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IL CARRO DI DIONISIO

                                FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO VOLTERRA 

XX EDIZIONE


    luglio | agosto 2022    

 

   nell’ambito del programma di

 

       Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura 


                                                                 

      IL CARRO DI DIONISIO  

Teatro Romano

Volterra

20 luglio 2022

Ore 21:30

 

Prosegue il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra, con  Il Carro di Dionisotratto dall’opera di Ettore Romagnoli, che andrà in scena domani 20 luglio 2022 sul palco del Teatro Romano di Volterra, alle ore 21:30. Lo spettacolo è prodotto da Asso Teatro, con adattamento e regia di Vito Cesaro, musiche di Roberto Marino, con  Marco Reggiani, Claudio Lardo, Christian Salicone, Filippo D’Amato, Giuliana Meli, Vito Cesaro.

 

“Questo dramma satiresco – spiega Vito Cesaro - è riconducibile nella sfera del culto del dio Dioniso, dio dell’estasi, del vino, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi; la commedia antica si caratterizzava per la struttura abbastanza semplice in cui il coro era costituito da elementi travestiti da satiri caprini che si muovevano sulla scena alternando momenti di recitazione teatrale a momenti di vivace danza chiamata sikinnis. In una felice simbiosi, il dramma satiresco presentava la struttura della tragedia e il colorito farsesco della commedia. Le storie erano di tipo comico, a volte addirittura parodie di episodi mitologici, che presentavano i satiri nelle situazioni più disparate. Nel dramma satiresco, troviamo dunque aspetti burleschi e grotteschi. Il testo originario, come altri testi teatrali del primo ‘900 era composto in rime. Il lavoro di adattamento dell’opera, nel rispetto del testo originario, lo ha reso più scorrevole, veloce, con battute comiche a chiusura che ne spostano l’asse da dramma in rime a commedia brillante-comica. Sebbene la produzione dei drammi satireschi durante l’età classica fosse molto cospicua, ai giorni nostri è giunto un solo testo integro, il Ciclope di Euripide. A questo si aggiungono alcuni frammenti dei Pescatori di Eschilo e dei Segugi di Sofocle. Il Carro di Dioniso è stato rappresentato per la prima volta a Siracusa nel 1914, scritto da Ettore Romagnoli grecista e letterato italiano, docente universitario a Catania, Roma e Milano. Romagnoli, divenne celebre come saggista e critico letterario, traducendo con grande perizia critica varie opere greche tra cui le tragedie di Euripide, Eschilo e Sofocle, le commedie di Aristofane, l’Iliade e l’Odissea di Omero, ed è a lui che va il nostro ringraziamento per questa ‘perla’ della cultura classica. I personaggi della commedia sono particolari, divertenti, caratterizzati e per certi versi surreali. Si muoveranno in una scena appariscente, sfavillante e colorata”.

 


 

Rita Sanvincenti                                                                                           

Responsabile Comunicazione - Ufficio Stampa 

Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

mob. +39 336 417344 


NURARCHEOFESTIVAL XIV edizione


NURARCHEOFESTIVAL XIV edizione 


15 luglio - 1 agosto 2022 | Orroli – Sadali – Nurri (Sardegna)


Dal 15 luglio al 1 agosto la Sardegna accoglie il ritorno della quattordicesima edizione di NurArcheoFestival nella Valle dei Laghi, fra Orroli, Sadali, Nurri, con un cartellone di oltre venti spettacoli, comprese due anteprime nazionali e molte prime regionali. Una rassegna che unisce il patrimonio storico e culturale dell’Isola con il teatro, in luoghi di grande interesse archeologico, organizzata dalla compagnia cagliaritana Il Crogiuolo, diretta da Rita Atzeri, che firma il festival con l'attrice Iaia Forte.


Una programmazione ricca e serrata che mette in mostra una parata di stelle della scena italiana, in cui si annoverano nomi di livello assoluto come Iaia Forte, Stefania RoccaTommaso Ragno, Giuliana Musso, Marco Baliani, Motus, passando per Stefano Sabelli, Paolo Panaro, il Teatro Bertolt Brecht di Formia e Residui Teatro di Madrid, insieme a tanti altri grandi artisti e artiste del panorama nazionale che arricchiranno l’offerta del Festival. Anche in questa edizione il Nurarcheofestival continuerà a essere un festival dal tempo lungo, perché, come da tradizione, si svolgeranno le visite guidate ai siti archeologici, che diventeranno poi suggestivi palcoscenici per accogliere gli spettacoli serali. Il NurArcheoFestival è organizzato da Il crogiuolo con il sostegno del MiC, degli Assessorati del Turismo e della Cultura della Regione Sardegna.

