Ghiaccio

 La noble art è un'espressione che neanche si usa nel quartiere dove cresce Giorgio, orfano di padre e appassionato di boxe, però esiste la nobiltà d'animo di Massimo, il suo allenatore, che lo aiuta a credere in se stesso e lo prepara psicologicamente e fisicamente a un incontro che cambierà il corso della sua vita.

Nella periferia romana tra il Quarticciolo, Casal Bruciato e Tor Tre Teste dove è girato il film, ci sono insidie di ogni tipo e si vive con l'acqua alla gola perché mancano i soldi per pagare l'affitto e si finisce in brutti giri per sopravvivere.

Giorgio è molto legato a sua madre, una donna che nasconde le lacrime in cucina, perché Maria è vinta, affranta, avvolta da un fallimento che le toglie il respiro.

Il film è ambientato negli anni '90, precisamente nel 1997, sono gli anni in cui si guarda in tv il Karaoke di Fiorello, che Massimo ama vedere con la sua Floriana, la bella moglie di cui è innamoratissimo e lo fa quando torna a casa distrutto dal lavoro e dagli allenamenti in palestra e le promette di trovare il tempo per togliere la muffa dalla camera dei bambini e la convince a perdonarlo dedicandole una serenata, più precisamente una canzone di Claudio Baglioni.

Giorgio indossa una felpa grigia col cappuccio con una sola T di Totti sulle spalle e il numero 10 , lo fa perché è l'unico regalo ricevuto da suo padre, da cui ha ereditato soltanto i debiti per cui gli strozzini lo minacceranno, ma il prezzo da pagare sarà troppo alto.

Massimo, è un ex pugile che non ha spiccato il volo e che per campare lavora la mattina presto alle dipendenze di un tipo che gli fa scaricare frutta e verdura, ma riversa su Giorgio il suo sogno di vittoria e sarà per lui un complice, quasi un padre e salderà un po' dei suoi debiti coi soldi messi da parte per i figli.

L'immersione delle mani nel ghiaccio alla fine degli allenamenti, è come un premio, un rituale che Massimo trasmette a Giorgio, accanto alle sue teorie filosofiche ed estremamente intense.

La periferia è un microcosmo difficile da gestire e in cui vivere, ma è l'unica realtà che Giorgio conosce, pur sognando un giorno di vivere e morire al mare con la sua amata.

Chissà se vincerà l'incontro, chissà se andrà a vivere al mare, coronando il suo sogno.

Massimo è interpretato da un magnifico Vinicio Marchioni, perfettamente a suo agio nei panni dell'allenatore fidato e appassionato, del padre affettuoso e del marito fedele. L'ho amato immensamente in questo film che è l'esordio alla regia per il cantante Fabrizio Moro, la cui sceneggiatura e regia è anche di Alessio De Leonardis.

Giorgio è Giacomo Ferrara, ragazzo molto tenero e indifeso eppure coraggiosissimo a cui ci si affeziona immediatamente.

Tra i personaggi neri c'è Pisciasotto interpretato da Claudio Camilli che mi ha ricordato in modo impressionante il mio amico attore e regista Paolo Perelli.

Floriana è Sara Cardinaletti, Maria è Lidia Vitale e il piccolo Marco, il figlio di Massimo è Matteo Ballesio.

Il film apprezzatissimo su Sky questa sera, potrete vederlo anche su Prime Video.

Non perdetelo perché è stupendo!

Se sei un frequentatore abituale del mio sito e ritieni utile il lavoro che svolgo, sostieni il mio impegno con una donazione spontanea. Grazie!

Donazione PayPal

3 commenti:

  1. Vedendo il film...quando si nasce in una borgata povera di periferia...devi essere doppiamente bravo a vivere in quel contesto...il suo allenatore gli consiglia che ogni volta che vai giù...devi sempre Rialzarti...grande insegnamento per tutti!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' proprio così, bisogna sempre rialzarsi!

      Elimina
  2. FILM straordinario, ricco di valori, sorprendente, vero. Tragicissimo ma con una sua tenerezza di fondo. Questa recensione lo descrive molto bene. Da non perdere!

    RispondiElimina

PennadorodiTania CroceDesign byIole