Uccelli del paradiso Birds of Paradise

 Su Amazon Original, ho scoperto un film in cui le immagini proiettano lo spettatore nell'animo dei protagonisti in un gioco di luci, colori, maschere e suggestioni, mostrando il durissimo mondo della danza classica, dove bisogna essere tanto forti quanto leggeri per poter spiccare il volo.

Sto parlando di Birds of Paradise, una storia che toglie il respiro, ferendo come le scarpine da punta delle ballerine, laceranti eppure indispensabili per ballare.

Un contratto  con il corpo di ballo dell'Opera di Parigi è l'ambito premio che una prestigiosa scuola di danza classica consegnerà al ballerino e alla ballerina più dotati di talento e grazia.

Tra i giovani e talentuosi in lizza per ottenere il Prize, ci sono l'addolorata Marine, traumatizzata dalla recente perdita del fratello gemello Ollie anch'esso ballerino e l'americana Kate, giunta nella scuola grazie alla borsa di studio offerta dai genitori di Marine, due facoltosi, lei un'ambasciatrice, lui un magnate, dopo la perdita del figlio morto suicida.

Le due ragazze una aggraziata e minuta, l'altra alta e meno graziosa, condividono la stessa stanza e lo stesso letto e dopo gli scontri iniziali, tra le due s'istaura un rapporto fraterno, empatico, idilliaco.

Kate è orfana di madre, anch'essa ballerina e resta in contatto con suo padre per telefono. Il papà di Kate non è certo facoltoso come quello di Marine ma è intenzionato a sacrificare tutto per il successo dell'unica amatissima figlia.

 Kate è davvero pronta a tutto pur di conquistare il contratto che la farà brillare all'Opera di Parigi, anche ad assumere le droghe che uno spacciatore la convince a prendere perché tanto anche gli altri ballerini ne fanno uso.

Il film diretto da Sarah Adina Smith, con attrici come Diana Silvers nel ruolo di Kate, Kristine Froseth in quello di Marine e l'insegnante di danza interpretato da Jacqueline Blisset, mostra come dietro la superficie incantevole della danza, dei costumi e della grazia, si celi un mondo marcio fatto di interessi, calcoli e giochi pericolosi e devastanti.

Anche i nomi sono evanescenti per cui Marine si fa chiamare Marionette dal fratello e non amando il nome scelto dai genitori, vuole essere Emma.

La leggerezza e la pesantezza si alternano e bilanciano nel corso delle scene, ci sono balli che pesano come macigni e altri che fanno volare.

Beata è colei che cade, beata è colei che si rialza, è la frase incoraggiante dell'insegnante di danza, rivolta a Marine in un momento di smarrimento in cui ha pensato al suicidio come unica soluzione.

Vorrei svelare il finale, ma preferisco tacerlo e farvelo scoprire, invitandovi a vedere un film che segna, insegna, sconvolge.


Se sei un frequentatore abituale del mio sito e ritieni utile il lavoro che svolgo, sostieni il mio impegno con una donazione spontanea. Grazie!

Donazione PayPal

4 commenti:

  1. Penso sia uno dei mondi più crudeli che ci siano,quello della e chi riesce ha nel viso descritta la sofferenza che deve avere giornalmente una ballerina . Credo sus un film molto toccante.. e Tania con la sua professionalità, riesce sempre a consigljarici film favolosi...chapeau Tania!!

    RispondiElimina
  2. Sono contenta di essere utile attraverso le mie info e i tuoi commenti sono sempre carinissimo!!!
    Grazieeee

    RispondiElimina

PennadorodiTania CroceDesign byIole