Il programma completo è su: www.ilcrogiuolo.eu. Per ulteriori aggiornamenti è possibile visitare la pagina www.facebook.com/nurarcheofestival.

Per informazioni, prevendite e prenotazioni chiamare il numero 334 8821892.      


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Agenzia di Comunicazione e Marketing | Ufficio stampa e Digital PR | Promozione 2.0 

Edoardo Borzi
Telefono: 3312344833



LA COMMEDIA DEGLI ERRORI

 Dal 15 al 31 Luglio ore 21.00 (dal mercoledì alla domenica)


LA COMMEDIA DEGLI ERRORI

Regia di Loredana Scaramella

Traduzione e adattamento Loredana Scaramella


Produzione Politeama s.r.l.


La Commedia degli errori, considerata da alcuni il primo testo di Shakespeare, oscilla tra gli estremi della farsa e quelli della commedia romantica.

Definita una “farsa poetica”, prende forza dal grande divertimento per l’aggressività e la violenza generate dal verificarsi di situazioni improbabili nella vita di ogni giorno: due coppie di gemelli identici, vestiti in maniera simile, si ritrovano nella stessa città, nello stesso giorno.

L'inaccettabile diventa accettabile, l’assurdo e quello che ha senso entrano in collisione e la follia e la sensatezza combattono fra loro per prevalere. La capacità dei personaggi di vedere la realtà è messa in crisi da un gioco di specchi che crea grande confusione, ma è l'impossibilità di vedere il reale nel momento in cui si è troppo presi da sé stessi a causare una vera miopia nei confronti di quanto accade. Un fenomeno familiare anche agli umani del ventunesimo secolo: la cecità autoreferenziale apre la porta al caos e alla confusione e la visione degli altri si confonde mentre vacilla la percezione di sé.

Nella commedia, una volta che il ritmo crescente, nutrito dalle passioni, esplode, la crisi si risolve in un senso di riconciliazione. Sospesa fra sapere e non sapere, la storia assume una valenza filosofica nel momento in cui proprio in questa oscillazione si intravede una costante che rende possibile la scoperta dell’identità. Non è sufficiente un singolo punto di vista: per interpretare il reale è necessario interagire con il mondo e con la comunità. La commedia si rivela così non soltanto un’escursione nel fantastico e nell'improbabile, ma un viaggio verso l'integrazione sociale, familiare e personale, possibile solo grazie all’ascolto, alla pazienza, alla capacità di confrontarsi con Tempo.

Per Shakespeare l’opera è un’occasione di sperimentazione creativa in cui condivide un vocabolario europeo di scene, personaggi e azioni. Mescola i generi, come fa la commedia dell'arte, pratica la contaminazione di trame, coniuga in una interazione dinamica i giochi linguistici di Plauto, l’esplorazione delle relazioni umane di Terenzio con spunti biblici, con il racconto italiano e il gusto elisabettiano. In questo è fortemente figlio del suo tempo perché la capacità di contaminarsi è caratteristica massima dell'immaginazione dell'epoca Tudor. E proprio la contaminazione è la cifra della nostra messa in scena, che disegna col movimento frenetico e le note di un charleston reinventato questa storia esilarante di inquietudine esistenziale e la colloca negli Anni Venti del Novecento, sulla costa di una Efeso di fantasia, un porto mercantile in cui i colori di una tavolozza post-impressionista si incontrano con le canzoni originali eseguite dal vivo in un caffè di strada.



Interpreti

(In ordine alfabetico)


