Back in action

 

 

Ed è così che torna in azione la super Cameron, al fianco di Jamie Foxx, l’amico e collega e in questo caso, innamorato e padre di due splendidi e talvolta ostili figli da educare, proteggere e amare coraggiosamente. 

“Back in action” è su Netflix dal 17 gennaio e mi è piaciuto moltissimo per tanti motivi, non ultimo la fotografia. Il primo è la presenza dopo dieci lunghi anni di assenza, della favolosa Cameron Diaz, ora mamma felice di due figli anche nella vita oltre che nel film e che a 52 anni è ancora stratosferica. 

Nel film diretto da Seth Gordon, ci sono molti anzi, troppi cattivi, qualche equivoco circa una chiave ben custodita in Inghilterra a casa di una mamma inglesissima ed eccezionale come Glenn Close, che non è a conoscenza di questo fatto ma saprà farsi valere.

 Emily (Diaz) e Matt (Foxx) mettono da parte la vita da agenti della CIA, per dedicarsi alla famiglia. 

Ciò che sembra far parte di un passato ormai lontano, torna nel presente di una coppia e di una famiglia tranquilla: l’azione. Così coloro che apparivano agli occhi dei figli come dei Boomers pur facendo parte della Generazione X, si trasformano nell’arco di poche ore in due fenomenali e prodigiosi genitori, abili conoscitori di tecniche di combattimento, disinvolti nell’uso delle armi e di ogni mezzo via terra e acqua, per salvarsi e soprattutto per salvare la vita degli amatissimi figli presi in ostaggio dal nemico.

C’è una linea sottile e inequivocabile tra il bene e il male e la forza di questo film è di averla mostrata usando come filtro proprio l’azione funzionale anzi indispensabile a svelare la potenza dei sentimenti che esplode gradualmente e che ispira e motiva le lacrime della Diaz e dello spettatore.

Consigliato! 


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