Mingus!

 Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura


12 luglio Prima Nazionale  

Teatro Romano ore 21:30

MINGUS!

 Nel centenario della nascita di Charles Mingus Jr.

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

drammaturgia Ilenia Veronica Raimo

regia Antonio Mingarelli

musica Luca Pissavini

con Luca Pissavini e Ilenia Veronica Raimo

 

Vincitore del premio “Borsa Lavoro Alfonso Marietti” IX edizione 2015/2017, assegnato dall’Accademia dei Filodrammatici: “…la commissione ha riconosciuto nello spettacolo un apprezzabile ricerca di linguaggio personale e una felice interazione tra recitazione e musica”.

Vincitore del premio “Incroci Teatrali” 2016, assegnato dal circuito ScenAperta, in collaborazione don MTM Teatro Litta. 

Antonio Mingarelli, Luca Pissavini e Ilenia Veronica Raimo presentano il contrabbassista e genio jazzistico Charles Mingus con “uno spettacolo fra teatro e musica dal vivo per descrivere uno dei grandi geni musicali del Jazz”, e anche “sull’identità e sul Jazz. È un percorso nel quale ci addentriamo cercando attraverso l’esperienza di vita di Charles Mingus, di sviscerare temi universali che fanno parte della vita di tutti noi come l’amore, la ricerca di Dio, la follia, il sesso e il continuo oscillare tra sacro e profano. La celebrazione di questi tre corpi di Mingus si può riassumere in Spirito, Voce, Strumento, in una parola: Jazz”.

 

Trailer Festival Internazionale Volterra 2022


FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO VOLTERRA

XX EDIZIONE

9 luglio – 7 agosto 2022

 

Programma

 

 

09 luglio   Teatro Romano  ore 21:30

PPP PASSATO PRESENTE PASOLINI 

 

produzione Mda Produzione danza - Gruppo Progetto Città - Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

Dai Carteggi e da Pilade di P. P.



Pasolini

regia e coreografia Aurelio Gatti

musiche Marcello Fiorini

costumi Marina Sciarelli Genovese

con Valeria Busdraghi, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Arianna Di Palma, Matteo Gentiluomo, Polina Lukanska, Paola Saribas

e Gipeto, Chiara Meschini, Sebastiano Tringali

 

 

10 luglio   Teatro Romano ore 21:30

GIACOMO LARICCIA  

in Concerto

 

con Borkia batteria

Simone Giusti basso

 

 

12 luglio Prima Nazionale    Teatro Romano ore 21:30

MINGUS!

 

Nel centenario della nascita di Charles Mingus Jr

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

drammaturgia Ilenia Veronica Raimo

regia Antonio Mingarelli

musica Luca Pissavini

con Luca Pissavini e Ilenia Veronica Raimo

 

 

13 luglio   Teatro Romano ore 21:30

ORESTEA AGAMENNONE + COEFORE

 

produzione Bottega del Pane

adattamento e regia Cinzia Maccagnano

maschere Luna Marongiu

musiche Marco Schiavoni

con Marta Cirello, Raffaele Gangale, Dario Garofalo Luna Marongiu, Cristina Putignano, Cinzia Maccagnano

 

 

14 luglio Teatro Persio Flacco ore 17:30

GIACOMO PUCCINI NATO PER IL TEATRO

 

Presentazione Libro

di Paola Massoni Edizioni Ets

Interverranno l’autrice e Renzo Cresti

Nell’occasione verrà proiettato in Prima assoluta il cortometraggio dedicato al volume Raccontando Puccini con un libro, regia di Mirko Malacarne, con interviste a Renzo Cresti, Daniele Luti, Luciano Luciani e Stefano Adabbo, musicologi, critici e musicisti, nei luoghi pucciniani.

 

 

15 luglio  Teatro Romano ore 21:30

FEDRA

Da Seneca

 

produzione Teatro delle Città

traduzione Maurizio Bettini

regia Manuel Giliberti 

musiche Antonio Di Pofi

con Viola Graziosi, Graziano Piazza, Deborah Lentini, Riccardo Livermore, Liborio Natali

 

 

 

 

 

16 luglio  Chiostro Pinacoteca Civica ore 17:30

LA MIA INSOLITA TOSCANA

 

Presentazione Libro

di Giada Angeli Edizione Il Filo di Arianna

Interverrà l’autrice

 

 