Primo mercante, Guardia     DONATO ALTOMARE

Una Ragazza Leggera  LARA BALBO 

Professor Pinza,esorcista   GIULIO BENVENUTI 

Solino, Duca di Efeso   GABRIO  GENTILINI

Luciana  BETTA MANDALARI  

Balthazar, mercante  ROBERTO MANTOVANI 

Antifolo di Efeso MATTEO MILANI 

 Dromio di Siracusa  LUCA NENCETTI 

Angelo, orafo  IVAN OLIVIERI 

Emilia,  Badessa a Efeso  LOREDANA PIEDIMONTE  

Adriana   CARLOTTA PROIETTI

Egeone, mercante di Siracusa   CARLO RAGONE  

Luce  LAURA RUOCCO 

Antifolo di Siracusa  MAURO SANTOPIETRO 

Cantante caffè, TONI SAPIO

Secondo mercante  ANTONIO TINTIS

Dromio di Efeso  FEDERICO TOLARDO

Musicisti

chitarra DANIELE DE SETA 

violino  ADRIANO DRAGOTTA

clarinetto ELEONORA GRAZIOSI 

batteria  DUCCIO LUCCIOLI 

contrabbasso STEFANO MARZOLLA


Movimenti di scena ALBERTO BELLANDI

Coreografie LAURA RUOCCO

Musiche originali  MIMOSA CAMPIRONI

Collaborazione agli arrangiamenti ADRIANO DRAGOTTA

Costumi SUSANNA PROIETTI

Scene FABIANA DI MARCO

Aiuto regia FRANCESCA VISICARO

Aiuto coreografo GIULIO BENVENUTI 

Disegno luci UMILE VAINERI

Sound designer DANIELE PATRIARCA





Fedra

                                        FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO VOLTERRA 

XX EDIZIONE 

          luglio | agosto 2022           

  nell’ambito del programma di

         Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura

FEDRA

Da Seneca

 

15 luglio 2022

 

Teatro Romano

ore 21:30

 


Prosegue il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra con Fedra, in scena domani 15 luglio 2022 sul palcoscenico del Teatro Romano alle ore 21:30 con la produzione di Teatro delle Città, traduzione Maurizio Bettini, regia di Manuel Giliberti, musiche Antonio Di Pofi, e con Viola Graziosi, Graziano Piazza, Deborah Lentini, Riccardo Livermore, Liborio Natali.

 

“Quando Fedra – spiega la produzione - osa dichiarare il suo amore per Ippolito,  figlio di suo marito Teseo, non può che generare orrore. Ecco infatti le parole della nutrice nell’Ippolito di Euripide: ‘Ohimé, che dici figlia! Tu mi uccidi. O donne, non vivrò per sopportare ciò che non è sopportabile. O giorno odioso, o luce odiosa che io vedo. Precipiterò, scaglierò giù il mio corpo, con la morte mi libererò della vita’.

Ed ecco quelle di Enone nella Phèdre di Racine: ‘Oh cielo, nelle vene il mio sangue si raggela! Disperazione! Infamia! Deplorevole razza!’. L’amore di Fedra provoca orrore: l’orrore dell’incesto. Ma cosa sta facendo, Fedra, di così grave?

La nutrice apre poi davanti a noi uno spiraglio inatteso su un antico sistema di credenze ‘biologiche’ secondo il quale una donna può concepire non da un solo uomo, ma, contemporaneamente, anche da due: e in questo modo ci svela finalmente il mistero della colpa di Fedra. La ‘confusione’ che, secondo l’anziana, si verrebbe a creare nel grembo di Fedra sarebbe ovviamente quella fra il seme del padre e quello del figlio, Teseo e Ippolito, di cui Fedra si appresta a ‘mescolare’ i letti. Che prole potrebbe mai sorgere, se non mostruosa, da una mescolanza fra il seme di un padre e quello di un figlio? Quasi che non una matrigna e un figliastro, ma direttamente un padre e un figlio – complice un ‘grembo’ femminile - si fossero uniti in un incesto inaudito. Con queste poche parole della nutrice, il testo della Fedra raggiunge dunque il massimo della tensione drammatica e, insieme, quello della mostruosità biologica, se così possiamo chiamarla. È come se dall’interno del ‘grembo’ di Fedra, osservato con tanta spietatezza, si sviluppasse una spaventosa forza di orrore, una tenebra ancor più fosca e maligna di quella che ha accecato Teseo durante il suo lungo esilio nei regni dell’Ade. Del resto questo è il teatro di Seneca: empietà, orrore, nefas, per lui la natura e l’umana società esistono solo quando sono sconvolte. Fortunatamente all’altro polo di questa torbida vicenda stanno i regni di Artemide, la dea delle solitudini, quella natura pura e selvaggia in cui Ippolito, il cacciatore casto, esercita l’arte di cui è maestro. Sono visioni di acqua cristallina, di prati verdeggianti, di boschi incontaminati, di uccelli canori. Nelle tragedie senecane la purezza, quando c’è, è lì solo per essere insozzata. E con altro orrore, e soprattutto emozione grandissima, alla fine della tragedia lo spettatore vivrà la scena del mostro – stavolta una ‘vera’ creatura mostruosa - che sparge di viscere e sangue umano anche la più deserta delle solitudini”.

