L'amore per il teatro, la lirica, la danza alla cerimonia Premi Ombra della Sera 2018 al teatro romano di Volterra

L'amore per il teatro, "finito modo di attraversare l'infinito" dall'omonima poesia scritta e declamata dal maestro Tato Russo, ha riunito sotto lo stesso cielo, attori, registi, scrittori, critici, giornalisti, artisti ispirati, i quali hanno saputo restituire all'etimologìa della parola Teatro, dal greco θέατρον "spettacolo", dal verbo θεαομαι "vedo", ossia il luogo da cui è possibile vedere, il suo più alto significato. 
Tato Russo (in foto) è stato insignito del Premio alla carriera “Tommaso Fedra Inghirami” consegnato dall'Assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Volterra Eleonora Raspi, durante la cerimonia dei Premi Ombra della Sera il 4 agosto 2018, per aver scritto e diretto commedie e adattamenti musicali straordinari come "Il Masaniello" oltre alle innumerevoli poesie e romanzi e per aver portato il teatro italiano nel mondo dalla Russia, alla Francia, dalla Grecia a Cuba, partecipando a molti Festival internazionali, anche al Globe Theatre di Londra. 
La kermesse inserita nella XVIa Edizione del Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra, ideato e coordinato da Simone Domenico Migliorini, è stata avvolta da una magia e un'atmosfera sacra, se si pensa che il premio consiste nella riproduzione, in formato originale, del famoso bronzetto etrusco denominato: Ombra della Sera, realizzato da un ignoto scultore vissuto circa 3000 anni fa. Secondo la tradizione, fu Gabriele D’Annunzio a dare alla filiforme statuetta votiva questo nome.
Ognuno dei premiati ha dato il suo contributo culturale e artistico  all'indimenticabile serata.
Il soprano Daniela Schillaci ha ricevuto il Premio "Bruno Landi" per la lirica, interpretando tre brani operistici tra cui "Casta Diva" di Vincenzo Bellini, accompagnata al pianoforte dal Maestro Gaetano Costa. Amedeo Amodio (in foto), premiato per la danza  nel nome di "Ernestina Fenzi", è stato felice di raccontare con animo fanciullesco il suo incontro con i grandi maestri dell'arte internazionale come Picasso e Guttuso, i quali hanno saputo imprimere nel giovane talento, una passione indelebile per ciò che sarebbe stato il più grande amore della sua vita.
Lo scrittore e regista teatrale e cinematografico Angelo Longoni, riceve il Premio alla drammaturgia ispirato al drammaturgo volterrano "Giovanni Villifranchi".
Per il lavoro svolto in ambito teatrale e per essere membro del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea presieduto da Maria Letizia Compatangelo, Longoni (in foto) solleva sorridendo, la suggestiva statua bronzea.
Un altro importantissimo Premio, quello all'editoria per lo spettacolo "Nuccio Messina", viene consegnato dalla figlia del compianto Nuccio al professor Gianfranco Bartalotta (in foto), docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo, Facoltà “Scienze della Formazione”, Università Roma Tre e di Metodologie e tecniche della globalità dei linguaggi presso l'Università Telematica N. Cusano, giornalista e direttore di Teatro E Cinema Contemporaneo – Rivista Di Teatro E Cinema. 
L'ultimo Premio al volterranno eccellente "Franco Porretti" è stato consegnato a Pietro Benvenuti, Direttore commerciale all'autodromo nazionale di Monza il quale ha scelto di conservare la sua residenza nell'amato paese natio.
Caterina Dei ha intrattenuto i presenti con alcune canzoni del repertorio musicale internazionale come "Imagine" di John Lennon. 
I riconoscimenti sono stati assegnati dalla Giuria presieduta dal prof. Giovanni Antonucci e composta da: Vito Bruschini, Maura Catalan, Maria Letizia Compatangelo, Alma Daddario, Elena d'Elia, Natalia di Bartolo, Lia Gay, Floriana Mastandrea, Carmela Piccione, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Giuseppe Liotta, Paola Dei, Rainero Schembri, Edoardo Siravo.
Ha presentato la serata Alida Mancini.

di Tania Croce



(in foto Tato Russo con l'Assessore Eleonora Raspi) 

                                 (in foto Angelo Longoni con Marialetizia Compatangelo)

                                     (in foto Amedeo Amodio con Carmela Piccione)

                                         (In foto Gianfranco Bartalotta)

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3 commenti:

  1. La scrittura è ricostruzione storica degli eventi, è partecipare a una kermesse attraverso le parole di chi lo ha vissuto.
    La scrittura è testimonianza.

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  2. Bellissimo resoconto di un evento culturale...Testimonianza scritta ...ineccepibile come sempre...brava Tania!!

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    1. Grazie! Sarebbe stato bello ci fossi stata anche tu amante del teatro e della lirica come sei!

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