E noi come st***zi rimanemmo a guardare


Arturo è appena stato licenziato per colpa di un algoritmo e lasciato dalla fidanzata condizionata da una app sulle affinità di coppia.

Ha 48 anni, è senza lavoro e senza amore.

Sul web riesce a trovare lavoro come rider e avrà la compagnia di Stella, un ologramma della app Fuuber friends.

Con Stella la vita sembra più sopportabile ma Arturo è ormai invischiato in una realtà dove gli algoritmi regolano le vite degli uomini senza scampo.

L’illusione dell’amore per Stella, una ragazza reale ma imprigionata in una torre a Mumbai dove la sua immagine sarà proiettata all’abbonato di turno, farà sentire Arturo libero di raggiungerla e di riconquistare al suo fianco il suo posto nel mondo. 

Arturo è interpretato molto bene da Fabio De Luigi. Stella è Ilenia Pastorelli e Pif è sia il regista che il compagno di stanza di Arturo.

Molto profetico questo film tremendamente bello.

Stupenda la fotografia e la proiezione di quel che accadrà sotto i nostri occhi, tra quarant’anni oppure tra poco tempo ma noi come st***zi resteremo a guardare.

Ne suggerisco la visione perché Pif è il Tati italiano e questo film è appassionante come Play Time dove Monsieur Hulot è alle prese con il mondo della cibernetica che, teoricamente dovrebbe facilitare e rendere più piacevole la vita dell'uomo, ma in realtà minaccia pericolosamente la sua esistenza, tendendo a fare di ogni individuo un robot.
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2 commenti:

PennadorodiTania CroceDesign byIole