 

 


Rita Sanvincenti                                                                                                        

Responsabile Comunicazione - Ufficio Stampa 

Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

mob. +39 336 417344 




 

PASOLINI ad Appia nel Mito con Massimo Popolizio

                                                                               

APPIA NEL MITO

Echi di voci e suoni dal passato per raccontare il presente

In scena

PASOLINI

Una Storia Romana

 

Con MASSIMO POPOLIZIO

con musiche eseguite dal vivo al violoncello da

GIOVANNA FAMULARI

 

VENERDI’ 15 LUGLIO ORE 21:15

VILLA TORLONIA- Via Annibal Caro FRASCATI (RM)

 

 

Ad illuminare la rassegna Appia nel Mito, nella suggestiva cornice di Villa Torlonia a Frascati, arriva il 15 luglio Massimo Popolizio con PASOLINI. Una Storia Romana.

La magistrale interpretazione di Popolizio intreccia il racconto biografico di Pasolini, dal suo arrivo nella città eterna nei primi anni cinquanta fino alla sua tragica morte nel 1975, con i più celebri testi dell’autore. Attraverso Ragazzi di Vita e Una Vita Violenta abitiamo la realtà post-bellica delle borgate romane e dei ragazzi che le popolano, siamo immersi in uno spaccato di periferia intrisa di povertà assoluta, ma anche di geniali ed esilaranti espedienti per tirare a campare tipici dello spirito goliarda e spensierato dei suoi abitanti. Ascoltando poi le poesie e i brani dalle raccolte “Religione del mio Tempo” e “Scritti Corsari” si rimane sopraffatti perché il poeta “profeta”, da immenso intellettuale qual è stato, attraverso la critica al perbenismo e conformismo del suo tempo individua in maniera lucida e spietata le responsabilità del degrado culturale che ancora oggi ci circonda. In Pasolini però il senso del tragico e quello del comico non si oppongono mai, ma si trasformano ed è grazie a questo miracolo e all’aiuto dello struggente violoncello di Giovanna Famulari che  si può assistere ad una serata veramente irripetibile.

 

Biglietti:


Spettacoli Villa Torlonia-Frascati 20 euro / 15 euro

Prenotazioni: info@zerkaloteatro.com tel. 3516853330

https://appianelmito.it/prenotazioni/


Ufficio Stampa

Maresa Palmacci
Tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

 

Ass. Cult. Zerkalo

direzione artistica : Alessandro Machìa

sede legale: via Salemi 74 - 00133 Roma | P. IVA 10577611006 | C.F. 97507160584

Sede organizzativa: Spazio Teatro Faber | via Frascati Vecchia 47 - Frascati (RM)

contatti: 389.8745621

www.zerkaloteatro.com

ORESTEA Agamennone + Coefore


FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO VOLTERRA 

XX EDIZIONE

 

                                                         

                                                              nell’ambito del programma di

 

Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura

                                                               


 13 luglio   Teatro Romano ore 21:30

ORESTEA

Agamennone + Coefore

 

produzione Bottega del Pane

adattamento e regia Cinzia Maccagnano

maschere Luna Marongiu

musiche Marco Schiavoni

con Marta Cirello, Raffaele Gangale, Dario Garofalo Luna Marongiu, Cristina Putignano, Cinzia Maccagnano (in foto)

 

“L’Orestea è prima di tutto un epocale disegno drammaturgico in grado di raccontare la fine dell’ineluttabile. Agamennone uccide Ifigenia. Clitemnestra uccide Agamennone. Oreste uccide Clitemnestra. Ma nessuno uccide Oreste. Ciò non significa che Oreste non paghi pegno, tutt’altro. La Ragione (Atena) gli offre certamente una chiave di salvezza, sostituendo il tribunale degli uomini alla teodicea; ma questo gli toglie il fiato.

