l’astronoma che lavorando al Planetario di New York ha trovato una pioggia di meteoriti da osservare nell’arco dei cinque giorni prima del Natale.

C’è il 78% di probabilità che tale pioggia accada e Madeline pur senza una squadra perché è Natale, localizza il posto dove sarà visibile la pioggia che avrà il suo nome se l’evento cosmico si verificherà. 

Fino a quel momento Madeline vive per il suo lavoro ma si accorge attraverso Ryan un uomo dolcissimo e vedovo e la figlia Celeste che si sono cose più importanti del lavoro.

La suggestiva fiera di Natale con l’accensione delle luci che ogni anno si svolge a Summit Ridge, offuscherebbe la visione celeste e l’avvistamento della pioggia di meteoriti ma Madeline troverà il modo per convincere la sindaca a credere nell’evento cosmico che la giovane astronoma attende da una vita, da quando ha conosciuto la storia della stella cometa restandone incantata.

Il film ammirato su Prime è davvero bellissimo e lo sono anche i suoi interpreti da Sarà Canning nei panni di Madeline al bellissimo Daniel Lissing, il ranger Ryan alla dolcissima Juliette Hawk la piccola Celeste.


Il Grinch


 È possibile non amare il Natale? Certo, se si è solitari, brutti e cattivi come il Grinch, mostriciattolo perfido che vive nella città di Chi-non-so, isolato sul Monte Scricchiolante e che infastidito dall’entusiasmo degli altri per la Festa più attesa e amata dell’anno,  s’ingegna per strappare la gioia dal cuore dei suoi concittadini, i deliziosi Non so chi, travestendosi da Babbo Natale per rubare tutti i regali, gli alberi natalizi, le lucine e gli addobbi. È un personaggio leggendario, nato dalla penna del Dr Seuss e reso famoso da un film di successo con Jim Carrey del 2000.

Dopo quasi 23 anni, ho visto questo film su Amazon Prime diretto da Ron Howard.

Amo Jim Carey, l’ho amato al cinema nel 2009 nei panni di Scrooge nello stupendo Canto di Natale di Charles Dickens, però mi mancava questo straordinario racconto sul Natale dalla parte di chi non lo ama e che forse un giorno cambierà idea oppure aprirà semplicemente il suo cuore disabituato agli affetti oltre a quello del suo fidato Max!

Il trucco  e il costume di Jim Carrey che valse al film un Oscar per il Miglior trucco, è davvero impressionante.

Cindy Lou, una graziosa bambina desiderosa di festeggiare il Natale con tutta la comunità di Chi-non-so, decide d’invitare il solitario e apparentemente mostruoso Grinch alla festa che da giorni tutti sono impegnati a organizzare.

Il film è stupendo e lo consiglio a chi non lo avesse ancora visto.







Rumba Therapy


 Franck Dubosc torna a farmi emozionare dopo Corro da te, con una storia d’amore tra padre e figlia che ha scritto, diretto e interpretato magnificamente.

Non è una storia semplice e scontata, è una conquista graduale, la riconquista del cuore della figlia che è cresciuta senza una figura paterna accanto.

E la ricerca della figlia Maria, avviene dopo un infarto ossia nel momento in cui un uomo solo e senza affetti come Tony, torna a credere nel valore dei sentimenti nella sua vita.

Così s’iscrive al corso di danza tenuto dalla figlia Maria, la bella Louna Espinosa.

È un crescendo d’intense emozioni e la scena finale è talmente bella che mi ha fatto pensare alla gioia di ballare con il mio papà, che amava tanto il ballo.

Dubosc nei panni di padre e di autista di autobus, è irresistibile e commovente.

È una commedia bellissima che ho avuto il piacere di seguire questa sera in prima visione su Sky.

Consigliatissima.


Quel lungo viaggio di Natale



 Quando si crede di aver visto tutti i film sul Natale ne manca sempre qualcuno e dato che Amazon Prime mi ha informato sui film che verrano tolti dall’abbonamento, ne ho scoperto uno delizioso come questo, girato interamente in un treno.

È un treno natalizio che dovrà fare un tragitto lunghissimo da Washington a Los Angeles, e sarà una vera e propria avventura.