17 luglio Teatro Romano ore 21:30

TERRA PIATTA HERATOSTENES

 

produzione Mda Produzione Danza

contributo letterario e ricerca storico-scientifica

Prof.ssa Michela Costanzi, Prof.Fabio Pallotta

drammaturgia Sebastiano Tringali

regia e coreografia Aurelio Gatti

assistente Rosa Merlino

musica originale Marco Schiavoni

con Chiara Meschini, Gipeto, Sebastiano Tringali

Valeria Busdraghi, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Arianna Di Palma, Matteo Gentiluomo, Polina Lukanska, Paola Saribas

 

 

19 luglio  Teatro Romano ore 21:30

PINOCCHIO

Un racconto in musica

da Carlo Collodi

 

produzione Fonderia 900 - Compagnia Arti e Mestieri

drammaturgia Riccardo Diana

musiche Fiorenzo Carpi rielaborate dal M° Marcello Fiorini

con Riccardo Diana e Marcello Fiorini

 

20 luglio   Teatro Romano ore 21:30

IL CARRO DI DIONISIO

da Ettore Romagnoli

 

produzione Asso Teatro

adattamento e regia Vito Cesaro adattamento e regia

musiche Roberto Marino

con Marco Reggiani, Claudio Lardo, Christian Salicone Filippo D’Amato, Giuliana Meli, Vito Cesaro

 

 

21 luglio  Teatro Romano ore 21:30

PROCESSO A UN CITTADINO

da Pro Archia poeta di Cicerone

 

produzione Compagnia Torino Spettacoli

scritto e diretto da Piero Nuti

con Piero Nuti e Elia Tedesco

 

 

22 luglio  Prima Nazionale Teatro Romano ore 21:30

ACARNESI

da Aristofane

 

produzione Gruppo della Creta

regia Alessandro Di Murro

adattamento Anton Giulio Calenda e Alessandro Di Murro

con Matteo Baronchelli, Alessio Esposito, Amedeo Monda, Laura Pannia

 

 

25 luglio  Teatro Romano ore 21:30

ORFEO E EURIDICE 

 

produzione Officina dei Transiti - Compagnia FuoriOpera

libretto Ranieri de’ Calzabigi

musiche di Christoph Willibald Gluck

personaggi ed interpreti    

Orfeo, Julija Samsonova 

Euridice, Emanuela Scirea

Amore, Hanna Blachuta  Ombra, Fabio Midolo

flauto Mimma Lamonica

pianoforte e direzione musicale Andrea Deutsch Gottfried

messa in spazio Fabio Midolo

scenografia e costumi Chiara Spanò

 

 

 

 

 

 

26 luglio  Teatro Romano ore 21:30

SPEAKING DANTE IN VOLTERRA

 

Produzione J Productions / Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

regia Justin Butcher

scene Felice Limosani da Gustav Dorè, William Blake, Gabriele Dell’Otto

musiche e suono Sebastian Frost

disegno video Damian Hale

con Justin Butcher, Simon Domenico Migliorini, Jan Noble, Francesca Signorini,  Mary Chater

e la partecipazione video di Helen Mirren John Nettles e Ralph Fiennes

(sottotitoli in italiano)

il ricavato sarà devoluto alla Comunità di S.Egidio di Firenze

 

 

27 luglio   Teatro Romano ore 21:30

IL LAGO DEI CIGNI 

 

produzione Compagnia Almatanz

musiche Peter Ilič Čajkovskij

coreografie Luigi Martelletta

con Maria Chiara Grasso

Alessio Ciaccio

Stefano Candelori

Lucrezia Serafini

Lilia Ivanov

Lidia Arena

Bianca Cortese

Giorgia Picca

Fabio Hasani

 

 

28 luglio   Teatro Romano ore 21:30

SHAKESPEARE IN ITALY

 

di Justin Butcher

Scene, citazioni e canzoni dalle opere di Shakespeare

produzione J.Productions, Milano, in associazione con Passion Pit Theatre (UK)

musica dal vivo eseguita da Daniel Zappi

con Justin Butcher e Caroline Faber

(sottotitoli in italiano)

 

 

28 luglio ore.17:30 Giardino Museo Etrusco Guarnacci

PROMETHEUS ANNEGATO

Performance poetica in lingua inglese

 

di e con Jan Noble

poema inedito per il Bicentenario dalla morte di Percy Bysshe Shelley

 

 

29 luglio  Teatro Romano ore 21:30

EDIPO A COLONO

di Sofocle

 

versione di Gina Merulla e Fausto Costantini

produzione Teatro Hamlet - CTM

produzione e adattamento Gina Merulla

regia Gina Merulla

con Mamadou Dioume

e Fabrizio Ferrari, David Marzi, Peter Galassi

Carlotta Mancini, Lorenza Sacchetto

 

 