La stessa cosa che accade a un bambino quando nasce. L’eccesso d’aria rischia di soffocarlo. Perciò piange. E piange Oreste, su cui pesa un Passato che non c’è più, arcaico ma sicuro; e dentro cui scalpita una Realtà incerta, a cui è impreparato, la cui rappresentazione è migliore dell’originale; una Realtà su cui la Ragione ha perso il controllo. Qual è dunque il pegno da pagare per Oreste? Non essere. Né com’era, né come avrebbe dovuto. Essere in bilico. In una rabbiosa e straziante infelicità. La pàrodo dell’Agamennone, il lungo coro degli anziani di Argo, disegna i confini dello spettacolo: gli attori indossano maschere d’ispirazione espressionista, che portano lo spettatore ora allo stupore, ora allo sgomento, e quando se ne liberano, ne scoprono altre dall’aspetto più arcaico, quasi dei totem, che rivelano i personaggi di Clitemnestra, Agamennone, Cassandra ed Egisto. Tutto il racconto dell’Agamennone dunque si svolge come una grande rappresentazione, un rituale che riporta alla memoria i fatti da cui poi muoverà l’azione di Oreste. Nelle Coefore il registro cambia, finisce la rappresentazione, spariscono le maschere, e i giovani, Oreste, Elettra e Pilade, si mostrano così come sono, deformati solo dal furore. Anche il ritmo cambia, non più cadenzato, scandito dal procedere della trama, precipita, seguendo l’urgenza di agire per liberarsi da un ordine antico che non trova più riscontro nella Realtà. I giovani detronizzano, sovvertono, uccidono. Orfani di un senso della storia, mossi da una irragionevole rabbia, si ritrovano smarriti in un mondo di cui non riconoscono più il senso del Passato e sperimentano l’incapacità della Ragione di farsi ancora guida sicura”.

 

Rita Sanvincenti                                                                                               

Responsabile Comunicazione - Ufficio Stampa 

Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

mob. +39 336 417344 


DYSKOLOS


                                                                       DYSKOLOS di Menandro

Il 12 Luglio alle 21.00 a Roma, Area archeologica di Malborghetto

impianto scenico e regia Cinzia Maccagnano musiche Germano Mazzocchetti

composte per il Dyskolos realizzato dall’INDA nel 1995 per la regia di Egisto Marcucci

con Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna 

Marongiu, Cristina Putignano costumi Monica Mancini Maschere

Giancarlo Santelli restyling maschere Luna Marongiu  assistente alla regia Marta Cirello

Dyskolos, ossia Lo Scorbutico, in scena nell’ambito del tour dei Teatri di pietra nella splenida area archeologica di Malborghetto sulla Flaminia il 12 luglio alle 21.00, è una commedia di Menandro rappresentata per la prima volta nel 317 a.C., ma incredibilmente attuale: il dio Pan fa innamorare il riccio e giovane Sostrato di una semplice ragazza di campagna, figlia di un vecchio misantropo, Cnemone. Menandro, che descrive con acume e ironia quest’uomo aggressivo e chiuso nella stretta gabbia dei propri interessi, affida ai due giovani della commedia, il ricco innamorato Sostrato e il povero e dignitoso Gorgia, il compito di vincere la sua misantropia e consentire il superamento della diversa condizione sociale dando vita, forse, ad una nuova comunità. 

ll Dyskolos è fortemente legato alla ‘memoria’ della compagnia che la porta in scena, essendo stato spettacolo d'esordio, nel lontano 1995, di quegli allievi attori della Scuola Giusto Monaco dell’INDA di Siracusa, che poi avrebbero creato, appunto, la Bottega del Pane. Di quel memorabile spettacolo, che portava la firma di Egisto Marcucci, il maestro Aurelio Gatti - che ora coordina la rete dei Teatri di pietra - aveva curato un coro per un gruppo di giovani attori mentre Germano Mazzocchetti aveva composto intramontabili musiche, ancora oggi qui riproposte.  Splendide le maschere realizzate da Luna Marongiu su modello di quelle utilizzate nell’antica Grecia: ogni attore ne indossa almeno quattro per entrare e uscire dal proprio ruolo.  

Di grande fascino poi la storia dell’Arco presso il quale si terranno gli spettacoli fino al 14 luglio, dopo Dyskolos (12 luglio), 8 venti e infiniti canti (13 luglio), Caruso (14 luglio); oggi è un casale che ha inglobato un arco quadrifronte del IV secolo d.C. posto all’incrocio tra la via Flaminia e la strada di collegamento tra Veio e la Tiberina. La tradizione vuole che Costantino, accampatosi in questo luogo, abbia visto al tramonto nel cielo il segno della croce; il giorno dopo, il 28 ottobre del 312, Costantino sbaragliava ai Saxa Rubra l’esercito di Massenzio che moriva nelle acque del Tevere; a seguito di questa vittoria, nel 315, il Senato Romano fece erigere nell’Urbe l’arco bifronte presso il Colosseo e forse nel Suburbium quello di Malborghetto.


