La Bastarda di Istanbul, la storia di un passato da raccontare

"La trasposizione teatrale del romanzo La Bastarda di Istanbul di Elif Shafak, attraverso l'adattamento e la sapiente regia di Angelo Savelli, dalla traduzione di Laura Prandino, mi ha permesso di proseguire la mia educazione alla diversità per mezzo del teatro che come scrissi è "lo spazio adottato da secoli per la rappresentazione e l’interpretazione del mondo".
Il mio viaggio di ricerca e studio pedagogico, mi ha consentito d' imbarcarmi sulla nave turca della famiglia Kazanci e al timone di questa imbarcazione ho trovato Banu (Serra Yilmaz), la primogenita, il vate, la saggia consigliera, dispensatrice di verità e custode d'inconfessabili segreti, la quale mi ha indicato la strada da percorrere per trovare la storia di un passato da raccontare, come ogni sopravvissuto è chiamato a fare"

https://pennadororecensioni.blogspot.com/2018/03/il-teatro-come-veicolo-dintercultura-e.html

Queste sono alcune mie riflessioni contenute nella recensione de La bastarda di Istanbul, visto la scorsa stagione al Sala Umberto

Lo spettacolo vincitore dei seguenti premi:
Premio Persefone 2016 – Miglior Spettacolo Teatrale
Premio Persefone 2016 – Migliore attrice protagonista Serra Yilmaz
Premio Franco Cuomo 2016 – Per il Teatro a Serra Yilmaz
20405 spettatori in tutta Italia con continui esauriti e standing ovation


Dopo il grande successo della scorsa stagione, torna a grande richiesta lo spettacolo che ha registrato 12 sold out e 6000 spettatori “La bastarda di Istanbul”.


Un'affascinante saga familiare multietnica, popolata da meravigliosi personaggi femminili, da storie brucianti e da segreti indicibili che legano Istanbul all'America e la Turchia all'Armenia.



Elif Shafak, indiscussa protagonista della letteratura turca, grande conoscitrice del passato e profonda osservatrice del presente del suo Paese; Serra Yilmaz, attrice amatissima e fascinosa affabulatrice nonché testimone vivente della fecondità del dialogo interculturale; Angelo Savelli autore di un'audace riduzione del complesso romanzo e saldo timoniere di un cast attoriale di grande spessore; tutti insieme affrontano questo viaggio teatrale nella cattiva coscienza di una famiglia e di un popolo, navigando tra gli scogli della tragedia e le onde dell'ironia, mentre all'orizzonte scorrono le mobili e colorate video-scenografie di Giuseppe Ragazzini.

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3 commenti:

  1. Visto l'anno scorso, mi piacque molto. Lei bravissima narratrice e con un indiscutibile carisma.

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    1. Pur avendo visto lo spettacolo l'anno scorso, trovandolo interessante, sia dal punto di vista pedagogico che politico e storico, credo meriti di essere rivisto per approfondire alcuni passaggi e tematiche trattati. Grazie per il tuo commento Prince!

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