31 luglio   Teatro Romano ore 21:30

SOUNDTRACKS APPUNTI E MEMORIE DI CINEMA

 

produzione Ass. Cult. Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra / Teatro Persio Flacco Volterra

voce Chiara Bruschi

sax e flauto Leonardo Barbafiera

chitarre Carlo Paoletti

basso Erica Ghignola

batteria Emanuele “Lele” Basta

 

 

01 agosto  Teatro Romano ore 21:30

NEW BEGINNING: IL SUONO DOPO IL SILENZIO

 

musiche Roberta Di Mario musiche

drammaturgia Roberta Di Mario e Cinzia Spanò

regia Cinzia Spanò

 

 

04 agosto    Chiostro Pinacoteca Civica ore 17:30

LA CANDELA DI CARAVAGGIO   

 

Presentazione Libro

di Nicola Fano

                                                      

 

05 agosto Prima nazionale Teatro Romano ore 21:30

BRUTO

di Nicola Fano per Simon Domenico Migliorini

da “Giulio Cesare” di William Shakespeare

 

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra adattamento drammaturgico e regia Simon Domenico Migliorini

assistente alla regia Ilenia Veronica Raimo

movimenti scenici Aurelio Gatti

assistente Laura Giuntoli

musiche originali David Dainelli

disegno luci e audio Paolo Morelli

trucco e parrucco Margherita Vannini

con Simon Domenico Migliorini,

e

Domenico Belcari, Tiago Ghilli, Laura Giuntoli, Michelle Kossler, Marco Olivieri, Ilenia Veronica Raimo Alessio Sarullo, Lucilla Vannini, Ermelinda Çakalli

 

 

06 agosto  Teatro Romano ore 21:30

CERIMONIA DI CONSEGNA DEI PREMI

OMBRA DELLA SERA

 

 

Giuria

Giovanni Antonucci presidente

Gianfranco Bartalotta, Vito Bruschini, Maura Catalan, Gianni Clementi Maria Letizia Compatangelo, Alma Daddario, Elena D’Elia

Natalia Di Bartolo, Anna Teresa Rossini, Iaia Forte, Lia Gay, Simon Domenico Migliorini, Mimmo Muolo, Carmela Piccione, Mariano Rigillo, Rainero Schembri, Edoardo Siravo

 

regia Vito Bruschini

 

 

07 agosto  Teatro Romano ore 21:30                                                                                                         

BRUTO  (Replica)

 

di Nicola Fano per Simon Domenico Migliorini

da Giulio Cesare di William Shakespeare

 

 

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra adattamento drammaturgico e regia Simon Domenico Migliorini

assistente alla regia Ilenia Veronica Raimo

movimenti scenici Aurelio Gatti

assistente Laura Giuntoli

musiche originali David Dainelli

disegno luci e audio Paolo Morelli

trucco e parrucco Margherita Vannini

con Simon Domenico Migliorini, Domenico Belcari, Tiago Ghilli  Laura Giuntoli, Michelle Kossler, Marco Olivieri, Caterina Paolinelli, Ilenia Veronica Raimo Alessio Sarullo, Lucilla Vannini, Ermelinda Çakalli

 

Festival Internazionale Teatro Romano Volterra XX Edizione


È stata presentato giovedì 7 luglio 2022, a Volterra, a Palazzo dei Priori - Sala della Giunta, il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra XX Edizione alla presenza di Dario Danti, Assessore alle Culture, Volterra Internazionale, Artigianato del Comune di Volterra, Roberto Pepi, Presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Volterra, Giovanni Biegi, Responsabile Ufficio Marketing Cassa di Risparmio Volterra S.p.A, e Simone Domenico Migliorini, Fondatore e Direttore artistico del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra.

In collegamento da remoto sono intervenuti Aurelio Gatti, Fondatore e coordinatore della Rete Nazionale Teatri di Pietra, di cui il Festival fa parte, Giovanni Antonucci, Presidente della Giuria Premi Ombra della Sera, Gianfranco Bartalotta Docente di “Storia del Teatro e dello Spettacolo” Università degli Studi Roma Tre - Direttore “Teatro Contemporaneo e Cinema”, Alma Daddario, Giornalista e Drammaturga, Nicola Fano, Autore teatrale e Storico del Teatro, Rainero Schembri, Giornalista e Direttore “Punto Continenti”, Julia Holden, Produttore, ed il musicista Giacomo Lariccia che per l’occasione ha magistralmente interpretato “Le déserteur” di Boris Vian.

