Beppe Grillo è tornato
Elvis la nascita, l'ascesa, il travolgente successo e il declino di un mito
Dopo gli Oscar 2023 la scorsa notte, questa sera ci voleva un film come questo, sul mito, sulla vita e sul declino di Elvis Presley, d'ispirazione ai musicisti di rock and roll delle generazioni future.
Baz Luhrmann è il regista che ha diretto magnificamente un esplosivo Austin Robert Butler, tra cambi d'abito, flash del passato che s'insinuano nel presente per fare luce sui fatti e le visioni straordinarie e psichedeliche che per un attimo mi hanno riportato all'altro suo film di successo "Moulin Rouge" dove Nicole Kidman oscilla sull'altalena, compare, scompare e poi si materializza nel sogno reale di un amore impossibile.
La narrazione è scandita dalla voce fuori campo del suo manager storico, un vero e proprio imbonitore olandese, il colonnello Tom Parker che sfrutta l’immenso talento di un giovane cresciuto a Memphis.
Elvis è un bianco in mezzo ai neri da cui assorbe l'amore per il gospel, per il blues e quel furore per la musica che trasmetterà con amore fino all'ultimo dei suoi giorni al pubblico, soprattutto quello femminile, che è in delirio per lui e che nutre i suoi sogni e i progetti musicali e cinematografici.
L'imbonitore è Tom Hanks, una figura tossica da cui Elvis è attratto e intimidito al tempo stesso ma sente di essere una stella bisognosa di aiuto per brillare e in fondo il mondo dello spettacolo è un mondo d'imbonitori.
La prematura scomparsa dell'amatissima madre, il matrimonio con la bellissima Priscilla, la nascita dell'unica figlia Lise Marie, tutta la sua vita è avvolta in un vortice che mina la sua lucidità e lo conduce in un abisso che troppo presto porrà fine alla sua magica esistenza.
La storia di Elvis è fortemente condizionata dalla storia americana di quegli anni che colpisce profondamente il giovane artista religioso e ribelle, assetato di bellezza ed eternità.
Il suo inconfondibile modo di ballare durante i concerti, la voce suadente che raggiungeva le tre ottave di estensione, sono impresse in questa pellicola suggestiva ed emozionante che ho amato moltissimo.
Ultima riflessione. L'incredibile ed accurato trucco di Butler, curati dal nostro Aldo Signoretti, un trucco e parrucco davvero da Oscar.
Visione Consigliatissima!!!
Il segreto delle api
Lei (Her)
Living
"Ikiru" il film del 1952 di Akira Kurosawa ispirato a una novella di Lev Tolstoj, torna a vivere dopo 70 anni precisi grazie alla presenza di Bill Nighy che nei panni del burocrate inglese Mr. Williams, è struggente e immenso.
Siamo negli anni '50 dunque, non più a Tokyo ma a Londra e il lavoro dell'impiegato comunale riduce Mr. Williams al pari dei suoi colleghi, in un automa.
Il soprannome che il protagonista scopre di avere è proprio Mr. Zombie e sarà la sua ex giovane collega (Aimee Lou Wood) a rivelarglielo durante un pranzo a cui l'anziano e smarrito superiore, l'ha inaspettatamente invitata.
E' un film sulla riconquista della vitalità perduta e del proprio tempo, un tempo che fugge e che sta per finire.
Mr. Williams è stato marito ed è padre ma si sente terribilmente solo e chiuso nei suoi obblighi lavorativi, che non lo fanno sentire affatto vivo, utile semmai.
Tutto cambia inevitabilmente per lui quando scopre di avere i giorni contati.
Nel poco tempo che gli resta da vivere, sceglie di cambiare il rapporto con il suo prossimo e soprattutto con se stesso.
Questo toccante remake del film di Akira Kurosawa, diretto da Oliver Hermanus non solo è riuscito ad emozionare ma è spiazzante.
Quel treno che apre e chiude il film è la metafora di un viaggio intimo e sconvolgente e le suggestioni e le riflessioni suscitate da "Living" sono innumerevoli.
La sceneggiatura è di Kazuo Ishiguro che insieme a Bill Nighy hanno ricevuto la nomination agli Oscar 2023
Uscito nelle sale cinematografiche a Natale e da stasera in prima visione su Sky.
Un film da vedere e rivedere
Infinite storm
Il mago di Oz vers restaurata
Del libro di Frank L. Baum. Avventure della piccola Dorothy e del suo cagnolino Totò in un mondo fantastico in cui sono stati trasportati da un ciclone.
