Sulla giostra


 Passano incredibilmente gli anni, i genitori invecchiano come le case di famiglia. 
Ce n’è una grande in Salento, che la mamma di Irene vuole vendere.

In quella casa vive Ada, una donna operosa e schiva a tratti affettuosa ma solo con chi sceglie di aprirsi.

Claudia Gerini è Irene e Lucia Sardo è Ada.

L’una separata con un figlio, gestisce una casa di produzione e l’altra saggia e anziana è la custode di una memoria collettiva e familiare preziosa.

L’agente immobiliare che si sta occupando della vendita della casa è Alessio Vassallo ancora giovane per ricordare e abbastanza maturo per comprendere (forse) la complessità e la solitudine di una madre e di una donna come Irene, che vive una crisi e una rinascita in quel paesino dove è nata e dal quale era fuggita.

Come Irene anche il figlio vuole fuggire, andare a Milano.

Nella casa si riunisce la famiglia, persino Filippo (Paolo Sassanelli) l’ex marito di Irene.

Nel paese sul mare il tempo sì dilata e le emozioni tornano a fluire come il senso di comunità, che nella città è scomparso.

Il film diretto da Giulia Cecere, in prima visione su Sky, fa riflettere. 

Iris Un amore vero


 Adattato da Elegie per Iris di John Bayley, questo meraviglioso film ripercorre i 40 anni d’amore e di vita stravagante di John professore di letteratura e la scrittrice Iris Murdoch tra timidezze iniziali di lui e socievolezza di lei, amante della vita e delle parole che la renderanno autrice di più di venti romanzi di successo.

Quelle parole che Iris ama, un giorno svaniranno per colpa dell’Alzheimer che il regista Richard Eyre ha rappresentato usando oltre ai dialoghi le immagini di una casa disordinata come i pensieri di colei che fu una scrittrice famosa, che amava nuotare, ballare, oltre che scrivere.

La Iris giovane è rappresentata magnificamente da Kate Winslet e il giovane John dall’altrettanto bravo Houg Bonneville mentre l’anziana Iris sarà interpretata da Judi Dench struggente nella malattia e l’anziano John è Jim Broadbent che per la sua fantastica performance vince il Premio Oscar come Miglior Attore Non Protagonista.

In questo film, attraverso il ricordo di Iris, è rappresentato come dovrebbe essere l’amore che dura una vita intera: libero

Ho apprezzato immensamente il film visto su Prime video e lo consiglio a tutti.

The tomorrow man


 Sarà disponibile ancora per sette giorni su Raiplay, io l'ho visto questa sera e ve ne voglio parlare.

Ed e Ronnie sono i protagonisti di questa storia.

Sono anziani, soli eppure pieni di curiosità per la vita e per particolari ossessioni e manie che li rendono simili.

Lui nota lei in un piccolo supermercato dove vanno a fare la spesa, lei lo lascia entrare nel suo tempo, si lascia incantare dalle storie che racconta durante i loro incontri e senza rendersene conto, iniziano una nuova vita insieme fatta di sogni, risate, progetti, ricordi e tanto altro.

Ed è separato con un figlio, Ronnie è vedova ed ha perso la figlia per colpa di una malattia rara.

Essendo un survivalista apocalittico, Ed crede la fine sia vicina e per questo ha investito tutti i soldi della pensione in un rifugio efficiente e funzionale nel suo seminterrato, vuole mostrarlo a Ronnie per non avere con lei alcun segreto.

Ronnie ha sviluppato la mania di collezionare qualunque oggetto e ha la casa piena di chincaglieria.

Nobel Jones dirige magnificamente John Lithgow e Blythe Danner, fa comunicare le loro anime, mostrandone la purezza incontaminata nonostante i tragici eventi che hanno dovuto affrontare.

C'è una tenerezza che li unisce ed è quel tipo di tenerezza che dovrebbe unire ogni coppia.

E' un film sulla speranza, sull'amore, sul bisogno di avere una persona accanto con cui condividere l'esistenza, non conta a quale età ciò accada.

Cercate il film e vedetelo, poi fatemi sapere se vi è piaciuto.



Mollo tutto e apro un chiringuito

 Finalmente sono riuscita a vedere il film girato nella mia Sardegna con Pino e gli anticorpi, Benito Urgu e quello splendido e amatissimo mare blu.

Durante le vacanze estive in Sardegna, ho sempre sentito espressioni tipo ‘in continente’ riferito all’Italia e ritrovarle nel film mi ha quasi commosso.

Di che parla il film e chi è il protagonista? Apparentemente il cosiddetto ‘milanese imbruttito’ incarnato magnificamente da Germano Lanzoni, schiavo a tal punto del suo lavoro e dei ritmi forsennati nella city da portarlo al collasso e a un radicale cambiamento di vita, scegliendo non un’isola qualunque ma la Sardegna che non ha nulla da invidiare alle località Caraibiche.