Il programma di questa ventesima edizione comprende 26 appuntamenti tra teatro, danza, musica ed eventi di grandissimo interesse artistico. Da segnalare PPP Pasolini che inaugura il Festival al Teatro Romano il 9 luglio (ore 21:30), prodotto da Mda Produzione danza - Gruppo Progetto Città - Festival Internazionale Teatro Romano Volterra e il concerto di Giacomo Lariccia il 10 luglio. Il 12 luglio alle ore 21:30, la Prima nazionale Mingus! celebra il centenario della nascita di Charles Mingus Jr. Seguiranno Terra Piatta Heratostenes (17 luglio), il “Racconto in musica” Pinocchio (19 luglio ore 21:30), la Prima nazionale Acarnesi (22 luglio ore 21:30), Speaking Dante in Volterra Prodotto da J Productions / Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra (26 luglio ore 21:30) che vedrà la partecipazione video di Helen Mirren John Nettles e Ralph Fiennes. Il ricavato della serata sarà devoluto alla Comunità di S.Egidio di Firenze.

Il 27 luglio alle ore 21:30 è in cartellone Il Lago dei Cigni; il 28 luglio (ore 21:30) Shakespeare in Italy, mentre il 29 luglio (ore 21:30) l’appuntamento sarà con Edipo a Colono, interpretato dall’attore senegalese naturalizzato francese, Mamadou Dioume. “Sarà un modo – dichiara Migliorini – per rendere omaggio a Peter Brook con la presenza sul palco millenario di Volterra di uno dei ‘suoi’ attori più emblematici. Dioume, infatti, ha collaborato a lungo con Brook dopo essere stato scelto per interpretare il ruolo di Bhima nel suo capolavoro Mahābhārata. Con Brook l’attore ha recitato anche in altri importanti lavori del grande maestro recentemente scomparso”.

Lunedì 1 agosto (ore 21:30) è in programma New Beggining: il suono dopo il silenzio. Un’altra Prima nazionale di questa stagione è Bruto di Nicola Fano per Simon Domenico Migliorini (5 agosto con replica il 7 sempre alle ore 21:30).

Lo spettacolo tratto da “Giulio Cesare” di William Shakespeare è prodotto da Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra con adattamento drammaturgico e regia di Simon Domenico Migliorini.

Evento centrale del Festival è, come sempre, la Cerimonia di consegna dei Premi Ombra della Sera (Teatro Romano, 6 agosto, ore 21:30).




Alma Daddario
Journalist / Press Office / Cultural Promoter
mobile.3472101290
Facebook: D&C Communication 



ONÌSIO FURIOSO

                             

APPIA NEL MITO

Echi di voci e suoni dal passato per raccontare il presente

Con

ONÌSIO FURIOSO

di Laurent Gaudé

traduzione italiana di Simona Polvani

regia, scena e paesaggio sonoro Luca Mazzone

con Giuseppe Pestillo

costumi ed elementi scenici Giulia Santoro

luci Fiorenza Dado e Gabriele Circo

video Pietro Vagliaca

 

DOMENICA 10 LUGLIO ORE 21:15

VILLA TORLONIA- Via Annibal Caro FRASCATI (RM)

 

Proseguono gli appuntamenti della rassegna Appia nel Mito a Villa Torlonia a Frascati con Onìsio Furioso, di Laurent Gaudé con Giuseppe Pestillo e la regia di Luca Mazzone.

Lo spettacolo  affronta il tema della modernità del mito e lo fa costruendo un personaggio che si muove a un ritmo sul crinale tra la poesia e l’epopea, tra la parola tragica e la quotidianità. È un compito difficile quello che Gaudé si è dato nella riscrittura di una figura mitologica così simbolica e carica di rimandi, Dioniso, divinità crudele e cruenta e allo stesso tempo così vitale. Segno di morte e di vita. La dimensione simbolica, che fa da controcanto a una parola concreta, seppur poetica, qui vede un personaggio che è allo stesso tempo uomo e donna, giovane e vecchio; uno degli ultimi dei ad entrare nel pantheon greco, in empatia con coloro che lo venerano e allo stesso tempo di una grande violenza, attraente e respingente. Dioniso è il dio dei mendicanti, dei senza nome, di quelli che non hanno nemmeno una storia, Gaudé, nella scelta del nome, compie un gesto significativo e carico di rimandi simbolici utili alla definizione del personaggio teatrale, della sua essenza e del suo profilo, fa saltare le prime lettere che ne richiamano la dimensione divina, lasciando alla sua scrittura e alla scena, quella terrena; Onysos è così uomo, i suoi impulsi sono i nostri: amore, tristezza; riparte dalla strada per dare una definizione e un volto a questa divinità oggi scesa in terra. Da una qualsiasi strada di una metropoli occidentale il nostro “uomo” inizia il suo racconto.


