Erodiade con Iaia Forte a Malborghetto il 28 luglio 2016

La vita e la morte per un ateo, sono una bilancia senza l'ago della fede, del sostegno di un credo religioso, come accade ad Erodiade, il personaggio femminile ripulito da Testori dal peso di una visione biblica che la vuole ebrea e innamorata di Erode, rendendola libera, appassionata e seduttrice; Me lo racconta la dolce e sensibile Iaia Forte, in questa intervista.
Dopo i saluti e il mio apprezzamento nei confronti di un attrice che ho apprezzato in tv e finora mai a teatro, soprattutto ne "Il Giovane Favoloso" del 2014 diretto da Martone con Elio Germano nei panni di Giacomo Leopardi, e lei, la proprietaria di un appartamento dove il poeta trascorse gli ultimi anni della sua vita, inizia, una piacevolissima chiacchierata intervista con l'attrice napoletana solare e bella, reduce da diversi premi ricevuti per la sua carriera.

Come ti sei avvicinata al monologo di Giovanni Testori, scritto nel 1964 e riscritto nel 1984?

Ho amato la potenza del linguaggio usata dall'autore, il testo che è poco noto, mi ha sedotto per la sua dimensione intima, dove il personaggio descritto è a contatto con i suoi dubbi più profondi perché questa non è una biografia ma la storia di un'atea come me, mancina, barbarica e che perde la bellezza con l'età e la cui seduzione verso Giovanni Battista è rifiutata in nome di una fede per un dio a cui lei non crede. 

Questa fede incrollabile di Giovanni, metterà in crisi quelle che fino a quel momento sono state le certezze di una donna, di una madre.
Quindi hai sentito molte somiglianze col personaggio che interpreti, una donna che nel bene e nel male, ha contribuito a scrivere la storia degli uomini.

La donna a teatro ha un valore assoluto, perché il teatro esclude le categorie, in questo caso, Erodiade s'interroga attraverso l'esperienza amorosa, sul vero senso della vita e della morte e lo fa con intensità e determinazione, come solo una donna saprebbe fare.

Sarai il 28 luglio al Casale di Malborghetto, sulla Flaminia, un sito archeologico davvero bellissimo, nell'ambito dei Teatri di Pietra del Lazio

Mi emoziona molto portare questo monologo a Malborghetto per la mia profonda passione verso l'archeologia, sono certa sarà uno spettacolo emozionante anche per il pubblico

A proposito di pubblico, il monologo che porti in scena da diversi anni, com'è stato accolto?

Sono stati moltissimi i consensi, sia da parte della critica che del pubblico che è chiamato a partecipare allo spettacolo

Quindi è uno spettacolo corale?

In realtà lo è, pur essendo sola sulla scena, il pubblico è chiamato in causa e coinvolto per giudicare l'ingiusto martirio di Giovanni e questo rende Erodiade, non solo un monologo ma uno spettacolo corale.


Dopo la replica del 28 luglio a Malborghetto, Iaia Forte, porterà la sua Erodiade all'Arco di Traiano a Civitavecchia il 30 luglio, per coinvolgere il pubblico nella storia di una donna forte e fragile, che ama, seduce e lotta fino all'ultimo istante, per scoprire il vero senso dell'esistenza.


di Tania Croce










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