Matilde di Canossa il 31 agosto al Festival del teatro medievale e rinascimentale di Anagni

Matilde di Canossa, indomabile e solitaria guerriera, fu un personaggio di grande spiritualità, ma anche di lungimiranza politica e capacità diplomatica. Fu la donna più potente del suo tempo: al tempo delle Crociate, delle battaglie feroci, guerre, tradimenti, scomuniche, della rivalità fra re e imperatori e potere papale, Matilde riuscì a dominare come una regina un panorama politico complesso, dove nessuna donna mai aveva trovato spazio.
Il personaggio Matilde interpretato da Alessandra Fallucchi prende forma con il fascino moderno e inquieto di una “dark lady” e la potenza drammatica di Giovanna d’Arco. 

Il frate, Donizone di Canossa, realmente esistito, suo fedele confessore fino alla morte, che scrisse per lei Vita Matildis una biografia in forma epica, interpretato qui da Edoardo Siravo, l’accompagna in un dialogo avvincente, sempre teso nel contrasto tra l’amore e la ragione. Sullo sfondo rivive un medioevo pieno di ombre dove la suspense per il destino dei personaggi e dell’umanità aggiunge mistero alla tensione drammatica della storia.  

Filmati di animazione, con la musica di Paolo Vivaldi, proiettati sulla scena contribuiscono a creare ambiguità nella storia. Si tratta di immagini di animazione in colore e ombre che raffigurano il pensiero e i desideri nascosti dei personaggi, mentre essi vivono il dialogo e l’azione sulla scena. Le immagini proiettate raccontano allo spettatore, il pensiero inconfessabile creando un secondo piano narrativo tra i personaggi in una drammaturgia che si sviluppa ad intreccio offrendo costantemente un doppio punto di vista.

Matilde non ebbe un'infanzia tranquilla: quando il padre fu assassinato aveva solo otto anni. A diciotto anni vinse la sua prima battaglia, al comando delle truppe del patrigno Goffredo contro quelle dell'antipapa. I matrimoni, perlopiù combinati per motivi di alleanze politiche, furono tutti brevi e infelici, pur trattandosi di una donna di grande bellezza e fascino. All'età di trent'anni, dopo le turbolente vicende di guerra che si erano succedute dalla morte del padre Bonifacio di Canossa e dall'assassinio dei fratelli, si era trovata a regnare e amministrare un territorio vastissimo: dal Lazio al Lago di Garda, dimostrando doti e capacità amministrative notevoli. 
Dopo anni di lotte e vicende alterne, Matilde si ritirò a Bondanazzo di Reggiolo nel 1115, e a 69 anni vi morì. Per volere di papa Urbano VIII fu trasportata a Castel Sant'Angelo. Nel 1645 fu definitivamente tumulata in San Pietro, in una tomba scolpita dal Bernini: “Onore e gloria d'Italia”. 

Lo spettacolo ha la durata di h. 1,15 e può essere realizzato in spazi non teatrali. Le proiezioni possono essere effettuate sia su schermi autoportanti, fondali, oppure sulle pareti di saloni storici o monumenti.








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