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci Tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com 


Biglietti:

Spettacoli Villa Torlonia-Frascati 20 euro / 15 euro

Prenotazioni: info@zerkaloteatro.com tel. 3516853330

https://appianelmito.it/prenotazioni/


Italia vs Brasile 3-2 La Partita 40 anni dopo


ITALIA vs BRASILE 3-2

LA PARTITA


40 ANNI DOPO, IL RICORDO DEL MATCH CHE HA RIDEFINITO L’IDENTITÀ DELL’ITALIA


SU SKY DOCUMENTARIES IN ESCLUSIVA TUTTI GLI EPISODI DAL 3 LUGLIO ALLE 21.15 DISPONIBILI ANCHE ON DEMAND E IN STREAMING SU NOW DALLA MATTINA


É il 5 luglio del 1982 quando l’Italia gioca contro il Brasile. Una partita di calcio che rappresenta un popolo intero. Tale partita, considerata come uno dei più grandi incontri di calcio di tutti i tempi, comportò l'eliminazione della nazionale brasiliana dalla competizione e venne definita dalla stampa verdeoro Tragedia del Sarriá ma fu per quella vittoria che l’Italia di Bearzot divenne Campione del mondo.



“Italia vs Brasile 3-2 – La partita” è il racconto di quel match in esclusiva su Sky Documentaries dal 3 luglio alle 21.15 con tutti gli episodi, disponibili anche on demand e in streaming su NOW dalla mattina.



La docu-serie Sky Original, divisa in tre episodi, nasconde un groviglio di storie. Fili intrecciati, destini incrociati, veleni, mortificazioni, ribellioni, errori e rinascite che attraversano le vite degli uomini che ne sono protagonisti, legandoli insieme in una stretta che oramai li immortala per l’eternità. Al centro una favola di riconoscenza e di riscatto, quella del commissario tecnico Enzo Bearzot e della sua fiducia cieca in un giocatore che tutti reputavano finito: Paolo Rossi. Così come finito, oltre che vecchio, era giudicato il quarantenne portiere Dino Zoff, che al novantesimo sulla sua mano si trovò ad avere la palla fatidica capace di cambiare le sorti di una Nazione.

Quell’estate del 1982 e quella vittoria dell’Italia di Bearzot che diventa campione del mondo è uno snodo cruciale per la ridefinizione dell’identità italiana. Italia-Brasile è stato un avvenimento che avrebbe inciso sulle vite degli italiani più di tutte le altre, più importanti, vicende politiche e sociali.

Nella docu-serie si alternano due linee narrative: la prima ripercorre gli attimi salienti della partita attraverso momenti indimenticabili che hanno consacrato alla storia azioni e giocatori. La seconda linea narrativa racconta i retroscena, le storie e gli aneddoti che girano intorno alla partita stessa in un mix di materiale inedito, interviste, fotografie, reenactment e memorabilia dell’82.

La docu-serie Sky Original “Italia vs Brasile 3-2 – La partita” di Giovanni Filippetto, scritta con Luigi Cruciani, Piero Trellini e tratta da La partita. Il romanzo di Italia - Brasile di Piero Trellini, per la regia di Jacopo Rondinelli, è prodotta da Eliseo Multimedia di Luca Barbareschi.



Tra i personaggi coinvolti nella serie anche Dino Zoff, Claudio Gentile, Giuseppe Bergomi, Bruno Conti, Toninho Cerezo, Serginho Chulapa, Éder Aleixo de Assis, Abraham Klein, Amit Klein,Giuseppe Calzuola, Michele Plastino, Gabriele Brustenghi, Mario Sconcerti e Darwin Pastorin. Ognuno di loro aveva qualcosa da dimostrare. Ognuno di loro doveva disputare la sua partita.






Ufficio stampa SKY

Isabella Ferilli 3467207561 – isabella.ferilli@skytv.it

Fabiana Troiani 3351858947 – fabiana.troiani@skytv.it


Corro da te, un remake deludente


 Riccardo Milani non è riuscito a compiere il miracolo: eguagliare la bellezza del film a cui s'ispira ossia Tutti in piedi, di cui Corro da te è il remake.

