A Real Pain



Quello che Benji definisce  un “Tour polacco geriatrico con voi brave persone” e che tratteggia la personalità complessa e disturbata del giovane non più giovanissimo e a suo dire depresso, inizia in aeroporto, il luogo in cui incontra il cugino David per andare in Polonia, dove i due conosceranno Lublino, il Paese natale della nonna che li ha appena lasciati. 
C’è una guida che li accompagnerà in un tour del dolore, ma un tour che celebra un popolo, come specifica la guida.
 Sulle note del Notturno op.9 di Chopin, le immagini si susseguono e l’animo è naturalmente predisposto alla malinconia. 
La guida conduce il gruppo nella parte meglio conservata del ghetto di Varsavia e David si ferma per scattare delle foto. 
David è quello che appare più posato e responsabile tra i due, pur condividendo qualche trasgressione del cugino. Sarà in realtà la sua guida, la sua parte lucida e consapevole nella prima parte del viaggio. 
Inizia la seconda tappa del tour, questa volta in treno. 
Viaggiare in prima classe, essendo ebrei su un treno in Polonia, scuote Benji; ricorda la storia di coloro che si ritrovarono ammassati sui vagoni come bestiame. Per questo senso di inadeguatezza, dopo aver esternato il suo disappunto, si sposta nell’ultima carrozza del treno. 
Il cugino non può far altro che raggiungerlo. 
Per lui non si tratta di una “fottuta gita di piacere”.
Scendono alla stazione sbagliata, perché Benji non vuole svegliare suo cugino. Così salgono sul treno nella direzione inversa senza fare il biglietto. 
La Polonia oltre ad essere il Paese natale della nonna è il loro Paese, per cui la guida diventa Benji. 
Si invertono i ruoli e le priorità e quello che sembrava essere un viaggio accademico e istruttivo, si trasforma in un’esperienza emozionale e intensa, inaspettata e quello di cui entrambi avevano realmente bisogno.
Il gruppo di riunisce e riflette sul senso del tour che stanno intraprendendo. In fondo è un tour sull’Olocausto ed è un po' come lo Shabbat per gli ebrei, una pausa dal lavoro e dagli affanni quotidiani per aprirsi e condividere pensieri talvolta dolorosi. 
Arrivati alla porta ebraica, si giunge al quartiere ebraico. Questi luoghi contengono le memorie della vita ebraica, la sinagoga più antica si trova all’interno di un palazzo di uffici. Una volta giunti in un antico cimitero del 1500, la guida sciorina tutto il suo sapere sul luogo e questo scuote profondamente Benji che cerca di stare in silenzio, in un luogo che merita rispetto. 
E così il gruppo si unisce, diventa solidale e condivide il ricordo. Il gruppo d’estranei che si sono iscritti al tour turistico,  diventa comunità e il viaggio diventa esistenziale. La cena di gruppo in un ristorante ebraico è illuminante, terapeutica, imprevista. La guida perde il proprio ruolo. Ora ognuno è guida e turista al tempo stesso, è allievo e insegnante. La materia è la vita. 
Inizia il viaggio più faticoso nel campo di concentramento di Majdanek. 
È un luogo sacro dove sono state uccise migliaia di persone. È un posto che parla da sé.
La camera a gas è il punto cruciale della visita nel campo di concentramento. La vista dei forni e della catasta di scarpe accumulate, procura un dolore muto, amplificato che paralizza e di fronte al quale tutti sono attoniti. Benji scoppia in un pianto dirotto. 
La comunità creata si divide perché i due cugini restano per visitare la casa della nonna.
Il carisma di Benji viene sottolineata dal cugino più ordinario. Le aspettative di fronte alla casa della nonna sono alte. In fondo si ritrovano due cugini allontanati dalla quotidianità e dallo scorrere del tempo. Diversi eppure affezionati. Uno sposato con prole, David, residente in una tentacolare città come New York, l'altro solo, depresso eppure cosi affascinante e vitale come Benji, due magnifici attori diretti da Jesse Eisenberg che è anche David Kaplan, insieme a Kieran Culkin che per questa magnifica interpretazione, ha conquistato il premio Oscar quest'anno come Miglior attore non protagonista. Jesse Eisenberg ha vinto il Premio Bafta per la Migliore sceneggiatura originale.
Il film ha vinto un premio speciale nel mio cuore.
Ne consiglio la visione. Lo potete trovare su Disney+

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