Il paesino immaginario dove giunge il milanese, si chiama Garroneddu, è una comunità molto piccola sul mare, dove le pecore e i pastori convivono pacificamente.

È un luogo incontaminato dove non è affatto concepita la presenza dei turisti che distruggerebbero la quiete e la bellezza del luogo.

Eppure, nonostante le difficoltà iniziali, compresa l’assenza di segnale per poter parlare al cellulare, il signor imbruttito riuscirà a creare il suo locale sul mare e a convivere serenamente con il parroco, i pastori, la donna chiamata Nunzia, la bella e dolce Melissa (Simonetta Columbu) che apprezzai nel film “Io sono Tempesta” con Marco Giallini e con i gestori dell’unica trattoria del luogo, fino a quando non si sa. 

I nuraghi diventeranno non solo attrattiva turistica ma ci si potrà persino dormire avendo come tetto le stelle e come acqua quella del mare.

Personalmente mi è piaciuto molto il film corale con Paolo Calabresi nei panni di un imprenditore green e impegnato per la salvaguardia dell’ambiente, Claudio Bisio in quelli del Boss e Alessandro Betti in quelli di Brera.

 Ne Consiglio la visione con animo sereno.

Potrete trovarlo su Prime video. 



 

I met a girl - La ragazza dei sogni


 Brenton Thwaites è Devon, un musicista e un ragazzo pieno di vita, generoso e buono.

Un giorno incontra Lucy, si sente pervaso d’amore nei suoi confronti, così le apre il suo cuore appassionatamente, le dice d’amarla ma lei svanisce…

Il fratello che gli sta sempre accanto, si prende cura di lui tenendogli persino la mano mentre fa la doccia, gli ricorda di prendere le medicine per tenere sotto controllo la schizofrenia, non gli crede mentre si esalta parlando di Lucy che è andata a Sidney.

Così parte, segnando sul polso le tappe del viaggio che lo condurrà a Sidney.

Viaggia in treno, a piedi, in autostop traversando l’Australia finché giunge finalmente a destinazione ma di Lucy neanche l’ombra.

Così crede sia il frutto delle sue allucinazioni che lo perseguitano e si fa convincere dal fratello che lo ha raggiunto a Sidney e salvato, a tornare a casa e ad essere ricoverato.

Devon scappa dalla casa di cura e torna dal fratello che vive con la moglie e un figlio in arrivo.

Cerca lavoro e lo trova in un negozio di dischi ed è lì che rivedrà Lucy, come una visione, un’immagine del suo passato.

Ed è così che l’amore guarisce tutto.

Film toccante e straordinario, sul senso della vita.

Visto su Sky.

Da vedere 

Ammonite Sopra un’onda del mare



Kate Winslet la Rose del Titanic dalla folta chioma rossa e dalla bellezza irresistibile tanto da essere ritratta in un dipinto senza veli e indossando solo il ciondolo blu, noto come il cuore dell’oceano, nel film diretto da Francis Lee e ambientato a metà ‘800, è Mary, una paleontologa sciatta e castana, che vive con Molly la mamma malata, la straordinaria Gemma Jones in un’ umile casa inglese sul Dorset, dove lavora come cercatrice di fossili, vendendo ai turisti, ammoniti ossia molluschi estinti scoperti in ore e ore di ricerca, estrazione e pulizia degli stessi.

Le giornata di Mary si consumano in ogni stagione sulle spiagge ventose dove scova tra i sassi marini, preziosi reperti che vende a poco anche se il British Museum espone un teschio di Ittosauro, scoperto proprio da lei.

È una donna schiva, taciturna e solitaria anche se le sue doti sorprendenti e la sua abilità nella ricerca di fossili, attrae nella sua area di lavoro diversi scienziati tra cui un certo Roderich Murchison che oltre ad ammirarla, la paga per accudire sua moglie malata di malinconia.

Mary e Charlotte (Saoirse Ronan) sono distanti per la classe sociale a cui appartengono ma nel momento stesso in cui Mary si prenderà cura della fragile ragazza che cade malata, tra le due nascerà una passione e forse l’amore.

Come due fossili scalfiti dalla roccia, le due donne si scoprono e le loro anime si fondono in una sola.

Una fugace felicità strappata a una quotidianità priva di emozioni se non le scoperte che per Mary restano il suo più grande amore.

Il film è molto bello.

Lo consiglio! 

Buongiorno, notte

Ricordando Aldo Moro 


 Questa sera Sky ricorda il rapimento di Aldo Moro dal punto di vista di una brigatista, nel film di Marco Bellocchio liberamente ispirato al libro di Anna Laura Braghetti e Paola Tavella Il prigioniero.