Su quel treno viaggia l’umanità più disperata, estranei che alla fine del viaggio diventeranno una famiglia ma c’è molto di più. Il regista Ron Oliver dirige un cast di rara bravura dall’affascinante Dermot Mulroney che è Tom, un ex giornalista inviato di guerra che diventa scrittore e cerca l’ispirazione in un lungo viaggio ferroviario per scrivere la sua storia. Al suo fianco c’è Eleanore (Kimberly Williams) una sceneggiatrice umile e senza più sogni che lavora per Max, un eccentrico e famoso regista interpretato dal brillante Danny Glover. Tra i viaggiatori di questo speciale treno natalizio tutto addobbato, c’è Agnes, una solitaria donna di cui poi si scoprirà l’identità, lei è Joan Cusack.

Sembra un set cinematografico questo treno e i passeggeri degli attori.

Il film del 2018 è meraviglioso e lo consiglio a chi come me ancora non lo avesse visto!


Chi ha incastrato Babbo Natale?


 Sarà stata la befana sulla sua Dyson scopa? Oppure è stata la tecnologia a incastrare Babbo Natale o una cazzimma?

C'è la Wonderfast che seduce l'elfo Romeo dicendogli che avrà tanti di quei soldi che potrà persino comprarsi la felicita, consegna i regali in poche ore mentre Babbo deve partire dalla Lapponia per raggiungere con la sua slitta i bambini della Terra desiderosi quasi esclusivamente di regali tecnologici e non più di trenini e bambole come un tempo.

L'elfo tra poco sarà padre e accetta la proposta della Wonderfast, introducendo nella storica fabbrica di regali natalizi in Lapponia, un venditore di 'pacchi' abilissimo come Genny,  che farà fallire in un batter d'occhio la tradizione natalizia.

Mentre Babbo Natale fa le prove per il suo show natalizio, entra in gioco Genny.

Troviamo Cristian De Sica, il re incontrastato dei film di Natale, nei panni di Babbo, Genny è Alessandro Siani, attore e regista di un film pieno di cose, di valori, dove sembra che nella lotta tra la bene e il male sia il secondo a vincere, sembra.

Poi c'è la nipote di Babbo Natale che è Diletta Leotta al suo debutto cinematografico.

L'immancabile befana è Angela Finocchiaro, che è straordinaria in sella alla sua scopa Dyson, l'aspirapolvere. Mi era piaciuta immensamente nel bellissimo film diretto da Genovese La banda dei Babbi Natale con il magnifico trio Aldo, Giovanni e Giacomo. 

Poi c'è Luis Molteni nella parte del dottore che si prenderà cura di Babbo Natale.

Il finale commuove perché vincono il bene e i buoni sentimenti.

Splendidi i costumi di Eleonora Rella e gli effetti visivi digitali di Paola Trisoglio e Stefano Marinoni che rendono il viaggio da Roma alla Lapponia e viceversa davvero incantevole.

Il film che è possibile vedere da oggi su Prime Video, sarà questa sera in prima visione su Sky.

Consigliato.


Il tuo Natale o il mio?


 I film natalizi inglesi sono senza dubbio i miei preferiti, lo confermo anche quest’anno dopo aver visto Your Christmas or mine?

La storia raccontata è proprio bella e avvincente, di quelle che ti fanno stare fino alla fine incollato alla tv e che nonostante il gelo dei paesaggi innevati e bellissimi, ti scalda il cuore.

A Natale, ossia nel periodo più bello dell’anno, ci sono famiglie felici e meno agiate delle famiglie infelici e nobili.

Una è la famiglia di Hailey, l’altra è quella di James.

I due studenti e amanti si salutano alla stazione e sperando di fare una sorpresa all’altro, prendono il treno che li condurrà nella casa dell’amato in un inverno che forse non è mai stato così freddo e gelido.

Lei ha dimenticato il suo cell in treno lui si ritrova nella famiglia semplice e autentica di lei.

Forse passeranno ognuno la Vigilia lontani ma in compagnia della famiglia dell’altro e saranno tanti i segreti che Hailey scoprirà di James e viceversa.

La commedia diretta molto bene da Jim O’ Hanlon con Asa Butterfield, Cora Kirk e un cast davvero pazzesco, è su Prime Video ed è imperdibile!


PennadorodiTania CroceDesign byIole