AREA ARCHEOLOGICA ARCO DI MALBORGHETTO SULLA FLAMINIA, VIA BARLASSINA 1 (PRIMA DEL BIVIO DI SACROFANO), ORE 21.00

GLI SPETTACOLI INIZIANO ALLE 21.00

BIGLIETTI ACQUISTABILI SU WWW.LIVETICKET.IT ANCHE CON 18APP

PRENOTAZIONE SU WHATSAPP 3519072781

INFO www.teatridipietra.it

 

Mingus!

 Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura


12 luglio Prima Nazionale  

Teatro Romano ore 21:30

MINGUS!

 Nel centenario della nascita di Charles Mingus Jr.

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

drammaturgia Ilenia Veronica Raimo

regia Antonio Mingarelli

musica Luca Pissavini

con Luca Pissavini e Ilenia Veronica Raimo

 

Vincitore del premio “Borsa Lavoro Alfonso Marietti” IX edizione 2015/2017, assegnato dall’Accademia dei Filodrammatici: “…la commissione ha riconosciuto nello spettacolo un apprezzabile ricerca di linguaggio personale e una felice interazione tra recitazione e musica”.

Vincitore del premio “Incroci Teatrali” 2016, assegnato dal circuito ScenAperta, in collaborazione don MTM Teatro Litta. 

Antonio Mingarelli, Luca Pissavini e Ilenia Veronica Raimo presentano il contrabbassista e genio jazzistico Charles Mingus con “uno spettacolo fra teatro e musica dal vivo per descrivere uno dei grandi geni musicali del Jazz”, e anche “sull’identità e sul Jazz. È un percorso nel quale ci addentriamo cercando attraverso l’esperienza di vita di Charles Mingus, di sviscerare temi universali che fanno parte della vita di tutti noi come l’amore, la ricerca di Dio, la follia, il sesso e il continuo oscillare tra sacro e profano. La celebrazione di questi tre corpi di Mingus si può riassumere in Spirito, Voce, Strumento, in una parola: Jazz”.

 

Trailer Festival Internazionale Volterra 2022


FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO VOLTERRA

XX EDIZIONE

9 luglio – 7 agosto 2022

 

Programma

 

 

09 luglio   Teatro Romano  ore 21:30

PPP PASSATO PRESENTE PASOLINI 

 

produzione Mda Produzione danza - Gruppo Progetto Città - Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

Dai Carteggi e da Pilade di P. P.



Pasolini

regia e coreografia Aurelio Gatti

musiche Marcello Fiorini

costumi Marina Sciarelli Genovese

con Valeria Busdraghi, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Arianna Di Palma, Matteo Gentiluomo, Polina Lukanska, Paola Saribas

e Gipeto, Chiara Meschini, Sebastiano Tringali

 

 

10 luglio   Teatro Romano ore 21:30

GIACOMO LARICCIA  

in Concerto

 

con Borkia batteria

Simone Giusti basso

 

 

12 luglio Prima Nazionale    Teatro Romano ore 21:30

MINGUS!

 

Nel centenario della nascita di Charles Mingus Jr

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

drammaturgia Ilenia Veronica Raimo

regia Antonio Mingarelli

musica Luca Pissavini

con Luca Pissavini e Ilenia Veronica Raimo

 

 

13 luglio   Teatro Romano ore 21:30

ORESTEA AGAMENNONE + COEFORE

 

produzione Bottega del Pane

adattamento e regia Cinzia Maccagnano

maschere Luna Marongiu

musiche Marco Schiavoni

con Marta Cirello, Raffaele Gangale, Dario Garofalo Luna Marongiu, Cristina Putignano, Cinzia Maccagnano

 

 

14 luglio Teatro Persio Flacco ore 17:30

GIACOMO PUCCINI NATO PER IL TEATRO

 

Presentazione Libro

di Paola Massoni Edizioni Ets

Interverranno l’autrice e Renzo Cresti

Nell’occasione verrà proiettato in Prima assoluta il cortometraggio dedicato al volume Raccontando Puccini con un libro, regia di Mirko Malacarne, con interviste a Renzo Cresti, Daniele Luti, Luciano Luciani e Stefano Adabbo, musicologi, critici e musicisti, nei luoghi pucciniani.