Cambia il finale straordinario e abbassa i toni di una tematica che va gridata al mondo intero: la disabilità, banalizzando fortemente il protagonista maschile, goffo, meno affascinante dell' attore e regista francese Franck Dubosc nei panni di Jocelyn, un incorreggibile bugiardo che si confida con il suo amico il dottor Max il magnifico Gerard Darmon che nella versione italiana è interpretato da Pietro Sermonti e con la segretaria la bravissima Vanessa Scalera e non con una combriccola di amici con i quali Gianni scommette di portarsi a letto pure la disabile, immortalando con un selfie l'evento dopo l'immersione nella piscina che prima è stato un elegante tavolino dove ha cenato con la speciale invitata (in foto).

La prima volta che ho visto Tutti in piedi, un film del 2018, sono rimasta davvero colpita da questa storia, dal bell'imprenditore che perde la testa per una bellissima donna sulla sedia a rotelle e dal momento in cui la conosce, cerca di conquistarla, dimenticando tutte le altre, mentre Gianni continua ad andare appresso a tutte, non solo a lei.

Il Gianni di Milani, interpretato da Pierfrancesco Favino, non solo non ha lo charme del bel Dubosc, gli manca proprio tutto di questo personaggio, anche la tenerezza in alcuni momenti che è determinante, riesce a essere un galletto senza cuore per tutto il tempo e non c'è empatia tra i due attori che ho visto ingessati nei panni rispettivamente di Gianni e Chiara.

Miriam Leone tuttavia si avvicina alla francese Alexandra Lamy, anche se non stupisce come lei, ricorda però il suo coraggio, la sua voglia di riscatto ed è apprezzabile. 

Nel cast ci sono molti attori eccezionali dal fratello di Gianni che è Carlo Luca De Ruggieri a Piera degli Esposti nei panni della nonna di Chiara, a Michele Placido nella parte del padre di Gianni che nel film francese è affidata a Claude Blasseur famoso per essere il papà di Vic (Sophie Marceau) ne Il tempo delle mele. 

Il film in prima visione su Sky, mi ha deluso e consiglio di vedere Tutti in piedi a cui s'ispira e che è imparagonabile ed è davvero bellissimo! 

"Daphne" una danza sublime ad Appia nel Mito con Aurelio Gatti

                                              DAPHNE dalle Metamorfosi di OVIDIO

regia e coreografia AURELIO GATTI

con Lucia Cinquegrana, Luca Piomponi, Lucrezia Serafini

produzione MDA PRODUZIONI DANZA coproduzione Circuito Danza Lazio in collaborazione con Teatri di Pietra

CHIESA DI S. NICOLA

Via Appia Antica 161

MER 29 GIUGNO 2022 – ORE 20.30

Il 29 giugno c'è stato il magnifico appuntamento con la danza di Aurelio Gatti, che ha proposto una sua versione del mito di DAPHNE. 

Il mito di Apollo e Dafne è la storia di un amore mai realizzato., ma anche di un paradosso: Proprio il dio protettore delle arti mediche non riesce a trovare un farmaco per la ferita infertagli da Eros; proprio il nume che conosce presente, passato e futuro, lascia che la sua mente onniveggente sia offuscata dalla tenace passione per la bellissima Dafne, figlia del fiume Peneo e di Gea.

La recensione di Tania Croce di "Daphne"

Il coreografo e regista Aurelio Gatti, prima che iniziasse lo spettacolo di danza sul mito di Apollo e Daphne, ha ricordato il mistero dell'eros descritto da Ovidio nelle Metamorfosi, ponendosi dei quesiti e ha spiegato il lavoro del suo adattamento del mito stesso.

