Grosso guaio all’Esquilino. La leggenda del Kung Fu


Può bastare un ristorante cinese a Roma e un attore romano come Martino Carbonaro (Lillo), per svelare i segreti delle arti marziali? Sì può se e solo se c’è chi il Kung fu lo conosce davvero, ossia Nan-do il bravissimo Giorgio Colangeli.

La storia del film è quella di Davide (Riccardo Antonaci), un ragazzo intelligente e insicuro che passa le sue giornate nel quartiere Esquilino, evitando di farsi pestare di botte dal bullo della scuola e sognando di conquistare il cuore di Yasmin. Grazie all'arrivo di Martino, che gli insegnerà l'arte del Kung fu, ritroverà la fiducia in se stesso.

Questa è la sinossi del film estremamente divertente trattandosi della parodia di un Kung fu movie con la citazione nel titolo del cult “Grosso guaio a Chinatown” ma nella versione romana c’è Lillo al posto di Kurt Russell che tira a campare vivendo di rendita dopo la notorietà legata all’unico film che ha interpretato: “Cintura nera - Scontro totale”.

A momenti di puro divertimento, si alternano scene commoventi e cariche di riflessioni esistenziali.

Il tema della multiculturalità è trattato con consapevolezza ed estrema sapienza e il teatro gestito dalla mamma di Davide, Carolina Crescentini, è il luogo ideale per far incontrare culture differenti che amano integrarsi e condividere.

Il film diretto da Younuts (Niccolò Celaia e Antonio Usbergo) è in prima visione su Prime video e sono certa che vi piacerà così come è piaciuto a me.
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PennadorodiTania CroceDesign byIole