Mancino naturale su Raiuno e su Raiplay


Devo dire la verità: ho visto il film per la presenza di Francesco Colella, l’attore che dopo “Due piccoli italiani” (2018) mi ha letteralmente conquistato e quando apprendo che è nel cast, mi siedo e attendo l’emozione che arriva autentica come la sua recitazione.

Ebbene, ho visto “Mancino naturale” questa sera, trovandolo un po’ lento all’inizio con la solita Gerini nella parte della coatta attraente, matura per avere un figlio di dieci anni anche se oggi è normale, perché capita che il primo figlio si ha a 40 anni.

La storia è attuale e dopo la lentezza iniziale c’è un crescendo di situazioni che lo rendono interessante ed estremamente attuale.

Il pallino del calcio dei genitori che i figli la maggior parte delle volte subiscono, è il tema portante del film.

Questa volta però è diverso. C’è Paolo, orfano di padre che ha un talento naturale: un sinistro eccezionale. Anche se il talento non basta.

Serve un procuratore giusto che dopo le false promesse, realizzi il sogno di sua madre Isabella, ossia di farlo entrare nella serie A.

Il procuratore giusto a quanto pare non è Marcello, interpretato da Massimo Ranieri.

Altro tema è l’incapacità dei genitori di comprendere i propri figli e Isabella dimostra di non aver capito nulla di suo figlio anche se si spende e sacrifica per consentirgli  di diventare un calciatore di serie A.

A comprendere Paolo riesce solo Fabrizio, il nuovo vicino di casa, uno sceneggiatore che gli trasmette l’amore per il sapere. È estremamente bella la figura di Fabrizio interpretata magnificamente da Francesco Colella, intenso anche attraverso il suo linguaggio non verbale fatto di sguardi che esprimono come e più delle parole.

I pomeriggi passati a studiare e in compagnia di Fabrizio, nutriranno la giovane mente di Paolo che inizia ad amare la lettura persino di un libro impegnativo come Il conte di Montecristo che il vicino di casa gli ha prestato e saranno illuminanti i suoi nuovi interessi e ispireranno il giovane animato da buoni proposti.

Nel film diretto da Salvatore Allocca, non mancano momenti drammatici e commoventi.

Ne consiglio la visione su Raiplay! 

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PennadorodiTania CroceDesign byIole