«Daphne è una ninfa che rifiuta il corteggiamento di Apollo - ricorda Gatti - secondo una certa letteratura è dimostrazione di primato dell'autonomia femminile nei confronti di una società maschile, però noi ci siamo posti un problema: "com'è possibile che Apollo che è una di quelle divinità positive, apollineo viene definito il momento positivo di un'epoca, com'è possibile che Apollo capace di essere il rappresentante delle arti e non solo, viene rifiutato dalla ninfa?" naturalmente - prosegue Aurelio - Ovidio nelle sue Metamorfosi, ci fa una storia più complessa e ci racconta che Eros adirato con Apollo, decise di pungere con delle frecce di piombo, la ninfa, e con delle frecce d'oro Apollo, per creare nell'ultimo l'amore spasmodico, nella prima, il rifiuto. Detto questo, la poesia e non solo la poesia, narra di un qualche cosa di sottilissimo, in effetti Apollo è una figura giovanile, mentre la ninfa è poco più che sedicenne. Di fronte hanno un altare straordinario, che è l'incontro, a cui uno tende con bramosia, l'altra disattende con timore. Quel momento crea una magia che Ovidio racconta con parole straordinarie l'invocazione nella corsa di Apollo verso la ninfa, dice esattamente: "Frena la tua corsa o ninfa, affinché rami e arbusti non segnino le tue carni". Vi pare possibile - si chiede Gatti - immaginare un'invocazione così attenta, così precisa per un uomo che vuole esercitare una virilità e basta? Tutto questo ci ha portato a immaginare quindi un Apollo ma per disegnare le ninfe ne avevamo bisogno di due, abbiamo immaginato una Daphne bianca e una Daphne nera, una Daphne portata a conoscere in quanto giovane e attratta da un qualche cosa che avviene straordinario e che non conosce e una Daphne nera che invece induce il personaggio al timore ad essere guardinga. L'epilogo è conosciuto, dopo questa corsa, Daphne stremata arriva in cima alla collina e chiede al padre di trasformarla in altro, il padre asseconda questa preghiera e Apollo arriva quasi a toccarla che già quelle non sono più carni ma l'arbusto di alloro, da quel momento l'alloro diventa la pianta dedicata ad Apollo. Quando si cingono i poeti si cingono d'alloro, anche i vincitori e gli imperatori. L'alloro diventa la pianta sacra di Apollo. Tutto questo noi cerchiamo di raccontarlo solo per danze. In scena un Apollo, due Daphne e complice questo luogo che come recita la mission di questo Festival, fa in maniera che il mito possa ogni volta risiedere laddove c'è una comunità attenta ad ascoltarlo».

Sulle note di musiche bellissime tra cui "Charms" di Abel Korzeniowski, "Cry" di Michael Ortega, "Gortoz a Ran" di Denez Prigent, Lucia Cinquegrana e Lucrezia Serafini unite a formare un corpo unico, procedono e si chinano di fronte ad Apollo che è interpretato da Luca Piomponi, a distanza dalla duplice Daphne, a cui seguiranno volteggi e giochi di veli e abiti leggeri che fluttuano, fino a rappresentare danzando, l'emblematico incontro fra il maschile e il femminile e la successiva fuga della Daphne nera. 

Nella seducente danza di abbracci e di fughe, la Daphne bianca si lascia corteggiare e si abbandona tra le braccia innamorate di Apollo, mentre quella nera è animata da inquietudine e fugge alla ricerca di un'identità che la liberi dal peso di un amore verso il quale non ha alcun interesse e predisposizione.

Così l'amore come nel poema epico mitologico di Ovidio, dell'8 secolo d.C. ritenuto una vera e propria enciclopedia della mitologia classica, si trasforma e i rami d'alloro di una corona che Apollo porterà con se e che lo rappresenteranno, conterrà quell'amore.

L'amore non muore, si trasforma e nello splendido e suggestivo adattamento del mito di Aurelio Gatti che cura la regia e la coreografia di "Daphne" è espresso magnificamente il mistero dell'eros e la sua forza di trasformare l'animo umano per sempre.


Le immagini dello spettacolo

Ghiaccio

 La noble art è un'espressione che neanche si usa nel quartiere dove cresce Giorgio, orfano di padre e appassionato di boxe, però esiste la nobiltà d'animo di Massimo, il suo allenatore, che lo aiuta a credere in se stesso e lo prepara psicologicamente e fisicamente a un incontro che cambierà il corso della sua vita.

Nella periferia romana tra il Quarticciolo, Casal Bruciato e Tor Tre Teste dove è girato il film, ci sono insidie di ogni tipo e si vive con l'acqua alla gola perché mancano i soldi per pagare l'affitto e si finisce in brutti giri per sopravvivere.

Giorgio è molto legato a sua madre, una donna che nasconde le lacrime in cucina, perché Maria è vinta, affranta, avvolta da un fallimento che le toglie il respiro.

Il film è ambientato negli anni '90, precisamente nel 1997, sono gli anni in cui si guarda in tv il Karaoke di Fiorello, che Massimo ama vedere con la sua Floriana, la bella moglie di cui è innamoratissimo e lo fa quando torna a casa distrutto dal lavoro e dagli allenamenti in palestra e le promette di trovare il tempo per togliere la muffa dalla camera dei bambini e la convince a perdonarlo dedicandole una serenata, più precisamente una canzone di Claudio Baglioni.

Giorgio indossa una felpa grigia col cappuccio con una sola T di Totti sulle spalle e il numero 10 , lo fa perché è l'unico regalo ricevuto da suo padre, da cui ha ereditato soltanto i debiti per cui gli strozzini lo minacceranno, ma il prezzo da pagare sarà troppo alto.