 

 

15 luglio  Teatro Romano ore 21:30

FEDRA

Da Seneca

 

produzione Teatro delle Città

traduzione Maurizio Bettini

regia Manuel Giliberti 

musiche Antonio Di Pofi

con Viola Graziosi, Graziano Piazza, Deborah Lentini, Riccardo Livermore, Liborio Natali

 

 

 

 

 

16 luglio  Chiostro Pinacoteca Civica ore 17:30

LA MIA INSOLITA TOSCANA

 

Presentazione Libro

di Giada Angeli Edizione Il Filo di Arianna

Interverrà l’autrice

 

 

17 luglio Teatro Romano ore 21:30

TERRA PIATTA HERATOSTENES

 

produzione Mda Produzione Danza

contributo letterario e ricerca storico-scientifica

Prof.ssa Michela Costanzi, Prof.Fabio Pallotta

drammaturgia Sebastiano Tringali

regia e coreografia Aurelio Gatti

assistente Rosa Merlino

musica originale Marco Schiavoni

con Chiara Meschini, Gipeto, Sebastiano Tringali

Valeria Busdraghi, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Arianna Di Palma, Matteo Gentiluomo, Polina Lukanska, Paola Saribas

 

 

19 luglio  Teatro Romano ore 21:30

PINOCCHIO

Un racconto in musica

da Carlo Collodi

 

produzione Fonderia 900 - Compagnia Arti e Mestieri

drammaturgia Riccardo Diana

musiche Fiorenzo Carpi rielaborate dal M° Marcello Fiorini

con Riccardo Diana e Marcello Fiorini

 

20 luglio   Teatro Romano ore 21:30

IL CARRO DI DIONISIO

da Ettore Romagnoli

 

produzione Asso Teatro

adattamento e regia Vito Cesaro adattamento e regia

musiche Roberto Marino

con Marco Reggiani, Claudio Lardo, Christian Salicone Filippo D’Amato, Giuliana Meli, Vito Cesaro

 

 

21 luglio  Teatro Romano ore 21:30

PROCESSO A UN CITTADINO

da Pro Archia poeta di Cicerone

 

produzione Compagnia Torino Spettacoli

scritto e diretto da Piero Nuti

con Piero Nuti e Elia Tedesco

 

 

22 luglio  Prima Nazionale Teatro Romano ore 21:30

ACARNESI

da Aristofane

 

produzione Gruppo della Creta

regia Alessandro Di Murro

adattamento Anton Giulio Calenda e Alessandro Di Murro

con Matteo Baronchelli, Alessio Esposito, Amedeo Monda, Laura Pannia

 

 

25 luglio  Teatro Romano ore 21:30

ORFEO E EURIDICE 

 

produzione Officina dei Transiti - Compagnia FuoriOpera

libretto Ranieri de’ Calzabigi

musiche di Christoph Willibald Gluck

personaggi ed interpreti    

Orfeo, Julija Samsonova 

Euridice, Emanuela Scirea

Amore, Hanna Blachuta  Ombra, Fabio Midolo

flauto Mimma Lamonica

pianoforte e direzione musicale Andrea Deutsch Gottfried

messa in spazio Fabio Midolo

scenografia e costumi Chiara Spanò

 

 

 

 

 

 

26 luglio  Teatro Romano ore 21:30

SPEAKING DANTE IN VOLTERRA

 

Produzione J Productions / Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

regia Justin Butcher

scene Felice Limosani da Gustav Dorè, William Blake, Gabriele Dell’Otto

musiche e suono Sebastian Frost

disegno video Damian Hale

con Justin Butcher, Simon Domenico Migliorini, Jan Noble, Francesca Signorini,  Mary Chater

e la partecipazione video di Helen Mirren John Nettles e Ralph Fiennes

(sottotitoli in italiano)

il ricavato sarà devoluto alla Comunità di S.Egidio di Firenze

 

 

27 luglio   Teatro Romano ore 21:30

IL LAGO DEI CIGNI 

 

produzione Compagnia Almatanz

musiche Peter Ilič Čajkovskij

coreografie Luigi Martelletta

con Maria Chiara Grasso

Alessio Ciaccio

Stefano Candelori

Lucrezia Serafini

Lilia Ivanov

Lidia Arena

Bianca Cortese

Giorgia Picca

Fabio Hasani

 

