D.O.C. Donne d’Origine Controllata con Francesca Reggiani al Sala Umberto

La recensione
D.O.C. Donne d'Origine controllata, mi ricongiunge con lo spettacolo visto nel 2009 al Sala Umberto intitolato proprio Tutto quello che le donne non dicono, interpretato dall'attrice romana Francesca Reggiani che è tornata per divertire e far riflettere attraverso la sua satira dissacrante al femminile, per spiazzare ogni luogo comune e salvare (forse) la donna che ha superato i quaranta, dalla dimenticanza e l'abbandono.
Le donne citate, le famose, quelle al potere, le sindache e le ministre, contestate e in parte comprese, accompagnano attraverso citazioni, imitazioni e jinjle pubblicitari l'attrice che cerca di descrivere i tempi in cui tentiamo di vivere dignitosamente.
Accanto alle famose ci sono le donne normali, che fanno i conti con i propri mariti, mediocri ma nonostante tutto buoni ed affidabili e quelle che i mariti li perdono perché sedotti da abilissime donne dell'est, fino a quando l'idillio finisce e i mariti tornano a casa e le mogli se li riprendono sempre.  
Dalla televisione alla vita di tutti i giorni per le strade, piene di rifiuti ingestibili, Francesca Reggiani fotografa Roma e i romani, con la lente d'ingrandimento dell'ironia, sdrammatizzando tutto dalla A alla Z, valorizzando le donne con la D maiuscola alla ricerca disperata dell'uomo ideale.
Un monologo condiviso con il pubblico che ride a crepapelle e riflette, domandandosi il perché sia così importante oggi usare lo zenzero e la curcuma in cucina, oppure perché sia sempre la donna quella che finisce nelle pubblicità sull'incontinenza oppure su altri spot imbarazzanti.
Lo spettacolo di Francesca Reggiani | Valter Lupo | Gianluca Giuliarelli e con Linda Brunetta in scena dall'8 al 13 gennaio 2019, prodotto da Parmaconcerti - Pierfrancesco Pisani – Argot Produzione, ha portato una ventata d'allegria in teatro.



Il comunicato stampa
Un nuovo show, anzi uno dei pochi ‘oneman show al femminile’.
Francesca Reggiani, da anni, assicura comicità ed ironia.
La Reggiani vuole offrirci un manuale di sopravvivenza al caos, una bussola per orientarsi in un mondo sempre più smagnetizzato.
Non esiste più la strada sicura, il posto fisso, il porto franco, la via retta.
Oggi si procede per sbandamenti. Rimbalziamo tra vero e falso, tra realtà e reality, tra innovazione e tradizione. Con la sensazione di essere le palline di una partita a flipper giocata da altri. Non doveva andare cosi! E dunque non ci restano che due opzioni.
Piangersi addosso.
Farci sopra della satira.
La Reggiani, naturalmente, sceglie la seconda.
Affila le armi che le sono proprie per costruire uno spettacolo che procede per frammenti.
Monologhi sull’attualità, parodie di personaggi famosi, contributi video che fanno il verso a programmi televisivi e jingle pubblicitari. Un procedere sincopato, a strappi, per comporre un puzzle dove tutto si tiene, dove mondi apparentemente inconciliabili finiscono per parlare tra loro.



SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Dal martedì al sabato ore 21, domenica 13 gennaio ore 17 e ore 21
Prezzi da 19 a 34 euro – www.salaumberto.com tel.06.6794753 prenotazioni@salaumberto.com


Ufficio stampa teatro Silvia Signorelli signorellisilvia@libero.it Mob. +39 338 9918303
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5 commenti:

  1. Splendida recensione ...ci riporta a farci riflettere su quanto sia pesante e difficile la vita delle donne oggi in questo momento storico...dove la donna deve guardarsi sempre le spalle!!Adoro la Reggiani perché senza mezze verità...dice pane al pane...e vino al vino !!Chapeau a Tania e a Francesca Reggiani

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    1. Le riflessioni da fare sono tantissime ma è meglio davanti a uno spettacolo di Francesca Reggiani che spero di rivedere presto a teatro! Grazie Nunzia per essere passata e per esserti fermata a leggere e per il tuo commento!

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  2. Una fine umorista la Reggiani, sempre capace di volare leggera su tanti aspetti del nostro vivere quotidiano, dissacrante ma mai volgare, pungente ma col sorriso sornione di chi sa stare al mondo. Questo pezzo dipinge perfettamente le sue doti.

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    1. Prince, erano dieci anni che non vedevo e recensivo la Reggiani. Se sei curioso, al termine di questa recensione, troverai il link dell'altra scritta su Teatro.it nel 2009. Dieci anni passati in un attimo... W il teatro che sa fermare il tempo, magicamente...

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    2. Io l'avevo seguita 2/3 anni fa all'Ambra Jovinelli, invece, ricavandone come al solito sensazioni piacevolissime. Hai ragione Tania, il teatro sa fermare il tempo e ci mantiene giovani di testa! Viva Viva!!

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PennadorodiTania CroceDesign byIole