I 55 giorni di prigionia di Moro fino all’assassinio il 9 maggio del 1978, lo spazio buio e cupo dove ha vissuto, mangiato e scritto numerose lettere di stima anche al Santo Padre e di addio all’amata moglie Eleonora Chiavarelli alla quale fa la solenne promessa che si riameranno, sono la cornice drammatica e reale di un politico, di un uomo magistralmente interpretato da Roberto Herlitzka, un uomo che si rassegna gradualmente a un’ingiusta condanna a morte che lo separerà sia dagli impegni terreni che dagli affetti più cari.

Maya Sansa e Luigi Lo Cascio, interpretano due dei brigatisti che tengono recluso Aldo Moro, il cui corpo senza vita verrà trovato a Via Caetani.


America Latina

 Inonda e travolge l’inquietudine  come in Favolacce, il nuovo film dei fratelli d’Innocenzo e mentre Elio Germano era un’anima disperata e ai margini della società, 

in America Latina è un professionista affermato, un dentista apprezzato e serio con moglie e due figlie con le quali vive serenamente in una lussuosa villa con piscina.

Sotto la meravigliosa abitazione del dentista e l’apparente tranquillità domestica, c’è una cantina molto ampia dalla quale ha origine la terrificante vicenda che coinvolge una bambina, forse rapita, o violentata e legata al tubo dell’acqua e imbavagliata da chi e perché forse si scoprirà nel corso del film o forse no.

È costante il turbamento anche negli occhi della moglie e delle figlie, inquiete, per certi versi terrificanti come il temuto arnese del dentista usato per togliere il tartaro o per rimuovere la carie. 

Sono molto forti le tonalità del rosso all’intento della casa, nelle penombre e nel vomito.

Il costante lamento della bambina che è in cantina è insopportabile e lacerante.

È ormai tutto tinto di rosso.

Non c’è più distinzione tra follia e realtà e tutto annega irrimediabilmente.

Oltre a Elio Germano, superbo anche in questo ruolo, ho apprezzato Sara Ciocca la straziata bambina relegata in cantina e Massimo Wertmuller nei panni del padre di Massimo il dentista, con cui ha un rapporto conflittuale.

Film molto interessante in prima visione su Sky. 


Rinascere



Un incidente che cambia la vita è un argomento che conosco molto bene perciò ho seguito con curiosità ed empatia il film ispirato alla vera storia di Manuel Bortuzzo, la promessa del nuoto italiano che a un passo dalle Olimpiadi, viene colpito per errore da due colpi di pistola che gli provocano una lesione midollare completa  che compromette l’uso delle gambe.
L’amore e la vicinanza della fidanzata Martina e di un affettuoso Alfonso incontrato al S.Camillo di Roma, sostengono Manuel nel percorso di riabilitazione che lo porterà a cambiare idea sulle Paralimpiadi e sulla sua partecipazione alle prossime di Parigi 2024.
Ho conosciuto Manuel attraverso il Grande Fratello Vip e questo film tratto dal suo libro, mi ha permesso di comprendere il suo dramma e la sua forza d’animo necessaria per rinascere.
Giancarlo Commare è stato magnifico nella parte di Manuel. Ho amato molto anche la figura di Alfonso interpretata da Salvatore Nicolella.
Deliziosa anche Gea dall’Orto nei panni di Martina Rossi la fidanzata che gli è stata accanto durante e dopo l’incidente e che ha assistito alla sua rinascita.
È un film da vedere sicuramente e i miei complementi al regista Umberto Marino per la sensibilità dimostrata.
Potrete trovare il film su Raiplay. 


Ariaferma



 È un carcere fatiscente il microcosmo in cui s’incrociano i destini delle guardie e dei detenuti che saranno a breve trasferiti altrove perché questa struttura decadente è stata dismessa.


Il regista e sceneggiatore  Leonardo di Costanzo, ricostruisce minuziosamente l’atmosfera di un carcere diroccato, che somiglia a luoghi come la Rocca di San Leo nel Montefeltro dove nel passato erano esiliati e condannati a morte personaggi come Cagliostro e che Dante Alighieri cita nella Divina Commedia.

È in questo luogo angusto e deprimente che si consumano i giorni di detenuti vecchi e giovani, italiani e stranieri che tentano di sopravvivere in quello spazio senza ossigeno e che nel tempo le abili guardie trasformeranno per necessità in un ambiente vivibile persino colloquiale dove poter mangiare gomito a gomito, gli uomini in divisa con i carcerati.

La crudeltà del crimini commessi sì confonde con le avversità della vita che alcuni dei detenuti hanno affrontato in particolar modo un giovane cresciuto in una casa famiglia.

Nel toccante lavoro collettivo dove ogni interprete completa il quadro, spiccano le figure di Gaetano Gargiulo/Toni Servillo nei panni della guardia che tenta di tenere le redini di questa situazione precaria e Carmine Lagioia/Silvio Orlando il detenuto che per la sua performance vince un David di Donatello, l’altro va alla miglior sceneggiatura originale.

Applausi anche a Fabrizio Ferracane.

Se non lo avete visto, recuperate il film su Prime video.



PennadorodiTania CroceDesign byIole