 

28 luglio   Teatro Romano ore 21:30

SHAKESPEARE IN ITALY

 

di Justin Butcher

Scene, citazioni e canzoni dalle opere di Shakespeare

produzione J.Productions, Milano, in associazione con Passion Pit Theatre (UK)

musica dal vivo eseguita da Daniel Zappi

con Justin Butcher e Caroline Faber

(sottotitoli in italiano)

 

 

28 luglio ore.17:30 Giardino Museo Etrusco Guarnacci

PROMETHEUS ANNEGATO

Performance poetica in lingua inglese

 

di e con Jan Noble

poema inedito per il Bicentenario dalla morte di Percy Bysshe Shelley

 

 

29 luglio  Teatro Romano ore 21:30

EDIPO A COLONO

di Sofocle

 

versione di Gina Merulla e Fausto Costantini

produzione Teatro Hamlet - CTM

produzione e adattamento Gina Merulla

regia Gina Merulla

con Mamadou Dioume

e Fabrizio Ferrari, David Marzi, Peter Galassi

Carlotta Mancini, Lorenza Sacchetto

 

 

31 luglio   Teatro Romano ore 21:30

SOUNDTRACKS APPUNTI E MEMORIE DI CINEMA

 

produzione Ass. Cult. Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra / Teatro Persio Flacco Volterra

voce Chiara Bruschi

sax e flauto Leonardo Barbafiera

chitarre Carlo Paoletti

basso Erica Ghignola

batteria Emanuele “Lele” Basta

 

 

01 agosto  Teatro Romano ore 21:30

NEW BEGINNING: IL SUONO DOPO IL SILENZIO

 

musiche Roberta Di Mario musiche

drammaturgia Roberta Di Mario e Cinzia Spanò

regia Cinzia Spanò

 

 

04 agosto    Chiostro Pinacoteca Civica ore 17:30

LA CANDELA DI CARAVAGGIO   

 

Presentazione Libro

di Nicola Fano

                                                      

 

05 agosto Prima nazionale Teatro Romano ore 21:30

BRUTO

di Nicola Fano per Simon Domenico Migliorini

da “Giulio Cesare” di William Shakespeare

 

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra adattamento drammaturgico e regia Simon Domenico Migliorini

assistente alla regia Ilenia Veronica Raimo

movimenti scenici Aurelio Gatti

assistente Laura Giuntoli

musiche originali David Dainelli

disegno luci e audio Paolo Morelli

trucco e parrucco Margherita Vannini

con Simon Domenico Migliorini,

e

Domenico Belcari, Tiago Ghilli, Laura Giuntoli, Michelle Kossler, Marco Olivieri, Ilenia Veronica Raimo Alessio Sarullo, Lucilla Vannini, Ermelinda Çakalli

 

 

06 agosto  Teatro Romano ore 21:30

CERIMONIA DI CONSEGNA DEI PREMI

OMBRA DELLA SERA

 

 

Giuria

Giovanni Antonucci presidente

Gianfranco Bartalotta, Vito Bruschini, Maura Catalan, Gianni Clementi Maria Letizia Compatangelo, Alma Daddario, Elena D’Elia

Natalia Di Bartolo, Anna Teresa Rossini, Iaia Forte, Lia Gay, Simon Domenico Migliorini, Mimmo Muolo, Carmela Piccione, Mariano Rigillo, Rainero Schembri, Edoardo Siravo

 

regia Vito Bruschini

 

 

07 agosto  Teatro Romano ore 21:30                                                                                                         

BRUTO  (Replica)

 

di Nicola Fano per Simon Domenico Migliorini

da Giulio Cesare di William Shakespeare

 

 

produzione Gruppo Progetto Città / Festival Internazionale Teatro Romano Volterra adattamento drammaturgico e regia Simon Domenico Migliorini

assistente alla regia Ilenia Veronica Raimo

movimenti scenici Aurelio Gatti

assistente Laura Giuntoli

musiche originali David Dainelli

disegno luci e audio Paolo Morelli

trucco e parrucco Margherita Vannini

con Simon Domenico Migliorini, Domenico Belcari, Tiago Ghilli  Laura Giuntoli, Michelle Kossler, Marco Olivieri, Caterina Paolinelli, Ilenia Veronica Raimo Alessio Sarullo, Lucilla Vannini, Ermelinda Çakalli

 

PennadorodiTania CroceDesign byIole