Diabolik



Che l’inseguimento abbia inizio.


L’ispettore Ginko è calmo, meditabondo, sente che l’arresto è sempre più vicino, Diabolik non può fuggire per sempre, sfrecciando sulla sua Jaguar Coupe nera come la notte, nera come il mistero che avvolge un distinto Walter Dorian di giorno, sposato con Elisabeth (Serena Rossi) una donna ansiosa e in trepidante attesa dell’amato. Questa è la prima identità falsa usata da Diabolik che verrà smascherata… 

Lo sguardo di Marinelli è più amabile e pacifico rispetto a quello del noto personaggio del fumetto firmato Angela Giussani, il ladro giusto che ruba agli ingiusti ossia a coloro che si sono arricchiti in modo sporco e che per questo devono essere privati delle loro ricchezze. Ma come? Solo Diabolik ha la velocità di pensiero e di azione per riuscire nel suo intento ma nulla sarebbe possibile (anche se non lo ammetterebbe mai) senza la sua amata complice, Lady Kant, che i Manetti Bros fanno apparire in questo film.


È un momento cruciale quello mostrato nel film ispirato alle rocambolesche fughe e rapine di Diabolik. Sta per incontrare colei che amerà per sempre: Eva, per rubarle il prezioso diamante rosa. 

Gli anni ‘60 ossia il magico periodo in cui questo fumetto prese forma dalla fervida penna di Angela, direttrice della casa editrice Astorina, precisamente Clerville e i suoi palazzi di vetro e le stanze lussuose del Grand Hotel Excelsior dove soggiorna la bellissima ereditiera che ben presto conoscerà mister Diabolik, rivivono nel film dove le immagini scorrono velocissime come se si sfogliasse il numero cartaceo del fumetto, tra primi piani, occhi sbarrati, porte chiuse, tuffi pericolosissimi e stratagemmi adottati per stordire Giorgio Caron (Alessandro Roja) e travestirsi da lui per poter uscire dal carcere e depistare le ricerche dell’ instancabile Ginko, interpretato con metodo e sapienza da un Valerio Mastandrea concentrato e apprezzabile.

Un adattamento davvero bellissimo quello apprezzato su Sky del numero 3 del fumetto della Giussani del ‘63 “L’arresto di Diabolik” e de L’arresto di Diabolik il remake” di Mario Gomboli e Tito Faraci.

Ieri ai Premi David di Donatello a Cinecittà, ha vinto Manuel Agnelli il David per La Miglior canzone originale con La profondità degli abissi, che emoziona in questo film da non perdere! 

Il film è dedicato a Enzo Facciolo, un fumettista e disegnatore italiano. Nel 1963 entra nello staff dei disegnatori della serie a fumetti di Diabolik, caratterizzandone graficamente i personaggi ideati dalle sorelle Giussani in modo definitivo, dando quindi un fondamentale contributo al successo del personaggio.

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5 commenti:

  1. Meravigliosa ricostruzione di Diabolik in versione cinematografica,splendida interpretazione degli attori, ottima regia e grande cura dei cistumi e sceneggiatura...10 e lode!!

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  2. Visto e rivisto, attendo Diabolik 2 e 3

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PennadorodiTania CroceDesign byIole