Massimo, è un ex pugile che non ha spiccato il volo e che per campare lavora la mattina presto alle dipendenze di un tipo che gli fa scaricare frutta e verdura, ma riversa su Giorgio il suo sogno di vittoria e sarà per lui un complice, quasi un padre e salderà un po' dei suoi debiti coi soldi messi da parte per i figli.

L'immersione delle mani nel ghiaccio alla fine degli allenamenti, è come un premio, un rituale che Massimo trasmette a Giorgio, accanto alle sue teorie filosofiche ed estremamente intense.

La periferia è un microcosmo difficile da gestire e in cui vivere, ma è l'unica realtà che Giorgio conosce, pur sognando un giorno di vivere e morire al mare con la sua amata.

Chissà se vincerà l'incontro, chissà se andrà a vivere al mare, coronando il suo sogno.

Massimo è interpretato da un magnifico Vinicio Marchioni, perfettamente a suo agio nei panni dell'allenatore fidato e appassionato, del padre affettuoso e del marito fedele. L'ho amato immensamente in questo film che è l'esordio alla regia per il cantante Fabrizio Moro, la cui sceneggiatura e regia è anche di Alessio De Leonardis.

Giorgio è Giacomo Ferrara, ragazzo molto tenero e indifeso eppure coraggiosissimo a cui ci si affeziona immediatamente.

Tra i personaggi neri c'è Pisciasotto interpretato da Claudio Camilli che mi ha ricordato in modo impressionante il mio amico attore e regista Paolo Perelli.

Floriana è Sara Cardinaletti, Maria è Lidia Vitale e il piccolo Marco, il figlio di Massimo è Matteo Ballesio.

Il film apprezzatissimo su Sky questa sera, potrete vederlo anche su Prime Video.

Non perdetelo perché è stupendo!

Edipo... Seh! con Andrea Tidona alla Chiesa di S. Nicola per "Appia nel Mito"


Il tragico e il comico convivono nella straordinaria pièce Edipo... Seh! con Andrea Tidona diretto da Carla Cassola, ammirata ieri sera nello scenario mozzafiato della Chiesa di S. Nicola sull'Appia Antica 161.


La recensione di Tania Croce di "Edipo... Seh!"

Rivivono grazie al talento e alle doti sia canore che imitatorie di uno dei grandi attori del nostro cinema e teatro come Andrea Tidona, alcuni degli artisti amatissimi che ormai non ci sono più, diretti da un regista come Giorgio Strehler che mi piace pensare sia finito nell'Ade, ossia in quel regno dei morti che attraverso la loro arte si sono consegnati all'eternità.

Si assiste a una danza di anime, di voci, ed è un viaggio non solo nel mito greco e nella tragedia di Sofocle di maggiore impatto e forza drammatica come l'Edipo re ma anche nella recitazione e nell'Italia dei dialetti a cui i diversi attori impegnati nei panni di Giocasta come Tina Pica o di Edipo come Vittorio Gassman, appartenevano.

Dal fraseggio declamato e solenne di Gassman che avverte il peso del suo destino, a quello scansonato e popolare di Aldo Fabrizi nei panni del Nunzio, Tidona evoca senza essere caricaturale, gli attori che hanno ispirato il suo percorso artistico, mostrandone i pregi e i difetti a partire dal tic agli occhi di Vittorio Gassman, fino all'immenso Maestro Eduardo che chiude la tragedia, cercando come solo lui sapeva fare di spiegarla al pubblico attraverso le sue famose didascalie, prima di congedarsi.

Non voglio dimenticare Ugo Tognazzi nei panni di Creonte, un politico, un filosofo accomodante e furbo, investito da un potere che gli consente di essere conciliante con tutti, allontanando le incertezze e le paure che dominano l'animo umano.

 Che sia stato solo un sogno nel quale l'attore ci ha condotto, il pubblico lo scopre sul finale ed avendo creato un legame così empatico con i presenti, è stato difficile dopo gli applausi meritatissimi, uscire dal teatro, se non fosse per i meravigliosi sampietrini trovati sul sentiero lungo la Via Appia Antica che conduce in un luogo luminoso come la I Edizione di Appia nel Mito, la rassegna di rara bellezza nata dall'idea di Alessandro Machìa e Fabrizio Federici della Compagnia teatrale Zerkalo, con il contributo della Regione Lazio.

Il quarto appuntamento sarà il 29 giugno alle 20:30 con Daphne dalle Metamorfosi di Ovidio, regia e coreografia di Aurelio Gatti, con Lucia Cinquegrana, Luca Piomponi, Lucrezia Serafini, produzione MDA PRODUZIONI DANZA in collaborazione con Teatri di Pietra.

Alcune immagini dello spettacolo  

PennadorodiTania CroceDesign byIole