Il film ha ottenuto 5 candidature e vinto 2 Premi Oscar, In Italia al Box Office Il mago di Oz ha incassato 59,1 mila euro .
Passaggio in TV
mercoledì 15 febbraio 2023 ore 22,55 su SKYCINEMAFAMILY
Nonostante l’assenza di effetti speciali il film ci trasporta nelle fantasticherie di una fanciulla infelice e sognante come Judy Garland, perfetta nel ruolo della bambina smarrita dalle luccicanti scarpe rosse che percorre instancabile la lunga strada dorata alla ricerca del mago di Oz in compagnia di nuovi amici inseparabili e strambi come lo spaventapasseri, l’ uomo di latta e il leone.
Rivedere il film su Sky è stato meraviglioso e se potete perdetevi nella magia di una storia immensamente bella come questa.
Una gran voglia di vivere
Da padre trombone di Genitori vs influencer ad ingegnere precisino e sentimentale, Fabio Volo emoziona. E la regista Michela Andreozzi questo lo sa bene e lo sceglie per questa storia d’amore girata in larga parte tra i fiordi norvegesi, cosa che personalmente mi colpisce perché lì sogno di andare da quando studiai Ibsen ed è rimasto un sogno nel cassetto.
Questa storia di Anna e Marco, innamorati grazie al colpo di fulmine che li rende felici per dieci anni, è raccontata davvero bene.
L’amore non è per sempre, non lo è per nessuna coppia, salvo rare eccezioni, però il bene sì e anche la voglia di rinnamorarsi, complice un viaggio incantevole come quello in Norvegia e l’amore per il bellissimo figlio.
La Puccini e Volo insieme rendono bene l’idea di cosa sia amarsi, poi avere dubbi e sentirsi infelici.
Lui ingegnere lei architetto. Marco e Anna sanno che la perfezione non esiste e che possono stare lontani per un po’ ma solo per un po’ e forse non per sempre.
Che coss’è l’amor di Capossela risuona dall’inizio alla fine per ricordarci che nessuno lo sa precisamente cosa sia, però ciò che conta veramente è amarsi, per quanto e come non si sa.
Oltre ai protagonisti ci sono i loro alleati, dalla mamma Vera interpretata dalla Cruciani all’amico fidato di Marco, Corrado Nuzzo che consigliano, ascoltano, sanno stare accanto alla coppia smarrita.
Il film mi è piaciuto molto e consiglio di vederlo su Amazon Prime. Vi piacerà!
Siccità
Un film che nasce in un momento di emergenza per l’umanità intera come il covid19, affronta un’altra emergenza romana e italiana: la siccità ambientale e di sentimenti. La sciagura si abbatte sulla Capitale e vedere Roma trasformata in un deserto africano dove non piove da tre anni, è davvero impressionante, soprattutto per chi, come me, ci vive.
È un film che può dare vita a infinite riflessioni sul presente, sul passato recente e sul futuro.
Ci sono varie tematiche trattate e tutte intrecciate come le storie dei personaggi di questa pellicola pazzesca.
Il disastro ambientale si mescola con quello umano, e come la terra che ci ospita sta soffrendo anche per colpa nostra, noi di riflesso soffriamo, siamo smarriti, fragili, siamo medici, siamo ragazzi che si affacciano al mondo, siano idealisti, siamo ricchi e spietati, siamo prigionieri di noi stessi.
Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea, Gianni Di Gregorio, Massimo Popolizio, Silvio Orlando sono alcuni degli straordinari interpreti del film diretto da Paolo Virzì e che resterà impresso nelle nostre menti e nelle nostre coscienze, rendendoci, forse, più consapevoli.
Il film apocalittico in prima visione su Sky è consigliato!
Willy Wonka e la Fabbrica di cioccolato
Che cos’è Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato?
È un inno alla fantasia ideato dallo scrittore inglese Roald Dahl che ha ispirato attraverso il suo romanzo, film stupendi come questo con Gene Wilder nei panni di Wonka, uomo bizzarro e deluso dagli uomini che propone una visita a cinque bambini soltanto per far scoprire loro i segreti della sua inaccessibile fabbrica di cioccolato con un fine che tutti scopriranno solo all’ultimo.
Si passa attraverso gironi di golosità e dolcezze.
In questo film del 1971 è rappresentata la bellezza di un mondo fatto di bambini che vivono senza l’interferenza della tecnologia come accade oggi.
Trovo educativo far vedere un film simile soprattutto ai bambini, per far conoscere loro un mondo lontano e distante da quello attuale dove si giocava spensieratamente usando la propria immaginazione.
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